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Cadillac avrà una scuderia in Formula Uno

Come siamo arrivati a questo punto e cosa significa

Cadillac avrà una scuderia in Formula Uno Come siamo arrivati a questo punto e cosa significa

Con un annuncio arrivato a sorpresa lo scorso 25 novembre, Formula 1 ha annunciato l'ingresso di Cadillac nel paddock. Il marchio automobilistico statunitense sinonimo di auto di lusso sarà infatti l'undicesima scuderia in griglia a partire dalla stagione 2026. Più precisamente, a chiudere l’accordo con Formula 1 è stata General Motors, l'azienda che detiene il marchio Cadillac e che sarà proprietaria della scuderia insieme a TWG Global, holding già attiva nel mondo del motorsport essendo proprietaria di Andretti Global, Wayne Taylor Racing e Spire Motorsports. L'obiettivo di GM/Cadillac, nome temporaneo con cui viene riconosciuta la scuderia nel comunicato ufficiale, è quello di diventare un costruttore: viene espressa la volontà da parte di General Motors di realizzare la propria power unit entro la fine del decennio, nel frattempo sarà una tra Ferrari e Honda a fornire le power unit a GM/Cadillac. A livello estetico il logo di Cadillac sarà associato al team mentre non ci sono ancora indiscrezioni sui colori che verranno utilizzati, il primissimo prototipo grafico vede una vettura blu con musetto bianco sul quale spicca il logo Cadillac.

Qui termina la parte romantica e comincia il capitolo della storia in cui si intrecciano politica e soldi. Come segnalato in apertura, la notizia di Cadillac in F1 è arrivata a sorpresa. Lo scorso gennaio una prima proposta era stata respinta in quanto nel progetto presentato da Michael Andretti era previsto un ingresso nel 2025, ostacolo ritenuto insormontabile da F1 dato che nel 2026 entrerà in vigore un nuovo regolamento. Inoltre l’ingresso di Andretti/Cadillac non era considerato come un valore aggiunto per la F1. Al contrario, si riteneva che Andretti avrebbe guadagnato di più dal suo ingresso in F1 di quanto quest'ultima avrebbe guadagnato dall’ingresso di Andretti. Come se non bastasse, c’era il timore che Andretti/Cadillac avrebbe potuto danneggiare la credibilità dello sport se non fosse stata in grado di produrre una monoposto competitiva, scenario considerato altamente probabile dato che si vociferava di un accordo con Renault nelle stesse settimane in cui prendeva forma l’uscita dell’azienda francese da F1. Cosa è cambiato in questi mesi? In primis il focus del progetto è stato spostato sul 2026, rendendo più sostenibile la proposta di ingresso, ma tutti i giornalisti del settore sono concordi nel dire che la decisione di Michael Andretti di fare un passo indietro e di non essere più la figura di riferimento dell'ingresso di Cadillac in F1 abbia facilitato questo cambio di scenario.

Inoltre, l’ingresso di Cadillac può essere la soluzione di un grande problema politico per F1 poiché dovrebbe portare la House Judiciary Committee del Governo degli Stati Uniti a chiudere l’indagine aperta lo scorso maggio su segnalazione della famiglia Andretti proprio in merito alla mancata approvazione dell’ingresso di Cadillac in F1. Ora a capo del progetto GM/Cadillac c’è Dan Towriss, ovvero l’amministratore delegato di TWG Global. E qui lasciamo la politica per cominciare a parlare di soldi. TWG, essendo proprietaria di Andretti Global ovvero la scuderia presieduta da Michael Andretti che tra le altre cose gareggia in Indy e Formula E, ha sempre fatto parte del progetto GM/Cadillac ma con un ruolo marginale. Ora ne è protagonista. Per questo motivo si farà carico di una parte di quella che è stata definita come anti-dilution fund, sostanzialmente un rimborso che GM/Cadillac dovrà versare alle 10 scuderie esistenti per via di una divisione più frazionata dei ricavi.

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Inizialmente si era parlato di una marca da bolla da 200 milioni di dollari per l’ingresso nel circus ma come ricostruito da The Race, la cifra verrà calcolata sul prossimo Concorde Agreement, il contratto con cui viene legiferata la Formula 1 e che comprende anche la parte commerciale. Nel 2026, anno in cui debutterà GM/Cadillac, entrerà in vigore un nuovo Concorde Agreement con cifre riviste al rialzo per quanto riguarda i ricavi. Per questo motivo i 200 milioni citati precedentemente potrebbero arrivare sino a 600 milioni. Secondo quanto riferito da BBC però le parti potrebbero accordarsi per 450 milioni di dollari. Tanti soldi ma per come è strutturato attualmente il regolamento, c’è la possibilità che Cadillac possa essere subito una macchina più competitiva di quello che è lecito aspettarsi dato che può lavorare con più libertà sui nuovi regolamenti rispetto alle 10 scuderie attuali in vista del 2026. Senza contare che F1 aumenta la propria presenza nel mercato statunitense accordandosi con il più grande colosso automobilistico, General Motors, e con il suo brand di lusso, Cadillac, già attiva nel mondo delle gare endurance ma che da ora in poi verrà associata automaticamente alla F1.