Perché in NBA sono scomparse le canotte bianche
Non è una casualità, ma il sintomo di un trend che potrebbe cambiare l'estetica dello sport
24 Gennaio 2024
L'NBA si è imposta come la lega sportiva più moderna e efficace nell'aggiornare continuamente il proprio profilo estetico, introducendo numerose novità che poi sono state riprese da altri sport. Questa rapida evoluzione ha di conseguenza intaccato sulle tradizioni della lega di basket a stelle e strisce, che ha visto più volte cambiare alcune delle sue regole non scritte. Una di questa riguardava le jersey bianche, che una volta erano sinonimo della squadra che giocava sul parquet di casa ed ora invece sono diventate una rarità da vedere nei palazzetti. Anzi paradossalmente sono ora più visibili durante le partite in trasferta che in quelle casalinghe, compiendo così un ribaltamento che solo a prima vista può definirsi casuale. La riduzione dell'uso della maglia home è infatti un perfetto esempio di come le uniformi da gioco stiano cambiando la loro destinazione d'uso, da indumento necessario al differenziare le squadre e i giocatori sul campo di gioco ad oggetto di consumo sottoposto quindi alla creatività e alle iniziative di vendita.
Dalla stagione 2017-18, quando Nike è diventato l'official supplier della lega, è stato introdotto un sistema di quattro divise: la Association, una maglia bianca; la Icon, una maglia scura; la Statement, una maglia alternativa; e la City Edition, che cambia ogni anno e non ha uno schema di colori fisso. Alcune squadre hanno anche una maglia Classic, che recupera il look di alcune maglie storiche della franchigia. Inoltre sono state anche fissati dei minimi di utilizzo delle varie maglie da parte delle squadre, con Association e Icon che devono essere indossati almeno 10 volte durante la stagione, la Statement sei volte mentre City Edition e Classic tre volte. Un puzzle da combinare lungo le 1,230 partite della stagione NBA, cercando di evitare spiacevoli color clash e utilizzando le maglie più vendibili nelle partite più importanti della stagione. Proprio questo ultimo motivo ha spinto verso l'adozione delle maglie bianche durante le trasferte ovvero quando i tifosi della squadra, di fatto i principali acquirenti, non sono presenti al palazzetto.
Secondo il giornalista NBA Mike Vorkunov di The Athletic l'uso delle maglie Association nella stagione corrente infatti è stato simile a quello della stagione 2017-18, il primo anno di Nike come sponsor tecnico, ma ad essere cambiata è stata la divisione tra casa e trasferta. In quella prima stagione sotto Nike, le squadre indossavano la maglia Association circa 29 volte a stagione, con una media di 17 partite in casa. In questa stagione, la maglia Association è apparsa in media 29 volte per squadra, ma solo nove volte in casa. Un ribaltamento che ha causato che il 22% delle partite stagionali siano state giocate da due squadre che indossavano entrambe maglie colorate, annullando di fatto il senso primario di avere una maglia home bianca comune a tutte le franchigie. Nei momenti di maggior affluenza, intorno alle feste o in occasione dei match più sentiti, gli uffici marketing fanno di tutto per far scendere in campo i loro giocatori con maglie che non siano le noiose divise bianche. Non è certo una novità infatti che l'interesse si sia spostato sempre più verso le Jersey City e Statement, ed in alcuni casi Classic, anche per promuovere una maggior riconoscibilità e identità estetica delle singole franchigie. È il caso ad esempio dei Miami Heat, che hanno costruito una narrazione vincente sul design delle loro maglie Miami Vice - nella collezione City Edition - e attraverso l'iniziativa White Heat.
E tornando al ruolo anticipatore dell'NBA sulle dinamiche sportive ed estetiche sempre Vorkunov fa notare come anche nelle altre leghe professionistiche statunitensi, dall'NFL all'NHL, si stiano uniformando a questo trend. Che a breve potrebbe sbarcare anche nel calcio europeo, nel quale le squadre stanno investendo in terze e quarte maglie proprio per aumentare l'offerta durante la stagione per il loro pubblico pagante. Certo, le normative delle federazioni calcistiche sono molto più stringenti rispetto a quelle delle leghe statunitensi, ma potremo davvero avvicinarsi ad un momento nel quale la maglia home delle squadre da calcio venga utilizzata in trasferta per lasciare spazio ad altre maglie con colori e design sempre diversi. Chissà cosa ne penseranno i sempre tradizionalisti tifosi di calcio di abbandonare una delle tradizioni più longeve dello sport.