Alla scoperta dello stadio Tehelné pole
Lo stadio più green d'Europa è dello Slovan Bratislava
21 Novembre 2024
Lo stadio più green d’Europa. È questa la definizione che lo Slovan Bratislava, squadra ultima nella classifica di Champions League, attribuisce al Tehelné pole, lo stadio di casa inaugurato nel marzo 2019. Un impianto di nuova generazione che non spicca per intuizioni architettoniche. Si tratta infatti di uno stadio che si inserisce perfettamente nei canoni estetici moderni: un impianto a pianta rettangolare con una classica copertura bombata realizzata mediante una membrana bianca che permette giochi di luce, smussa gli angoli e copre tre dei quattro lati. Il lato escluso da questa copertura prevede invece una copertura in alluminio. La vera curiosità estetica è rappresentata dalla torre incastrata in uno dei quattro angoli, torre che oggi viene utilizzata come sede di uffici dalle cui vetrate ci si può affacciare direttamente sul campo da gioco. Lo stadio sorge nello stesso sito dove una volta sorgeva l’originale Tehelné pole, chiuso nel 2009 e demolito nel 2013, con una sola differenza: è stato ruotato di 90 gradi così da evitare che al momento del tramonto la luce del sole diventasse un problema per i portieri.
Uno stadio da 22500 posti a sedere, tutti con il 100% di visuale del campo secondo quanto riferito dallo Slovan. I seggiolini sono tutti di colore blu ma l’effetto ottico è garantito dall’alternanza delle diverse tonalità. Ogni settore è collegato l’uno con l’altro, suddiviso in due anelli, con tribune adiacenti al campo da gioco. Una serie di dettagli che hanno permesso al Tehelné pole di ottenere la certificazione UEFA 4, ovvero la massima certificazione da parte della UEFA che dà diritto di ospitare eventualmente una finale di una qualsiasi competizione UEFA. Uno stadio che ha abbracciato la tecnologia anche in altri aspetti, come ad esempio la volontà di aderire ad una politica cashless: non vengono utilizzati contanti all’interno dello stadio ma i pagamenti vengono effettuati attraverso una card che funziona anche da biglietto. Oppure l’installazione di AVIGILON, uno dei più sofisticati sistemi di riconoscimento facciale che permette anche di rintracciare i movimenti di qualsiasi persona all’interno dello stadio.
Ma come detto in apertura, non è l’aspetto estetico che rende il Tehelné pole uno stadio unico. Qui entrano in gioco le scelte in tema di politiche ambientali. Nel dettaglio, il 50% del riscaldamento e del raffreddamento proviene da fonti energetiche rinnovabili. Non solo, durante l'estate, il calore generato dal condizionamento viene impiegato per riscaldare l'acqua, così da ridurre al minimo i costi. Inoltre, l'irrigazione e i sistemi idraulici dei bagni sono alimentati da acqua piovana. Infine, come raccontato da Roberto Gotta in un suo reportage per Il Foglio del 2023: «Il contratto originale con il fornitore di energia blocca il prezzo fino al 2039, e quello del riscaldamento è un 30 per cento inferiore a quello di altri». Prendete tutti questi elementi ed ecco spiegato il titolo di stadio più green d’Europa.