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Le squadre brasiliane dominano in Copa Libertadores

Quest’anno toccherà ad una tra Atletico Mineiro e Botafogo

Le squadre brasiliane dominano in Copa Libertadores Quest’anno toccherà ad una tra Atletico Mineiro e Botafogo

Per la sesta edizione consecutiva una squadra brasiliana vincerà la Copa Libertadores. E per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni, la finale della Copa Libertadores sarà disputata da due squadre brasiliane. Il Mâs Monumental di Buenos Aires, la casa del River Plate, il prossimo 30 novembre farà da cornice alla sfida tra Atletico Mineiro e Botafogo, le due squadre che disputeranno l’edizione 2024 della finale di Copa Libertadores. Due avversarie che rappresentano due città differenti: Belo Horizonte il Mineiro e Rio de Janeiro il Botafogo, ma che portano in campo due identità cromatiche comuni, per non dire identiche, dato che entrambe hanno optato per il bianco e per il nero come colori sociali. Nessuna differenza anche per quanto riguarda la gestione estetica dato che entrambe hanno come Home jersey una maglia che prevede strisce verticali alternate bianche e nere.

I Bianconeri in Brasile: Mineiro e Botafogo

La ragione dietro alla scelta cromatica del Botafogo è legata al calcio italiano. Come confermato dallo stesso club, la decisione di adottare il bianconero venne immediatamente proposta nel 1904 nel corso delle prime riunioni per merito di Itamar Tavares, uno dei fondatori del club il quale aveva trascorso un periodo in Italia ed era rimasto affascinato dalle maglie bianconere della Juventus, che all'epoca aveva già abbandonato il rosa come colore principale. La scelta di adottare il bianconero venne presa solo nel 1906 e da allora non c’è mai stata una retromarcia sul tema. Il 1910 è invece l'anno in cui per la prima volta compare il logo del club cucito sulle maglie. In tempi più recenti, il 2023 a livello estetico segna un’altra svolta perché rappresenta l'inizio della collaborazione tra il club brasiliano e Reebok con il Vector che tornava a calcare i campi da calcio a oltre dieci anni di distanza dall'ultima volta.

Non esiste una versione ufficiale invece in merito alla scelta da parte dell'Atletico Mineiro di adottare il bianco e il nero come colori sociali. La leggenda vuole che fossero due colori opposti, a simboleggiare e celebrare la diversità - andando a rappresentare in qualche modo i valori del club. Il Mineiro fu infatti uno dei primi club brasiliani a convocare e far debuttare calciatori neri. Il bianconero delle maglie da gioco divenne così il simbolo di ciò che si vedeva in campo: giocatori bianchi e neri schierati insieme nello stesso scacchiere di gioco. Uno scenario che oggi appare scontato, ma che all'epoca rappresentava una vera e propria rivoluzione. A rendere in qualche modo defintiva la scelta del bianco e del nero fu l'introduzione nel 1945 della mascotte oggi come conosciuta come Galo Doido. Si tratta di un gallo disegnato dal fumettista Fernando Pierucetti, il quale prese ispirazione dai colori della maglia per realizzare un gallo, simbolo della passione messa in campo dai giocatori dell’Atletico Mineiro, sempre pronti a combattere sino all'ultimo sforzo, proprio come in una rissa fra galli.

Per la cronaca, complice il regolamento approvato dalla Conmebol, tre le due squadre sarà l'Atletico Mineiro ad indossare la maglia bianconera nella finale di Copa Libertadores mentre il Botafogo utilizzerà la terza maglia bianca.