Il ritorno dei font anni '90 per adidas e Nike
La nostalgia è inarrestabile
21 Marzo 2024
Prima ancora che le divise disegnate da Nike e adidas per Europeo, Copa América e le future competizioni internazionali in programma per i prossimi mesi venissero lanciate ufficialmente, come di consueto leak e spoiler ci hanno fornito un'anteprima dell'estetica di quest'ultime. Addirittura, il cestista francese classe 2004, Victor Wembanyama, ha indossato la nuova maglietta home della Francia nel fit pre-game della sfida tra San Antonio Spurs e Brooklyn Nets, mostrando con qualche ora di anticipo rispetto al drop ufficiale il font tridimensionale scelto dallo Swoosh. Sia Nike che adidas hanno optato per un typeface 3D che trae ispirazione dall'estetica anni Novanta, eppure non tutte le jersey delle Nazionali lo vedranno comparire sul retro, a riportare nome e numero dei calciatori.
Ad esempio, per quanto riguarda adidas, la maglietta della Nazionale spagnola sarà contraddistinta da un font 2D, a differenza della Germania che ha optato per il typeface in 3D. Probabilmente, almeno per l'azienda tedesca, si tratta di una scelta relativa alla kit identity: la divisa della Germania, anche grazie a un pattern che si estende fino al polsino della versione longsleeve, strizza l'occhio al design di quello indossato nel 1992 ed è dunque denso di vibe nostalgiche. I campioni del Mondo albiceleste, invece, proseguiranno con il font in 2D. Al contrario il design della Nazionale spagnola non nasce da un'ispirazione di un kit d'archivio, pertanto, per coerenza estetica, i numeri della Selección adottano un'estetica più moderna.
Hanno aderito, per ora, al typeface vintage di Nike le Nazionali polacca, portoghese, francese e croata, a differenza della Nazionale olandese e sudcoreana, che hanno optato per un font bidimensionale. Ancora una volta il concetto di nostalgia, tra una miriade di innovazioni stilistiche lanciate da entrambi i brand, è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante, sia sul fronte che sul retro delle magliette da gioco. A fare da spalla al tono vintage del typeface, ci sono infatti numerose features. A partire dalla maglietta del Galles che richiama il design di quella utilizzata dalla Nazionale nel 1976 (prodotta da Hummel), passando per lo stemma centrale sul kit della Nazionale brasiliana e per le voci trapelate riguardo l'operazione re-issue da parte di Nike. Infatti, stando ad alcune indiscrezioni condivise sul profilo X di The Shirt Union, lo Swoosh rilancerà una versione Retro della maglietta utilizzata al Mondiale del 1998 da Ronaldo Nazario, spoilerata da uno scatto che ritrae Vinicius Jr. Più che mai, in occasione del recente lancio, ma anche in ottica futura, adidas e Nike hanno creato un equilibro perfetto tra innovazione e nostalgia, tra tecnologia ed estetica.
Il risultato, al di là delle polemiche nate dalle dimensioni spropositate dei crest di entrambi i supplier, sembra essere davvero ottimo. Basti considerare che nel caso di Nike, il typeface tridimensionale, il colletto quadrato della jersey home della Nigeria, compariranno sul nuovo, innovativo tessuto Dri-FIT AD. Le magliette delle Nazionali, grazie anche a un'estetica decisamente rinnovata, guadagnano molto in termini di estetica grazie all'aggiunta dei nuovi numeri, eppure non si tratta di una novità assoluta per questo tipo di font. Oggi, alcuni club sponsorizzati da PUMA, come ad esempio il Borussia Dortmund, hanno i numeri in versione tridimensionale sul retro; al contrario, questi non sono posizionati sul retro delle jersey dei club che militano in Premier League, in quanto nel maggiore campionato inglese la lega stabilisce un typeface uniforme che differisce solamente nelle tonalità (giallo, blu, rosso, nero e bianco). Molto diverso invece il font scelto da Nike per il kit della Norvegia, sul quale saranno stampati numeri e nomi in un carattere molto aggressivo e vichingo. Non essendosi la Nazionale nordica qualificata per Euro2024, Nike ha potuto sperimentare senza rompere l'identità grafica collettiva scelta per la competizione.