Gli stemmi da calcio tornano al passato
Quando l'innovazione è sinonimo di tradizione
06 Settembre 2023
Nel mondo frenetico e in continua evoluzione in cui viviamo, anche le squadre di calcio devono stare al passo. Non rimanere indietro con i trend è fondamentale per rimanere rilevanti agli occhi dei tifosi, soprattutto con il calcio che si avvicina sempre di più al mondo della moda. Questo avviene di solito con le nuove maglie, ma un aspetto spesso trascurato sono gli stemmi. Sebbene possano sembrare dei piccoli dettagli su una maglia, gli stemmi sono fondamentali per l'identità di una squadra e il loro design è molto più importante di quanto si possa pensare.
"Restyling" è la parola chiave dell'estetica dei club nel XXI secolo e, sebbene il termine sia normalmente sinonimo di "nuovo" e "innovazione", esempi recenti mostrano un'altra realtà. Come nel caso della fashion industry, infatti, il calcio ha una forte attrazione per il passato e gli stemmi ne sono al centro.
Olympique Lyonnais
Per la seconda maglia della prossima stagione, il club francese ha deciso di utilizzare una versione più vecchia del suo attuale logo, tornando a quello utilizzato tra il 1989 e il 1996. Nonostante quegli anni non siano stati particolarmente ricchi di successi, è la natura puramente estetica e vintage del logo a garantirgli un meritato ritorno sulle maglie adidas dell'OL. Si potrebbe addirittura sostenere che il design sembra stare di passo con le estetiche del 2023, dimostrando quanto la società odierna sia affascinata dal passato.
Roma
Il nuovo home kit della Roma è stato senza dubbio una delle release più apprezzate dell'estate per diversi motivi. Il ritorno di adidas come sponsor tecnico del club era molto atteso e il brand tedesco non ha certo deluso. La straordinaria somiglianza con l'amatissima prima maglia del 1992-1993 - la stagione del debutto di Francesco Totti - è bastata a entusiasmare il pubblico romanista, ma è lo storico logo del lupetto stilizzato ad aver scatenato ancora più frenesia. Un vero e proprio simbolo dei gloriosi anni '80, pieni di titoli, giocatori leggendari e una finale di Coppa Campioni. Utilizzato tra il 1979 e il 1997, il lupetto è sempre stato molto apprezzato dai tifosi della Roma, e riportarlo - soprattutto nel contesto attuale dell'industria calcistica - si sta rivelando una mossa fenomenale.
Lazio
Nella stagione 2023-24 ricorre il 50° anniversario della vittoria del primo scudetto della Lazio e Mizuno ha voluto regalare al club romano una collezione di kit dedicati a quella leggendaria stagione 1973-1974. La seconda maglia è particolarmente nostalgica, contenendo il vecchio stemma utilizzato tra il 1978 e il 1988. Curiosamente, lo stemma non solo non era in uso quando la Lazio vinse il campionato, ma simboleggia anche una delle peggiori epoche della società. Nonostante ciò, è ancora oggi ricordato con affetto sia dai tifosi della Lazio che dagli altri italiani per la sua bellezza e creatività. Può non avere alcun legame con la vittoria della Serie A del 1974, ma rappresenta comunque un pezzo importante della storia laziale e merita di essere celebrato.
Barcellona
Parte della campagna "Here to lead the way" che sottolinea la storia e l'importanza del Barcellona, il kit da trasferta 2023-24 dei blaugrana con Nike è un omaggio agli anni '70, caratterizzati dai primi sviluppi di una squadra femminile e la permanenza di Johan Cruyff tra il 1973 e il 1978. Oggi è chiaro quanto questi due eventi siano stati importanti per la storia del Barcellona e per i suoi valori attuali, quindi il club ha deciso di onorarli reintroducendo lo stemma di quegli anni.
Atalanta
Per il prossimo kit da trasferta, Atalanta e Joma hanno incluso anche un vecchio stemma al posto di quello attuale. Sebbene i due siano molto simili, quello utilizzato tra il 1984 e il 1993 è l'esempio perfetto di una tendenza alla stilizzazione e alla semplificazione che ha caratterizzato la Serie A degli anni '80 e i primi anni '90. Questo è un altro caso in cui l'intenzione dietro la scelta del logo è completamente estetica e ha poco a che fare con i successi del passato.
Udinese
Per il 2023-2024, l'Udinese e Macron hanno deciso di rinnovare il kit casalingo, abbandonando le consuete strisce bianconere per un'unica striscia nera al centro della maglia e tornando al logo della zebretta degli anni ‘70. Questo significa, come nel caso della Lazio, che il design del kit e lo stemma appartengono a due epoche diverse, dato che la striscia nera al centro risale agli anni ‘80 con Zico. Comunque sia, il cambiamento mantiene il senso di celebrazione della storia, dei simboli e delle tradizioni dell'Udinese.
Aston Villa
Per quanto riguarda l'Aston Villa, il club ha cambiato completamente il proprio stemma, sostituendo quello attuale con quello utilizzato negli anni '80, ovvero negli anni migliori del Villa. Tra il 1980 e il 1990, infatti, il club ha vinto un campionato, una Coppa Campioni, una Charity Shield e una Supercoppa UEFA, il tutto indossando con orgoglio lo stemma rotondo che vedremo a partire dalla prossima stagione. Un portafortuna?
Atlético Madrid
Infine, l'Atlético Madrid. Il nuovo logo, come nel caso dell'Aston Villa, è un cambiamento completo che non ha nulla a che fare con un kit specifico, anche se il motivo alla base è molto diverso. L'Atlético Madrid non sta facendo nessuna sorta di rebranding per restare al passo con i tempi, ma invece sono stati i tifosi stessi a votare per un cambiamento, insoddisfatti della rivisitazione inutilmente moderna dello stemma tradizionale che aveva era rimasto virtualmente uguale per quasi 70 anni (1947-2016). A sei anni di distanza dalla sua sostituzione, il logo sarà accolto nuovamente sulle maglie dei Colchoneros e tornerà a rappresentare la squadra.