Perché i tifosi dovrebbero interessarsi ai Direttori Creativi nel calcio?

La stagione 2023/24 della Premier League è una delle più notevoli di sempre dal punto di vista del rapporto tra calcio e moda. Gli appassionati di calcio e gli amanti della moda hanno condiviso la bloke-core-fever durante l'estate, e l'ultima collezione di Wales Bonner con adidas ha ricalcato l’importanza del trend. I look che abbinano maglie da calcio a jeans e sneaker hanno fatto tendenza su TikTok e Instagram, e altre collaborazioni come quella Martine Rose x Nike sono solo alcuni esempi dell'infatuazione che la moda ha per il calcio. Ma ad agosto è successo qualcosa di notevole, il trend delle collaborazioni si è improvvisamente trasformato in una partnership a lungo termine quando il Crystal Palace ha annunciato il suo primo direttore creativo, Kenny Annan-Jonathan. Con questa scelta un ruolo fondamentale nella moda è diventato parte del modello di business di un club di Premier League e, secondo Kenny Annan-Jonathan, c'è ancora molto da fare:

"Da qualche tempo le cose stanno cambiando e i club hanno portato avanti progetti creativi di un certo livello, ora la sfida è spingere i creativi all'interno dello sport. In questo momento stiamo assistendo a un cambiamento e sono felice di ciò”. Racconta Kenny Annan-Jonathan a nss sports mentre si trova in Ghana, per visitare il talento artistico locale Nana Danso e lavorare a un evento di pugilato a cui partecipa un atleta della sua agenzia di PR e marketing sportivo, The Mailroom.

Ma i tifosi di calcio sono notoriamente protettivi non solo nei confronti del club che sostengono, ma anche dello sport nel suo complesso. Partendo dalle novità tecnologiche degli ultimi anni, sembra che la maggior parte dei tifosi di non sia sempre entusiasta del cambiamento, quindi, perché i direttori creativi dovrebbero improvvisamente entrare a far parte dei club? Che ruolo avrebbero nei confronti dei tifosi?

"Questo nuovo ruolo riguarda il modo in cui possiamo migliorare la community dei club attraverso progetti legati all’abbigliamento. Il design è un linguaggio universale che le persone possono sperimentare e con cui possono entrare in contatto, per molto tempo i brand e i club hanno cercato di trasmettere messaggi e di coinvolgere i fan solo attraverso i kit da gara, estremamente specifici e che il tifoso comune non sempre usa quotidianamente, questo è un limite iniziale", dice Kenny Annan-Jonathan, che aggiunge: "Per me si tratta di comunicare con tante micro-comunità all'interno dei club. La narrazione sarà una parte molto più importante dell'offerta del Crystal Palace, qualcosa con cui i tifosi possano entrare in contatto. Ad esempio, il Crystal Palace è uno dei club più multiculturali della Premier League - sia per quanto riguarda la fanbase sia per i giocatori - a volte non abbiamo comunicato in modo chiaro questo aspetto. Il mio ruolo è quello di creare linee di abbigliamento, ma anche esperienze e collaborazioni che parlino davvero a tutti i tifosi del Crystal Palace".

Quello che Kenny Annan-Jonathan dice di voler raggiungere con questo nuovo ruolo all'interno di un club di Premier League è un segnale di cambiamento. In modo più critico tuttavia, questo nuovo ruolo viene percepito solo come un altro modo per i club di guadagnare attraverso le collezioni, e Kenny Annan-Jonathan non è ingenuo in questo senso: "Naturalmente capisco che alcuni possano crederlo. In questo mondo, quasi tutto ha una qualche ragione economica. È un discorso che non si può evitare”, afferma prima di entrare nel nocciolo della questione: "torno alla radice di ciò che ha fatto legare i tifosi a questo sport. Può trattarsi di una vittoria o di un giocatore, ma per alcuni anche la cultura hooligan e i fight club sono stati un modo per sostenere un club - per quanto assurdo sia, quello che voglio dire è che le persone si relazionano in modo diverso con la cultura del calcio. In questo momento l'evoluzione è più ampia, ovviamente grazie ai social media, quindi la quantità di mezzi diversi con cui le persone si connettono al calcio sta crescendo. Perché uno di questi mezzi non può essere l'amore per la moda?"

