Il Red Bull potrebbe comprare il Torino
Il logo del club granata potrebbe passare da uno a due tori?
28 Ottobre 2024
Anche in Serie A potrebbe presto esserci una società Red Bull. Secondo infatti La Stampa, quotidiano di Torino e quindi ben informato sui fatti, Urbano Cairo si sarebbe incontrato con gli emissari di Red Bull per discutere della cessione del club granata. Già a settembre il celebre brand era diventato l'Energy Drink Partner del Torino, il primo club in Serie A con questo tipo d'accordo, testimoniando quindi che c'era un canale comunicativo tra la società di calcio e Red Bull. Ora questa relazione potrebbe prendere ancora più corpo, con l'acquisizione della maggioranza delle quote ed il relativo controllo del club.
Cairo è Presidente del Torino FC dall'estate 2005, quando acquistò la società in piena bancarotta riportandola con un faticoso percorso di nuovo nella massima serie. Ma negli ultimi anni la gestione del Torino da parte della dirigenza è stata fortemente criticata dalle associazioni del tifo organizzato granata, che rinfacciano al Presidente i pochi investimenti nel club e ambizioni di basso profilo per una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano. Le cessioni in estate di due calciatori di grande prospettiva come Alessandro Buongiorno e Raul Bellanova avevano scatenato le ire dei tifosi, che si aspettavano un mercato diverso dopo il nono posto della scorsa stagione. Al momento il Torino è nuovamente al nono posto con Vanoli in panchina.
Red Bull ha investito molto nel mondo del calcio, scegliendo l’ex allenatore del Liverpool Jurgen Klopp come Head of global soccer, e con l’acquisto del Torino potrebbe aumentare ulteriormente la sua influenza in uno dei campionati più importanti al mondo. Al momento il Red Bull controlla il Lipsia in Europa, i New York Red Bulls negli Stati Uniti e il Bragantino in Brasile, mentre il Salisburgo allenato dall'ex assistente di Klopp Pep Lijnders si è allontanato a causa dei regolamenti UEFA e mantiene solamente i naming rights. I takeover della società solitamente sono incontrati da emozioni contrastanti, tra l'entusiasmo di una proprietà con grandi ambizioni e lo scetticismo per i consueti rebranding che tendono a rimuovere la storia dei club. Nel caso del Torino questo passaggio potrebbe essere più semplice, considerando che entrambe le società usano come simbolo lo stesso animale.