Aleksej Miranchuk è innamorato di Atlanta
C'entra la musica Trap, il lifestyle americano ed una ferrovia
23 Settembre 2024
«Perché hai scelto Atlanta?» «Perché mi piace l’hip hop. Mi piacciono Future, Lil Baby, Gunna, Young Thug, Offset. Non so se conoscete questi artisti». Aleksej Miranchuk, trasferitosi questa estate dall’Atalanta all’Atlanta United per circa 13,5 milioni di euro, ha risposto così alla prima domanda in conferenza stampa con la sua nuova maglia americana. Nessuno dei giornalisti presenti si aspettava una motivazione del genere, ma le parole del calciatore russo hanno strappato un sorriso in sala stampa. Forse non solo per quanto detto, ma anche perché è difficile immaginare Miranchuk come un appassionato della scena trap di Atlanta, una passione che di solito si accompagna a uno stile ben preciso, sia nel modo di vestirsi che nell’ostentare un certo tipo di "attitude". Un'atteggiamento che segue i cliché del rapper, molto diverso dall'immagine di Miranchuk, che però emerge chiaramente sfogliando il suo feed Instagram: pose che parlano da sole, Mercedes G-Class e trucker hat di Chrome Hearts.
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Nella playlist Spotify di Miranchuk, noto per la sua classe e una calma serafica, ci aspetteremmo probabilmente di trovare altri artisti. Forse addirittura la più classica delle selezioni preimpostate da Spotify, come Peaceful Piano o simili. Solo sette mesi fa l’Atalanta vinceva 2-0 contro l’Udinese, con gol del trequartista russo e di Gianluca Scamacca, entrambi su assist eleganti di Charles De Ketelaere, suo "partner in crime", che difficilmente ritroverà nei campi della Major League Soccer. Quella partita è stata uno degli ultimi esempi della sua classe in Europa prima dell'approdo in MLS; una firma d’addio che ci ha confermato quanto Miranchuk sia un giocatore diverso, per classe, stile e interessi. Proprio per questo sarebbe stato interessante scoprire che, per entrare in modalità partita o per rilassarsi, ascoltasse anche canzoni da "normie" come James Blunt, James Morrison o i Coldplay.
E invece no: è la trap di Atlanta a dominare la sua playlist, +1000 punti aura, come direbbero i giovani. Prima della partita contro l’Inter Miami, giocata il 19 settembre e decisa proprio da un gol di Miranchuk a sei minuti dalla fine, Offset ha ricevuto una maglia autografata dell’Atlanta United dal fantasista russo. Nonostante i due si siano incontrati, molti commenti sotto il post pubblicato dalla MLS parlavano di "mutual respect" – rispetto reciproco. Un legame che sembra svilupparsi nel curioso multiverso del calcio moderno, assolutamente casuale, soprattutto se consideriamo che tra Atlanta e Atalanta c’è solo una vocale di differenza. E che l’arrivo di Miranchuk ad Atlanta, dopo nove anni alla Lokomotiv Mosca, sembri quasi la destinazione finale di un lungo viaggio.
Il 5 marzo 2017, l'Atlanta United ha fatto il suo debutto nella Major League Soccer contro i New York Red Bulls al Bobby Dodd Stadium in Georgia. Un evento memorabile che ha segnato non solo la nascita di un nuovo club, ma anche l’inizio della tradizione del Golden Spike. Questa tradizione trae ispirazione dalla ricca eredità ferroviaria di Atlanta, risalente agli anni 1830, quando fu costruita la prima ferrovia transcontinentale degli Stati Uniti. Prima della partita, un chiodo d’oro lungo otto piedi ha accolto i giocatori, e i tifosi hanno chiesto a ogni membro della squadra di apporre una firma su di esso. Trasportato poi nello stadio, il chiodo è stato innalzato di fronte alla curva degli ultras. A concludere il rito è stato il rapper di Atlanta Yung Joc, accompagnato dai cori "A-T-L, A-T-L". Al termine del match, un altro chiodo, più piccolo, è stato consegnato a Yamil Asad, votato Man of the Match dai tifosi, che lo ha piantato simbolicamente su un binario ferroviario ricreato per l’occasione. Questa tradizione continua ancora oggi, e la Lokomotiv Mosca, storicamente legata alla ferrovia come l’Atlanta United, aggiunge un tocco di destino a questa storia tanto curiosa quanto casuale, in cui Miranchuk è protagonista.