La canotta è la protagonista di questi US Open

Gli US Open di tennis sono arrivati alle fasi conclusive, con il torneo maschile che è pronto per le semifinali Djokovic-Shelton e Alcaraz-Medvedev, mentre quello femminile aspetta di scoprire la vincitrice tra Gauff e Sabalenka. Il cemento di Flushing Meadows è considerato il più imprevedibile degli slam e anche se tra i quattro finalisti ci sono io primi tre del ranking ATP, la tendenza è confermata dal semi sconosciuto Ben Shelton, americano mancino che sta facendo appassionare il pubblico di New York. Tra le tradizioni degli US Open, oltre al gran caldo - un problema anche in questa edizione - c'è un attenzione particolare alle divise, che negli anni ha portato i tennisti e le tenniste a utilizzare kit molto fantasiosi come quello in pelle di Serena Williams (2004) a quello giallo fluo in finto denim di Andre Agassi del 1990. In questa edizione due dei quattro finalisti maschili hanno qualcosa in comune da questo punto di vista, ovvero la scelta della canotta, uno stile seguito anche da Tiafoe, uscito ai quarti. 

Inizialmente aveva attirato l'attenzione la canotta Nike di Alcaraz per il pattern coloratissimo, Seguito poi da Tiafoe. Sembra che Nike abbia pensato a quel look solo per alcuni dei propri atleti, considerando che un altro volto del brand come l'italiano Sinner è sceso in campo con la tradizionale tee. Non è la prima volta che Nike e il numero uno al mondo scelgono la canotta, un dettaglio forse non casuale da parte dello Swoosh, che sembra volersi preparare all'addio ufficiale di Rafa Nadal continuando la legacy estetica dello spagnolo, che per primo da poco più che ventenne era solito indossare canotte, proprio come Alcaraz, e vincere slam, proprio come Alcaraz. Carlos è la cosa più vicina a Nadal anche dal punto di vista estetico e la canotta degli Us Open lo dimostra. La riscoperta dello stile dei primi anni 2000 nella moda potrebbe portare la canotta ad essere il prossimo trend anche nel tennis, con gli atleti che stanno iniziando a seguire e ammirare sempre di più il talento generazionale di tennisti come Alcaraz. 

A proposito di talenti generazionali, a quella nuova potrebbe essersi aggiunto Ben Shelton, ventenne che ha raggiunto la semifinale con un kit di canotte del brand svizzero On. Chissà se tra i kit pazzi della storia degli US Open tra qualche anno includeremo la canotta Nike di questi due giovani talenti - insieme a quella di Tiafoe - o se farà partire un trend seguito anche da altri giocatori del circuito. Per ora sembra che quella di Nike e On sia una scelta ben precisa, pensata sicuramente per il caldo, che ha portato all'interruzione di alcuni match e alcuni tennisti a utilizzare buste del ghiaccio per rinfrescarsi. Una improbabile finale tra Alcaraz e Shelton potrebbe rendere la canotta la vera protagonista di questo slam newyorkese, tra bicipiti in vista e una eredità estetica da iniziare a scrivere, uno spagnolo dopo l'altro.