Nike lancia una nuova campagna in vista dei Giochi Olimpici di Parigi24
"Winning Isn’t for Everyone"
22 Luglio 2024
Dobbiamo vergognarsi se vogliamo vincere? È questo il nuovo messaggio che Nike ha voluto utilizzare al centro della propria nuova campagna "Winning Isn’t for Everyone" lanciata a qualche giorno dall'inizio dei Giochi Olimpici di Parigi24. Inutile sottolineare quanto l'appuntamento parigino sia fondamentale per Nike, che negli anni ha saputo raccontare e supportare molti atleti che non arrivavano per forza dalle discipline più seguite. Anzi, la pluralità delle voci in campo è testimone del grande lavoro fatto da Nike nel selezionare i propri atleti, lavorando sia su risultati sportivi e che sullo storytelling, per creare un coro dedicato alla competizione pura, senza limiti o confini.
Non è quindi un caso se Nike abbia scelto un un taglio inusuale per raccontare l'evento sportivo dove "l'importante è partecipare" almeno secondo il Barone De Coubertin. D'altronde se non vuoi vincere, hai già perso. E la vittoria diventa un'ossessione ancor più pressante quando ci si avvicina all'appuntamento olimpico, la vetrina più ambita per ogni atleta voglia scrivere il proprio nome nella storia. Ma appunto vincere non è per tutti. Bisogna volerla fortemente e vivere in funzione di essa, fino ad ottenerla. Non ci sono scuse e non si fanno sconti, vincere è l'unica cosa che conta nel nuovo claim scelto da Nike.
Nel potente spot accompagnato dalla voce inconfondibile di Willem Defoe, che per l'occasione torna nei panni di Goblin, compaiono tutti i maggiori atleti firmati dallo Swoosh: Giannis Antetokounmpo, Jakob Ingebrigtsen, LeBron James, Sha’Carri Richardson, Vini Jr., Serena Williams, A’ja Wilson,Victor Wembanyama, Kylian Mbappé, Cristiano Ronaldo, Vinicius Junior, Sabrina Ionescu, Eliud Kipchoge, Alexia Putellas, Bebe Vio e ovviamente Kobe Bryant. Non poteva mancare la Mamba Mentality in un racconto dedicato all'ossessione per la vittoria, una presenza ancora centrale nel branding di Nike ad oltre 4 anni dalla sua scomparsa, per motivare ancor di più tutti gli atleti che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Parigi24 ad andare oltre i loro limiti. Perché in fondo vincere non è per tutti.