Il Real Madrid sta costruendo i Galacticos del futuro
Ed al contrario della prima edizione, Bellingham, Endrick e forse Mbappé sono pronti a vincere tutto
29 Marzo 2024
Sono quasi le 22:45 quando in zona Nuevos Ministerios a Madrid, i tifosi del Real si accorgono che l’anno prossimo per loro giocherà uno dei migliori talenti under 20 del mondo. È il brasiliano Endrick, infatti, a segnare al 50’ il gol del momentaneo 2-2 fra Spagna e Brasile. Per l’attaccante nato nel 2007 è il secondo gol in pochi giorni di convocazione nella nazionale dopo quello segnato contro l'Inghilterra a Wembley. Lui, pagato 35 milioni di euro più 25 di bonus, potrebbe essere l’ennesima stella di un Real Madrid under 25 galattico. Per chi scrive ed è stato adolescente negli anni Dieci del Duemila giocare a Pro Evolution Soccer voleva dire costruire squadre senza senso, e il Real Madrid era il punto di riferimento. Ronaldo, Beckham, Zidane, Roberto Carlos, Figo, Guti, Raul Gonzales Blanco ovviamente, ma come dimenticarsi di altri eroi più sottili come Casillas, Michel Salgado, Steve McManaman.
Nel calcio moderno quel Real Madrid allenato da Vicente del Bosque era l’espressione in campo e fuori del calcio per come lo intendiamo oggi. Volti di calciatori ovunque sui televisori e sui cellulari, scarpini brandizzati, apparizione nei blockbuster hollywoodiani. Basta riprendere gli spot Nike della serie Joga Bonito dei primi Duemila per capire che i vari Halaand, Mbappé, Vinicius e Foden, un tempo avevano tutti i volti di giocatori del Real. Un clima che oggi il presidente Florentino Perez ha ricreato, campagna acquisti dopo campagna acquisti, nel regno dell’instant watching e della performance, nel nuovo Santiago Bernabeu. La squadra attuale deve magari, ancora, completare qualche download in termini di maturità visti i tanti giocatori giovani in rosa, ma proprio questi Next Gen, fra Sud America e Europa, si preannunciano come il futuro del calcio. Il valore della rosa del Real Madrid 2023-24 secondo Transfermarkt è di oltre un miliardo di euro e fuori dal campo il valore dei giocatori è altrettanto alto.
Da Jude Bellingham - il calciatore più costoso al mondo secondo il portale tedesco - a Vinicius Junior, da Camavinga a Rodrygo, i giovani talenti del Real sono il volto del presente e del futuro del calcio-entertainment. A cui potrebbe unirsi, e molto probabilmente lo farà dopo una lunghissima telenovela Kylian Mbappé - di cui non perderemo tempo a spiegare l’impatto commerciale e iconografico sul mondo madridista. Partiamo da Bellingham. Il calciatore inglese è il simbolo dell’Inghilterra 4.0, la nuova generazione di giocatori inglesi, e che al pari della sua esperienza nel Real sta prendendo confidenza anche con il fashion system. L'esultanza iconica, che diventerà a breve il logo della sua Signature Line per adidas, e la sua personalità strabordante in campo che fuori hanno già attirato l'interesse di numerosi brand di moda, che ovviamente lo ritengono un testimonial perfetto in questo momento dove i calciatori sono diventate vere superstar planetarie. È infatti diventato da poco volto di Louis Vuitton, oltre che il principale uomo copertina del Real Madrid e adidas, tanto che il brand tedesco lo ha posizionato di fianco a Zidane, il numero 5 che lo ha preceduto nei Galacticos, come testimonial della nuova collezione di Y-3 e Real Madrid.
Inutile dire che fin da subito la stampa brit e internazionale ha affiancato a Bellingham il ruolo di nuovo Beckham. Il frontman del calcio inglese che si trasferisce a Madrid e diventa, oltre che calciatore, superstar. Bellingham era a Parigi per la Fashion Week, con suo fratello Jobe postano sui social foto da sneakerhead e frequenta il jet set di Instagram, da LA a Londra. Se l’inglese è il re di Madrid targato adidas, sulla fascia a sinistra gioca il principe targato Nike. Vinicius Junior è senza troppi fronzoli la star della new wave brasiliana - filosofia calcistica e di vita che a Madrid sponda Blancos ha sempre trovato grande apprezzamento.
Un’altra icona di stile è David Alaba, da due stagioni a Madrid dopo circa cinque anni al Bayern Monaco. Frequentatore dei fashion show da Milano a Parigi e proprietario di un suo brand, DA27, il calciatore austriaco è uno dei paradigmi del calciatore contemporaneo, come Mbappe, Rashford, o Leao. Giocatori che si stanno ritagliando una voce e un’immagine ad alti livelli anche fuori dall’universo calcistico. Come nella squadra di Don Carlo Ancelotti ci sono giocatori pronti a ritagliarsi uno slot nella cover dei prossimi EA Sports. Rodrygo, Arda Guler, Lunin, il prossimo crack brasiliano Endrick, che si è già presentato al Bernabeu. Unire questi giocatori iconici fuori dal campo con il potenziale commerciale di quella che è una delle squadre più forti del mondo vorrebbe dire ricreare quel panorama di calcio d’autore che, come hanno confermato molti addetti ai lavori, è stato l’inizio dello show system calcistico per come lo conosciamo oggi. Solo con più moda, più schermi, più followers, e tanti soldi in più.