Perché i nuotatori olimpici indossano cappotti invernali?
Una soluzione stilosa per una necessità fisica
06 Agosto 2024
La disciplina che più di altre ha catturato le attenzioni nel corso della prima settimana delle Olimpiadi di Parigi è stata sicuramente il nuoto. In primis per i personaggi. Nicolò Martinenghi che batte Adam Peaty nei 100 metri rana. Léon Marchand che nello spazio di un paio d’ore vince la medaglia d’oro nei 200 farfalla e nei 200 rana. Katie Ledecky che prosegue il proprio dominio sui 1500 metri stile libero vincendo la medaglia d’oro con un tempo che oggi le permette di possedere tutti e 20 i migliori tempi di sempre nella disciplina. Poi ci sono state le critiche per una piscina lenta, le accuse di doping nei confronti dei nuotatori cinesi portate avanti dal New York Times e le paura dei nuotatori impegnati nelle gare di fondo per il livello di inquinamento della Senna. E poi c’è stato anche un aspetto estetico ovvero che le gare di nuoto sono sempre state precedute da una sfilata e in questa sfilata ci sono stati degli assoluti protagonisti: i giacconi invernali.
@chineseembassyinus #Olympics or #Paris Fashion Week_ Chinese #swimmer#QinHaiyang makes his entrance like a #supermodel! #ParisOlympics 原声 - ChineseEmbassyinUS
A firmare i giacconi più belli è stato TYR Sport ovvero lo sponsor tecnico della nazionale statunitense. La maggior parte degli atleti americani ha approcciato la piscina per le proprie gare indossando la tuta di rappresentanza mentre altri hanno deciso di indossare sopra di essa un giaccone invernale bianco lungo fino alle ginocchia. I dettagli sono neri mentre le scritte sono in blue navy. Chiude il quadro una chiusura a cerniera coperta da una striscia di bottoni a pressione. Esiste anche una seconda versione, più simile ad un piumino autunnale completamente nero con dettagli in bianco. Questi due esempi, insieme ai giacconi arena della squadra Svizzera, quelli Le Coq Sportif per la nazionale francese e quelli realizzati da Anta per la nazionale cinese, sono probabilmente il maggior elemento di stile legato alle gare di nuoto. Una scelta certamente curiosa, in grado di suscitare interesse per il contrasto generato dall’idea di un indossare un indumento invernale sopra l’elemento estivo per antonomasia ovvero il costume. C’è però una spiegazione tecnica.
Il lasso di tempo che trascorre fra la convocazione nel tunnel prima di una gara e il momento in cui entrano in acqua è molto delicato per i nuotatori. In questa fase devono cercare il più possibile di mantenere i muscoli caldi dopo il riscaldamento, un'operazione impossibile da compiere all’interno di arene in cui viene pompata aria condizionata senza l’utilizzo di materiali tecnici. Come detto la maggior parte degli atleti generalmente indossa la tuta lasciata in dotazione dallo sponsor tecnico ma in alcuni casi gli atleti non vogliono correre rischi ed ecco che entrano in scena i giacconi invernali ovvero lo strumento ideale per mantenere al caldo i muscoli. C'è chi poi è andato oltre, ovvero Regan Smith la quale è solita approcciare la piscina indossando il già citato giaccone invernale insieme a dei vistosi guanti rosa e dei UGG dello stesso colore. In questo caso però non si tratta di uno stratagemma ma di una scelta puramente estetica, come ha confermato lei stessa: «I guanti rosa sono il mio piccolo tocco speciale, così come gli stivali. Il mio colore preferito è il rosa e nel nuoto non puoi esprimerti molto. Non puoi fare niente di divertente con i tuoi capelli, non puoi truccarti. Quindi mi piace incorporare piccole cose divertenti e carine».