Nei giorni in cui intervistiamo Kenny Annan-Jonathan, il documentario di Netflix su David Beckham ha appena raggiunto la vetta delle classifiche di tutto il mondo e Annan-Jonathan individua come anche questo tipo di calciatori abbiano attirato un nuovo pubblico. Beckham lo ha fatto grazie alle sue prestazioni, ma anche grazie alla sua bellezza, ai suoi gusti in fatto di moda e alla sua collezione di auto: cose con cui i non appassionati di calcio possono confrontarsi.

"Il primo punto di contatto con una squadra di calcio potrebbe essere una collaborazione con il vostro brand preferito. I nuovi arrivati potrebbero riconoscere l’originalità di un club attraverso il merchandising, appassionandosi poi ai giocatori e ai progetti della squadra", spiega il Direttore creativo del Crystal Palace, mentre aggiunge che "il panorama intorno a noi è in continua evoluzione, per questo motivo il ruolo del Direttore Creativo è importante per il club e per i tifosi, che si legano in un'unica comunità con al centro il calcio".

Anche se il ruolo di Direttore Creativo è una novità assoluta per la Premier League, ci sono stati esempi in passato. In particolare nella MLS, di cui Guillermo Andrade di 424 è stato direttore creativo, mentre il Birmingham City FC recentemente ha unito le forze con UNDEFEATED, uno degli store preferiti dalla cultura delle sneaker. Al di fuori del calcio, il ruolo è saldamente ancorato all'NBA, con Daniel Arsham ai Cleveland Cavaliers e Ronnie Fieg ai New York Knicks - e Colm Dillane, il fondatore di KidSuper, che ha anche disegnato collezioni per tutte le 30 squadre NBA. 

I prodotti delle collaborazioni tra i club e i designer sopra citati sono già stati rilasciati o presentati in anteprima, il lavoro di Kenny Annan-Jonathan è stato volutamente un po' più nascosto, almeno per ora. "Per quanto riguarda il raggio d'azione creativo che mi è stato concesso, il panorama è molto aperto. Ma non voglio correre. Ci sono molte cose che dobbiamo capire internamente. L'obiettivo è ovviamente l'abbigliamento, l'offerta di prodotti nel club store e i progetti speciali, ma al momento si tratta di costruire la squadra, di guardare alla storia del club e di scavare negli archivi", afferma Kenny Annan-Jonathan, e anche quando viene punzecchiato, continua a ribadire alcuni principi: "È troppo presto per dare informazioni, ma stiamo cercando di raccontare storie di Londra, soprattutto del sud di Londra, da dove provengo, e dove si trova Selhurst Park. Quella zona ha una comunità molto patriottica, molte storie diverse all'interno del distretto di Croyden, che si estende a sud-ovest e a sud-est. Voglio raccontare la storia dei giocatori che ci hanno preceduto, unire il vecchio al nuovo e far partecipare al viaggio voci significative della nostra comunità", dice Kenny Annan-Jonathan.

Quindi, ai tifosi dovrebbe interessare avere un Direttore Creativo nella propria squadra? Kenny Annan-Jonathan ritiene che il nuovo ruolo possa offrire ai tifosi un altro livello di coinvolgimento e un altro modo di fruire della cultura calcistica, coltivando una visione moderna del club come brand. Inoltre, potrebbe attirare nuovi tifosi, ampliando così la crescita delle società, sia dal punto di vista finanziario che culturale. Oltretutto, potrebbe offrire a due industrie - moda e calcio - e a due soggetti come club e tifosi, l'opportunità di legarsi più profondamente. Ovviamente nss sports ha chiesto al direttore creativo del Crystal Palace qual è il suo kit preferito di sempre: "Oh, wow. Ok, aspettate. È troppo difficile scegliere il mio kit preferito, ma uno che mi è piaciuto molto è quello del Crystal Palace della stagione 1997-1998. A me piace anche il disegno della fascia che attraversa il petto, quindi la vedrete riproposta in alcuni stili diversi"