Rodri: il trionfo del new normal
Elegia di un Pallone d'Oro senza social
30 Ottobre 2024
"Cerco sempre di dire ai ragazzi: ehi, non c'è bisogno di essere pazzi... si può essere delle persone normali come me. E non ho social media, quindi le persone non mi conoscono molto”. Così Rodrigo Hernández Cascante, in arte Rodri, si è presentato ai microfoni solo qualche minuto dopo aver ricevuto dalle mani di un Drogba versione assistman il pallone più prezioso per un calciatore. Dopo una serie di indiscrezioni che si sono inseguite nel pomeriggio, Vinicius Jr. non è più partito da Madrid alla volta di Parigi, e con lui sono rimasti in Spagna tutti i suoi compagni del Real Madrid inseriti nella lista, da Bellingham a Carvajal fino a Mbappé.
Il primo pallone d'Oro dell'epoca dopo Messi e Cristiano Ronaldo infatti non è andato ad un rappresentante della nuova generazione, un classe duemila pronto a prendersi la scena, ma ad un calciatore in perfetto contrasto con i nuovi trend. Se infatti Vini ha usato i suoi profili social per esprimere tutta la sua rabbia per una decisione che secondo lui e tutti i tifosi madrilisti è stata ingiusta, Rodri non ha condiviso in alcun modo la sua gioia prima di salire sul palco. Per il semplice motivo che al momento non ha nessun account social, né su Instagram, né su X, né tantomeno su TikTok.
Mentre i calciatori sono sempre più fissati con la moda e i loro vestiti, Rodri si è presentato al Théâtre du Châtelet di Parigi con un completo da presentatore di varietà con cravattino sottile, con lo stesso taglio di capelli di quando fu tagliato dall'Academia dell'Atletico Madrid perché considerato troppo gracile per diventare professionista. E Rodri è arrivato sul palco in stampelle, dopo aver consumato il suo corpo in una serie irreale di partite alla guida del centrocampo del Manchester City, non perdendo per ben 474 giorni. Quasi ironico che il nuovo Pallone d'Oro si sia infortunato solamente pochi giorni dopo aver lamentato il calendario insostenibile, forse per la prima volta quando ha visto il calcio come un limite e non come una droga, come lui stesso lo ha definito su The Player's Tribune.
La passione per il calcio ha reso Rodri noioso, quasi trasparente oltre al suo ruolo fondamentale in campo, il classico bravo ragazzo studioso che viveva nello studentato dell'Università mentre esordiva ne LaLiga con la maglia del Villareal. Ma Rodri non si è lasciato ingabbiare neanche dal suo stereotipo, diventando un leader e un mentore per la nuova generazione spagnola con la quale ha alzato a Giugno il trofeo di Euro2024. L'ennesimo trionfo di una carriera già leggendaria alla quale però mancava un nuovo capitolo, questa volta dedicato solamente a lui. Salito con le stampelle a ricevere un premio che probabilmente solamente un anno fa sarebbe stato inimmaginabile, Rodri è entrato in un ristrettissimo cerchio di fuoriclasse con la tranquillità e l'umiltà che hanno definito la sua carriera, senza dirette Instagram o fit check all'avanguardia. Che il calcio stia entrando nella sua estetica New Normal?