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I cinque stadi più piccoli in Europa

Uno per ognuno dei top campionati

I cinque stadi più piccoli in Europa Uno per ognuno dei top campionati

L’attuale tendenza del calcio europeo è quella di costruire stadi sempre più grandi. Più posti a sedere corrispondono a più biglietti da vendere e più biglietti da vendere corrispondono a maggiori entrate per il club. Non tutte le società però possono permettersi delle cattedrali da oltre 80000 posti a sedere come Real Madrid e Barcelona. C’è chi deve fare i conti con una fanbase limitata, con un territorio che non permette grandi opere o più semplicemente ci sono dei club che non vogliono sobbarcarsi dei costi di gestione troppo alti. Ecco quindi gli stadi più piccoli tra i top 5 campionati europei per la stagione 2024/25.

Serie A - Giuseppe Sinigaglia, Como

Secondo i dati ufficiali forniti dalla Lega Serie A, lo stadio Sinigaglia di Como può ospitare 13000 spettatori. Il conteggio però fa riferimento alla struttura originale dell’impianto e non tiene conto degli ultimi lavori di adeguamento che, nelle parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese, hanno portato ad una capienza ufficiale di 10854 persone. Questo dato rende il Sinigaglia lo stadio più piccolo della Serie A per la stagione 2024/25, il dato è infatti più basso anche del Penzo di Venezia nonostante l'intero settore distinti dello stadio di Como, inagibile dal 2016, sia stato modificato in modo da poter essere utilizzato per il ritorno in Serie A dei lariani.

Proprio come il Penzo, il Sinigaglia è caratterizzata dalla presenza dell’acqua. In questo caso specifico si tratta del Lago di Como, il cui scorcio è visibile nello spazio presente fra la curva e il settore dei distinti. L’acqua è anche il motivo per cui l’architettura dell’impianto è stata modificata negli anni. In particolare sono state abbassate le torri dotate di fari in accordo con l’Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) così da ridurre l’inquinamento luminoso che creava disturbo a tutti i velivoli in partenza oppure in arrivo per l’Idroscalo internazionale di Como, situato a pochi metri dallo stadio. Inoltre due delle quattro torri sono state verniciate di bianco e rosso mentre nel 2023 il sistema di illuminazione è stato modificato con l’installazione di lampade a led su due delle quattro torri.

Bundesliga - Voith Arena, Heidenheim

Nemmeno la prima storica promozione in Bundesliga dell’Holstein Kiel ha tolto il titolo di stadio più piccolo della Bundesliga alla Voith-Arena, ovvero lo stadio utilizzato dall’Heidenheim per le sue partite casalinghe. A fare la differenza sono stati 34 posti a sedere: sul proprio sito ufficiale infatti, l’Holstein Kiel segnala che la capacità massima dell'Holstein-Stadion è di 15034 posti a sedere mentre l’Heidenheim sul proprio sito ufficiale riporta 15000 posti a sedere. La Voith-Arena non è solo lo stadio più Bundesliga. È uno degli stadi più piccoli fra tutti gli stadi da calcio utilizzati a livello professionistico in Germania.

Per darvi un metro di paragone. Prendendo in considerazione le squadre iscritte ai campionati di 2.Bundesliga e 3.Liga nella stagione 2024/25, solo uno stadio avrebbe una capacità inferiore rispetto alla Voith-Arena in seconda divisione mentre in terza divisione sarebbero cinque le squadre con uno stadio più piccolo dell'Heidenheim ma una di queste è il Borussia II ovvero la seconda squadra del Borussia Dortmund che disputate le sue partite casalinghe allo Stadion Rote Erde, una sorta di campo di allenamento ricavato dal vecchio impianto utilizzato dal Borussia Dortmund e che ufficialmente può raccogliere 10000 persona. Ma nonostante una capienza minima per tutti i livelli del calcio tedesco, l’Heidenheim è riuscita ad ottenere la licenza UEFA per disputare alla Voith-Arena le partite casalinghe in Conference League.

