La NextGen è arrivata in Formula 1
Con Antonelli, Bearman e Bortoleto il 2025 sarà un anno di svolta
21 Novembre 2024
«Stiamo assistendo ad un ricambio generazionale in Formula 1, con giovani piloti in grado di avere un impatto immediato». A pronunciare metaforicamente questa frase è Gernot Dollner, CEO di Audi e Sauber Motorsport, all’interno del comunicato ufficiale con cui lo scorso 6 novembre Sauber ha annunciato l’ingaggio di Gabriel Bortoleto come pilota ufficiale per la stagione 2025. Parole che hanno trasformato in una realtà assoluta quella che prima era solo una sensazione: la NextGen è arrivata in Formula 1. Nella prossima stagione è molto probabile che sette scuderie su dieci avranno almeno un pilota nato dal 2000 in avanti. Cinque sono già stati confermati. Si tratta di Oscar Piastri per McLaren (2001), Andrea Kimi Antonelli per Mercedes (2006), Oliver Bearman per Haas (2005), Jack Doohan per Alpine (2003) e Gabriel Bortoleto per Sauber (2004). Tecnicamente Red Bull sulla carta non ha un pilota nato dal 2000 in avanti per il 2025 ma a meno di clamorosi colpi di scena Sergio Perez verrà sostituito da uno fra Liam Lawson (2002) e Franco Colapinto (2003). E chi tra i due non diventerà compagno di squadra di Max Verstappen, diventerà il secondo pilota ufficiale di Visa Cash App RB F1 Team accanto a Yuki Tsunoda.
Le tre scuderie senza piloti NextGen per il 2025 sono Williams, Ferrari e Aston Martin. La curiosità è che non solo queste scuderie non hanno piloti nati dal 2000 in poi ma due di loro manderanno in pista i due piloti più anziani del circus: la Ferrari con Lewis Hamilton (1985) e l’Aston Martin con Fernando Alonso (1981). Quando lo spagnolo debuttò in Formula 1 nel 2001, nessun esponente della NextGen era ancora nato. Ma nel perenne tentativo da parte di Liberty Media di spettacolarizzare la F1 creando delle storyline, la presenza di due esponenti della vecchia scuola come Hamilton e Alonso è perfetta, il gancio ideale per creare una sfida tra la vecchia guardia e il nuovo che avanza. E se non accadrà in pista è sin troppo facile scommettere che sarà una delle storie che verranno coltivate in Drive to Survive. Al momento infatti è difficile prevedere che tipo di percorso potranno avere i nuovi piloti della NextGen. Aspettando novità sul fronte Red Bull, è legittimo pensare che solo Andrea Kimi Antonelli su Mercedes abbia la concreta possibilità di lottare immediatamente gara dopo gara per le posizioni di vertice, con legittime ambizioni di podio se non di vittoria. Tutti gli altri dovranno lottare per le posizioni di metà classifica.
Da questo concetto va escluso Oscar Piastri, nato sì dopo il 2000 ma che nel 2025 comincerà la sua terza stagione di F1 al volante di una macchina che in questa stagione gli ha permesso di ottenere la sua prima vittoria. I primi segnali sono comunque incoraggianti. I rookie della NextGen che hanno già avuto modo di confrontarsi con la F1 come Bearman, Colapinto e Lawson, hanno dimostrato di poter nuotare con gli squali tenendo testa a piloti più affermati e portando a casa dei punti. Non solo. Le loro prestazioni hanno convinto i team principal a tagliare o non mettere nuovamente sotto contratto piloti di grande esperienza, e qui ci colleghiamo a quanto segnalato in apertura dato che per mettere sotto contratto Bortoleto, Sauber ha deciso di non estendere l’attuale accordo con Valtteri Bottas. Stesso discorso in casa Red Bull dove le pessime prestazioni di Daniel Ricciardo con Visa Cash App RB F1 Team hanno convinto il management a dare un’opportunità a Lawson, stessa linea di pensiero che sta portando al taglio di Sergio Perez.