Le sneakers possono davvero rinascere grazie alla WWE?

È passato poco più di un anno da quando Seth Rollins ha colpito con un superkick The Miz sul ring di Raw con indosso un paio di Red Big Boots di MSCHF. Di certo non uno stivale consono per compiere mosse da combattimento che richiedono sempre una certa dose di agilità, ma neanche i quadrati da combattimento seppero resistere all'appeal dello strambo, cartoonesco stivale rosso. Sicuramente, l'impatto scenico del Red Big Boots combaciava con l'atmosfera calorosa che si respira durante i Main Event della WWE, ma forse, solamente in pochi durante quella serata di metà febbraio ipotizzarono che le sneaker stessero individuando nella federazione di wrestling più famosa di sempre un terreno fertile per guadagnare l'appeal di cui godevano fino a qualche anno fa. A conferma di questo tentativo, la quarantesima edizione di Wrestlemania che si è appena conclusa è stata un vero e proprio showcase di sneakers.

L'accurata ricerca di Complex ha evidenziato quali modelli sono stati indossati dai wrestler in gara all'evento più importante dell'anno: tra custom perfettamente abbinati alle uniformi dei wrestler (come le Air Force 1 con tanto di Swoosh glitterato indossate da Jimmy Uso) e modelli che finirebbero sugli scaffali di qualsiasi outlet. Addirittura, Seth Rollins ha indossato un paio di Nike Air Fear Of God 1 nella colorazione Sail, una sneaker pensata da Jerry Lorenzo nel 2019 che fu già indossata su un campo da basket NBA da PJ Tucker. È interessante puntualizzare come tutte le sneaker indossate durante l'edizione di Wrestlemania conclusasi qualche giorno fa siano brandizzate Nike: di fatti, va aggiunta alla lista la Jordan 1 Low Total White indossata dall'altro fratello Uso, la Jordan 13 di Damien Priest, la Jordan 1 High di Finn Bálor e, infine, la Jordan 1 Mid indossata da Kofi Kingston, egregiamente abbinata allo slip in latex color oro. 

Le sneaker più famose tra quelle indossate nel corso della storia della WWE

Non è difficile tracciare i primi avvistamenti di sneakers nella storia della WWE. Negli ultimi 35 anni circa sono stati di diversi, ma soprattutto vari: custom, limited edition, general release, modelli OG e molto ancora. Ad aver aperto le porte al dialogo tra sneaker e ring ci pensò il duo conosciuto con l'appellativo Killer Bees, nel contesto di  Wrestlemania 3, nel 1987. I lottatori indossarono un paio di Nike Dunk Goldenrod. Al tempo i wrestler professionisti combattevano spesso scalzi, e non c’erano tante alternative nella scelta di calzature da combattimento. La Nike Goldenrod, però, si abbinava perfettamente con le loro tutine a strisce giallo e nere - ma soprattutto con il loro nome d’arte, la cui traduzione è "api killer". Menzione di dovere fa fatta invece per la Reebok Instapump indossata a lungo da John Cena, una sneaker certamente diversa dalle Jordan sfoggiate in massa durante la 40esima edizione di Wrestlemania. Le Jordan, di fatti, hanno una midsole molto più bassa rispetto rispetto alla Instapump, che resta una sneaker che non sembra prestarsi molto ai movimenti sul ring: basti pensare alle calzature indossate durante gli sport di combattimento come la boxe e l'MMA. Gli atleti prediligono una midsole bassa, più sottile e morbida rispetto alla media, ma soprattutto piana e non rialzata nella parte posteriore. Tutte queste feature servono per consentire un controllo del piede ottimale, soprattutto quando si fa da perno per gli spostamenti laterali chiamati pivoting. Ma d'altronde, per quanto gli atleti della WWE siano esteticamente fedeli all'idea che si ha di wrestler, l'aspetto scenografico che lo sport entertainment deve garantire è più importante della comodità provata dagli atleti durante le performance.

Come il mercato delle sneaker può ripartire dai roster della WWE

La WWE è lo sport-entertainment per eccellenza, e per conservare il proprio status è normale che sia perennemente alla ricerca di nuove strategie eye-catching che possano garantirgli di catalizzare l'attenzione del pubblico anche per ragioni "extra-ring". In questo caso, sono però le sneaker a voler fare leva sullo spropositato appeal di cui gode la WWE, con l'obiettivo di dare maggiore visibilità ai propri prodotti - l'attrazione magnetica della federazione è destinata a espandersi maggiormente considerando che a partire da gennaio 2025 Raw sarà trasmesso in streaming su Netflix. Insomma, il Wrestling televisivo sta vivendo un periodo particolarmente felice grazie all'introduzione di nuove superstar e nuovi format e potrebbe beneficiare non poco di un nuovo canale di broadcasting, e ciò potrebbe giovare alle vendite di sneaker targate Swoosh che iniziano a vedersi sempre di più nel ring. Dunque, se il momento della maggiore federazione di wrestling è da considerare roseo, non si può affermare lo stesso per il mercato delle sneaker.

Su The Business of Fashion si legge che «Il concetto di hype è diventato un grande business a partire dagli anni 2010, quando i più grandi player hanno iniziato a rilasciare sneaker in edizione limitata per creare hype intorno al loro brand. I prezzi sono cresciuti a dismisura, per poi aumentare drasticamente durante la pandemia. Ma il mercato ha raggiunto il picco verso la fine del 2022. Un incessante susseguirsi di collaborazioni e release poco interessanti ha stancato anche i collezionisti più appassionati. Poi, improvvisamente, brand come Nike e adidas hanno aumentato la produzione. Negli ultimi due anni, Nike ha prodotto tantissime Jordan 1 e Dunk, mentre New Balance ha seguito ha fatto lo stesso quando ha rilasciato il modello 550». Parlando in termini numerici, BoF riporta che «adidas ha invaso il mercato con il successo di Samba e Gazelle - una mossa che ha aiutato il brand a sopperire l'interruzione del legame con Ye. Di recente, le vendite delle sneaker Gel-1130 di Asics e delle 9060 di New Balance sono cresciute rispettivamente del 1.176% e del 744% su StockX. Le sneaker più di tendenza oggi sono prodotte da brand come On e Salomon, così come da player meno mainstream come Mizuno, Merrell e Norda». Nike, nonostante abbia perso buona parte della sua appetibilità, non sembra voler cambiare la propria strategia di release: non intende ridurre il numero di colorazioni rilasciate, forte della convinzione che queste possano ancora attecchire su un pubblico che può essere ampliato a dismisura - considerando, appunto, le strategie espansionistiche della WWE che fanno ben sperare.