Ligue 1 - Stade Francis-Le Blé, Brest

Chi non ha ottenuto una licenza UEFA per disputare in casa le partite casalinghe di Champions League è il Brest. La squadra allenata da Éric Roy nella scorsa stagione ha ottenuto la prima storica qualificazione alla massima competizione europea ma in occasione delle partite casalinghe in ambito europeo è costretta a lasciare il suo Stade Francis-Le Blé, impianto da poco più di 15000 posti a sedere, per traslocare allo Stade de Roudourou di Guingamp, stadio da 19000 posti a sedere e situato a oltre 100 chilometri da Brest. Non portare la Champions League allo Stade Francis-Le Blé è stata una beffa. Stiamo parlando di uno stadio ultracentenario, un impianto aperto nel 1922 e che ha subito diversi lavori di ristrutturazione, l’ultimo dei quali nel 2010. Un classico impianto a pianta rettangolare con quattro tribune di cui tre coperte e una senza copertura, denominata per l’appunto sino a qualche anno fa Tribune Plein Ciel ovvero tribuna a cielo aperto.

Sarebbe stato curioso vedere i tifosi del Real Madrid stipati nella gabbia d’acciaio che il club francese riserva ai tifosi ospiti ma, come riferito da Associated Press, almeno 5000 dei 15000 posti a sedere del Francis-Le Blé non erano conformi agli standard UEFA e per questo motivo non è stata concessa l’autorizzazione. La beffa delle beffe è che molto probabilmente non ci sarà più occasione di portare la Champions League in questo stadio: in parte perché difficilmente il Brest sarà in grado di replicare i successi della stagione 2023/24 e in parte perché il club entro il 2027 spera di portare a termini i lavori di costruzione, ad oggi mai iniziati, per un un nuovo stadio.

La Liga - Estadio Municipal de Butarque, Leganés

11454: è questa la capienza ufficiale dell’Estadio Municipal de Butarque in quel di Leganés, ovvero lo stadio più piccolo de La Liga per la stagione 2024/25. Ma a differenza di quanto raccontato sino ad ora, il Butarque non è uno stadio con una storia pluridecennale o addirittura centenaria. Tutt’altro, è un impianto recente dato che la sua inaugurazione risale al 14 febbraio 1998, in un periodo in cui la squadra alternava stagioni in seconda divisione e stagioni in terza divisione. Anche per questo motivo è stato realizzato uno stadio dalla capienza tutto sommato limitata: il Butarque addirittura ha una capienza inferiore rispetto all’Estadio de Vallecas, ovvero lo stadio del Rayo Vallecano a cui manca una tribuna.

Il Butarque al contrario presenta quattro tribune. Per essere più precisi è strutturato con una tribuna centrale dotata di copertura e una struttura circolare che copre interamente gli altri tre settori che però non è dotata di copertura. Come conseguenza alla promozione in La Liga ottenuta nella scorsa stagione, il club ha deciso di compiere dei lavori di ammordanamente, tra cui l’installazione di nuovi seggiolini della tribuna centrale così da completare l’onda blu che caratterizza gli spalti .

Premier League - Vitality Stadium, Bournemouth

Sembra incredibile a dirsi, ma anche in Premier League c’è uno stadio dalla capienza molto ridotta. Si tratta del Vitality Stadium ovvero lo stadio del Bournemouth, un impianto da 11307 posti a sedere. Ufficialmente lo stadio venne inaugurato nel 1910 ma il campo che oggi ospita la squadra allenata da Andoni Iraola non si trova nello stesso punto in cui venne edificato il primo impianto grazie alla donazione della famiglia Cooper-Dean.

Nel 2011 vennero svolti dei lavori di ristrutturazione che portarono alla rotazione di 90° del campo da gioco così da poterlo distanziare dai complessi residenziali adiacenti. Parallelamente vennero realizzate tre nuove tribune che ancora oggi sono distaccate l’una dall’altra in quanto il club ha deciso di sospendere i piani per l’ampliamento dello stadio. L’obiettivo è quello di riempire gli angoli così da portare l’attuale capacità, la più piccola nella storia della Premier League sino alla promozione del Luton Town nel 2023, a oltre 14mila posti a sedere.