In attesa della versione per PC, prevista per la prima metà del 2025, i feedback raccolti da content creator, youtuber, streamer e altri tester consentono già di valutare lo stato del gioco, in particolare sotto il profilo della fluidità. Alcuni hanno segnalato una lentezza significativa nei caricamenti, un aspetto comprensibile dato che si tratta di una versione iniziale. Tuttavia, se si considerano i numerosi bug che caratterizzano ogni nuovo capitolo di EA Sports FC - spesso risolti solo dopo mesi - questo dettaglio appare meno grave. Ciò che ha colpito maggiormente in queste prime ore di prova è il gameplay piuttosto fluido e, soprattutto, la vasta e variegata possibilità di personalizzazione dei club. Quest’ultimo aspetto segna un notevole vantaggio rispetto a EA Sports, che continua a rimanere sorprendentemente indietro nonostante le richieste della community già dai tempi in cui il titolo deteneva ancora la licenza FIFA.
Un'altra grande novità che ha entusiasmato i primi giocatori - sebbene già anticipata da versione beta e leak nel corso dell’ultimo anno - è il sistema di progressione meritocratico. In sostanza, i giocatori abili avanzano di categoria e migliorano la propria squadra, mentre chi è meno esperto rimane fermo, dovendo lavorare sulle proprie abilità per progredire. Va sottolineato che nel gioco non sarà possibile utilizzare scorciatoie basate su acquisti pay-to-win, una caratteristica fondamentale in EA Sports FC ma qui completamente assente. Questo elemento, se mantenuto, potrebbe rappresentare un punto di forza cruciale per UFL nel distinguersi dai competitor e conquistare una fetta di appassionati in cerca di un'esperienza più equa e autentica.
La personalizzazione di adidas
La curiosità per le novità che questo titolo potrebbe portare è molto alta e giustificata. Il supporto per il futuro di UFL arriverà anche da altri partner, in particolare da coloro che potrebbero giocare un ruolo chiave in uno degli aspetti su cui il gioco punta maggiormente: la personalizzazione. Non sorprende, infatti, che adidas non abbia perso tempo nel rilasciare una capsule collection esclusiva per il videogioco, disponibile tramite il Team Pass e disponibile unicamente in-game. Una collezione che punta sui modelli più iconici e in voga delle Three Stripes: dalle Predator alle F50, che stanno dominando il mercato degli scarpini, fino alle Samba, che insieme a Gazelle e Spezial hanno ridato slancio al footwear dell'azienda tedesca. Questi modelli non solo hanno rilanciato le silhouette low-top nel panorama delle sneakers. Nella speciale collezione virtuale, le adidas Samba si trasformano in una versione unica pensata per il videogioco, un'idea forse utopistica ma perfettamente in linea con il trend sempre crescente delle scarpe da calcio, pronte a diventare protagoniste indiscusse dei look lifestyle del 2025; una "gara" in cui adidas si trova a dover rispondere a Nike che prevede l'uscita delle Total 90 III per marzo 2025.
Sarà inoltre interessante osservare l’impatto che avrà il prossimo Mondiale, in programma in USA, Messico e Canada nel 2026 (sì, manca poco più di un anno e mezzo), sul titolo. Ci si chiede quali brand sceglieranno di investire sfruttando il placement all’interno del videogioco e quali, invece, decideranno di non farlo, così come quali saranno le modalità più efficaci e innovative per integrare tali collaborazioni.