Le scarpe da calcio possono prevenire gli infortuni?
L'ultima frontiera della tecnologia va proprio in questa direzione
29 Novembre 2023
Come scegliamo quale modello di scarpino da calcio acquistare? I criteri sono principalmente due, e riguardano estetica e comfort, che in alcuni casi addirittura coincidono. Molti calciatori sono strettamente legati al passato, e decidono dunque di non arrendersi alle nuove tecnologie, prediligendo scarpini usciti sul mercato dieci o venti anni fa. È un discorso che non riguarda solamente chi pratica il gioco del calcio a livello amatoriale o dilettantistico. Toni Kroos gioca ad esempio con il modello adidas 11pro adipure dal 2014, tant'è che negli anni adidas lo ha adattato alle sue richieste: alcune puramente estetiche come l'aggiunta della bandiera tedesca sul tallone, altre, invece, volte a favorire le performance sul campo, come l'ibridazione con il soleplate appartenente all'adidas Copa Pure. Questo a dimostrazione di come, nonostante i maggiori marchi sportswear continuino a sperimentare le migliori tomaie - leggere, traspiranti, con grip o con qualsiasi altra tipologia di feature - c'è chi mette al primo posto una sorta di legame affettivo con una determinata calzatura.
Gli infortuni
Non è ricorrente, invece, considerare un aspetto molto importante al momento dell'acquisto: la prevenzione degli infortuni. Durante una stagione, tra Nazionali e squadre di club si disputano sempre più match, una delle cause principali che generano malcontento di tifosi, società e atleti specialmente a causa dell'impatto che hanno sulla salute dei calciatori. Neymar Jr., Gavi, Buendia, Mings, Timber e Fofana ad esempio stanno facendo i conti con la rottura del legamento crociato anteriore, uno degli infortuni più scomodi e temuti.
È altresì preoccupante il dato che riguarda gli infortuni in Premier League. Da inizio stagione se ne contano 196, una cifra che testimonia un incremento del 15% rispetto all'arco temporale di agosto-novembre delle scorse quattro stagioni. E non finisce qui. Il Telegraph, riporta come gli infortuni gravi, come la rottura del legamento crociato anteriore, siano ancora più frequenti per il calcio femminile. Le donne sono infatti sei volte più inclini a questo tipo di infortunio rispetto agli uomini, se si considerano quelli sostenuti in situazioni in cui non ci sono contatti fisici con l'avversario. Dunque, cosa c'entrano gli scarpini in questo discorso? Come possono aiutare a risolvere questo problema?
L'intuizione di Knox Chate
Non esistono ancora scarpini in grado di prevenire infortuni come la rottura del crociato anteriore, eppure Knox Chate sta cercando di cimentarsi in questa impresa. La sua idea è quella di creare gli anti-grip stud, tacchetti che non si piantano nel terreno, riducendo così notevolmente gli infortuni ossei. I tacchetti funzionano in maniera molto semplice: sono contraddistinti in punta da una sfera mobile, la quale dona maggiore mobilità all'arto del calciatore nel momento dell'impatto tra soleplate e manto erboso. I tacchetti anti-grip sono indicati per favorire specialmente i cambi di direzione, movimenti ricorrenti nel calcio così come anche in altri sport praticati su erba.
È chiaro come nella mente di Knox Chate non tutti i tacchetti del soleplate sarebbero mobili, onde evitare rendere la calzata molto instabile per l'atleta. I tacchetti contraddistinti dalla sfera sarebbero solamente tre: uno posizionato nella zona sottostante all'alluce, e due sotto quella del tallone, le due parti del piede che esercitano una maggiore trazione sul campo da calcio. In un'intervista al Telegraph Chate ha dichiarato: «Non è una cura [per lesioni gravi]. È come una cintura di sicurezza. Riduce il rischio di infortunarsi. Questo è l'obiettivo.»
Gli anti-grip stud nel rugby
Il modello per il momento è stato ideato solo per terreni in sintetico e non ha ancora dato buoni risultati sull'erba naturale, fatto sta che le prospettive future rimangono rosee, soprattutto perché potranno essere un'ottima risorsa per tanti altri sport. Presso l'Università di Stirling hanno già effettuato test su atleti amatoriali di rugby, i quali sono riusciti a svolgere in maniera più agile e veloce alcuni movimenti come il cambio di direzione. Anche in questo caso, però, non è ancora stato possibile raccogliere alcun tipo di dato riguardo la capacità di riduzione degli infortuni.
È difficile capire se l'idea di Knox Chate potrà un giorno diventare realtà ed allo stesso tempo valutare la reale utilità del suo progetto. Qualora questo soleplate fosse davvero utile per limitare gli infortuni, anche se dovesse ridurli solamente in piccola parte, andrebbe implementato per salvaguardare la salute degli atleti attraverso l'innovazione tecnica. Al contempo, il mercato dell'attrezzatura da calcio - così come dello sport in generale - si muove a gonfie vele, rilasciando nuove tipologie di tomaie, allacciature, edizioni speciali, re-issue e altro ancora. Proprio per questo motivo, può dare maggiore attenzione a una tematica importante come quella degli infortuni.