Perché lo stadio dello Young Boys è unico e odiato
La colpa è del (bellissimo) manto artificiale dello Stadion Wankdorf
23 Ottobre 2024
«I campi in erba sono migliori di quelli artificiali. Il 99% dei top club gioca sull'erba, altrimenti UEFA e FIFA sceglierebbero di giocare esclusivamente su campi artificiali. È una questione di buon senso. In ogni caso, se la UEFA permette di giocare sul campo dello Young Boys, è perché il terreno è in buone condizioni. Per questo viaggiamo con anticipo quando veniamo a Berna, per permettere ai giocatori di arrivare al campo prima e comprendere meglio la superficie: come si muove la palla, come scattare a sinistra, a destra, indietro e avanti». Così Pep Guardiola, esattamente 365 giorni fa, in vista del terzo match di Champions League del Manchester City nel girone della scorsa edizione contro lo Young Boys, esprimeva le sue perplessità sul manto erboso del club con base a Berna. Proprio lo Young Boys, che questa sera ospita l'Inter allo Stadion Wankdorf, è una delle pochissime squadre europee – addirittura l'unica in Champions League – a giocare su campo sintetico.
Si aggiungono alla lista una manciata di club europei: Boavista in Portogallo, Lorient e Nancy in Francia, Zwolle, Volendam e Heracles Almelo in Olanda, Novara e Cesena in Italia, ma soprattutto Bodø/Glimt (Norvegia) ed Elfsborg (Svezia), temibili avversarie della Roma nelle recenti edizioni delle competizioni europee. Non è un caso che si prediligano campi di questo genere in Paesi caratterizzati da climi freddi con inverni lunghi e rigidi: un manto sintetico di buona qualità dimostra una notevole resistenza, non mostrando segni di deterioramento neanche sotto la pressione del ghiaccio e della neve. Anzi, durante le intense piogge e i freddi inverni, si asciuga molto più rapidamente rispetto a un campo in erba naturale.
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Il regolamento UEFA e le limitazioni per lo Stadion Wankdorf
L'articolo 35 della UEFA relativo ai terreni artificiali recita che, con l'eccezione della finale, che deve obbligatoriamente disputarsi su erba naturale, le partite della competizione possono essere giocate su campi in erba artificiale, in conformità con i regolamenti sulle infrastrutture degli stadi UEFA. Qualsiasi stadio dotato di un campo in erba artificiale deve possedere un certificato FIFA Quality Pro valido per l'intera stagione della competizione; la certificazione, per l'edizione 2024/25 della Champions League, doveva essere fornita entro il 3 giugno 2024. La possibilità che lo Stadion Wankdorf venga scelto come struttura ospitante per la Champions League è quasi nulla, anche considerando la capienza di 32.000 spettatori, che lo renderebbe adatto solo per una finale di Conference League. Ad esempio, l'Arena Kombëtare, che ha ospitato la finale di Conference League tra Roma e Feyenoord, accoglie meno di 20.000 spettatori.
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Com'è stato realizzato il manto erboso dello Stadion Wankdorf
Il manto erboso dello Stadion Wankdorf – noto anche come Stade de Suisse e di proprietà dello Young Boys – rappresenta quasi un unicum nel Paese, visto che un altro impianto sintetico in Svizzera è il piccolo Stade de la Maladière a Neuchâtel. La realizzazione del campo è stata curata dall'azienda tedesca Polytan, specializzata nell'installazione di manti erbosi e piste di atletica. Polytan ha conosciuto una notevole espansione anno dopo anno, sia in Europa sia a livello globale. Ad esempio, per la prima volta nel 2015, tutte le partite della Coppa del Mondo di Calcio Femminile furono disputate su erba sintetica. Polytan fornì in quell'occasione un sistema di erba sintetica anche per lo stadio BC Place a Vancouver, che ospitò la finale, introducendo una novità su cui la UEFA procede ancora con cautela. Lo Stadion Wankdorf è anche un impianto polifunzionale, una vera e propria arena polisportiva che viene adattata a diversi sport, dal calcio, al rugby, all'hockey.
Lo scetticismo di club e allenatori
Lo scetticismo di club, allenatori e società nei confronti dei campi sintetici nasce spesso dall'obbligo di adattarsi, per soli novanta minuti, a un ritmo di gioco diverso, ma anche dall'affrontare avversari che, essendo abituati a calpestare tali superfici, possono risultare avvantaggiati. Oggi, però, si discute sempre più anche del tema degli infortuni, sempre più frequenti a causa degli innumerevoli impegni stagionali dei calciatori. Superfici di questo genere non fanno che aumentare il rischio di tali incidenti.