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Antologia degli scarpini disegnati dai fashion designer

Da Raf Simons e Dirk Bikkembergs a Rei Kawakubo

Antologia degli scarpini disegnati dai fashion designer Da Raf Simons e Dirk Bikkembergs a Rei Kawakubo

Nell'intersezione tra moda e calcio, il 2025 sarà l'anno degli scarpini. Se finora il ruolo centrale in questo legame ampiamente esplorato è stato ricoperto dalle maglie, il nuovo anno potrebbe segnare un'evoluzione estetica: dall'ormai consolidato abbinamento di maglia da calcio e pantalone tipico del blokecore, si potrebbe passare a una nuova centralità degli scarpini. Questi ultimi si preparano a diventare protagonisti, indossati con tracksuit, e pantaloni di tutti i generi, con il rilancio di questa estetica che trova le sue radici, da un lato, proprio nei grandi marchi come Nike e adidas. Se Nike si prepara a riportare in auge le Total 90 III a marzo 2025, la fortuna per le tasche di adidas risiede nelle silhouette low-top come Samba, Spezial e Gazelle, modelli che spaziano dalle general release alle collaborazioni in limited edition, come quella con Wales Bonner.

Un esempio su tutti è proprio la Samba, una scarpa introdotta negli anni Cinquanta da Adi Dassler la cui feature più importante è la suola in gomma, progettata per garantire stabilità ai calciatori sui campi ghiacciati; questo per dire che, se il rinnovamento di modelli così storici ha significativamente aiutato aziende a incrementare i ricavi, abituando anche il pubblico generalista a linee ispirate al mondo del calcio, ora siamo pronti per una vera e propria rivoluzione estetica con maggiore consapevolezza e soprattutto raffinatezza. Come se non bastasse, un'ulteriore spinta verso il successo definitivo delle scarpe da calcio negli outfit di tutti i giorni arriva dai fashion designer, senza i quali lo sforzo dei brand sportswear non avrebbe mai dato il via alla rivoluzione alla quale stiamo assistendo.

Le prime fashion football boots

Prima di analizzare il presente delle sneaker di ispirazione calcistica e all'intervento dei designer e dei brand, è interessante riflettere su chi siano stati i primi designer a lasciarsi affascinare dalle silhouette uniche delle scarpe da calcio. Parliamo di chi le ha viste non solo come un semplice item da performance, ma come un potente gancio culturale, capace di essere reinterpretato per raggiungere un’audience più ampia - e, ammettiamolo, anche per rivendicare il merito di essere stati i pionieri in questo specifico ambito. Se si parla di vere scarpe da calcio, una menzione speciale va sicuramente al designer belga Dirk Bikkembergs. In un contesto apparentemente lontano dai riflettori internazionali, come quello della Serie C2 italiana, Bikkembergs rilevò il club del Fossombrone, donandogli una forte identità fashion; oltre ai kit di gioco infatti realizzò anche alcune scarpe da calcio memorabili. Nel 2006 lanciò le Bix, mentre al Pitti del 2008 presentò le Tirosegno, calzature che nel giro di pochi mesi sarebbero apparse ai piedi di Giorgio Chiellini e Ludovic Giuly, Reto Ziegler, Dario Dainelli, Antonio Floro Flores, Paolo Cannavaro, Francesco Modesto e Rubinho.

Restringendo il campo di ricerca alle scarpe d’ispirazione calcistica, Jil Sander sarebbe senza dubbio eletta come il brand visionario per eccellenza. Più di vent’anni fa, precisamente nel 2003 dalla collaborazione tra il brand della stilista tedesca (Raf Simons era il creative director della linea uomo al tempo) e la  PUMA nacquero le Spike Turf. Una vera perla di design che purtroppo non arrivò mai al mercato e che oggi è possibile rintracciare - oltre che negli archivi PUMA di Herzogenaurach - anche su piattaforme di annunci online, spesso a prezzi sorprendentemente accessibili. La particolarità delle Spike Turf risiedeva nella tomaia, ripresa direttamente dalla PUMA King, la scarpa da calcio più iconica del brand, combinata con una suola caratterizzata da piccole punte, come suggerisce il nome stesso del modello. Questa scelta di design, per quanto innovativa, avrà probabilmente sollevato qualche perplessità sul comfort da parte dei potenziali acquirenti.

E poi ancora Rei Kawakubo, che seguendo a pieno la sua linea creativa e massimalista per la collezione SS09 mostra un passerella una scarpa interamente in pelle il cui design richiama l'estetica del classico pallone da calcio a scacchi bianchi e neri. Ecco, prima che il calcio arrivasse in passerella portando con sé tutta la sua anima e la sua estetica, fatta di maglie, shorts e ovviamente scarpini, da Balenciaga a Miu Miu, si cela una storia densa di avvenimenti. 

Low-top, chunky sneakers e scarpe da calcio

Tornando al presente, all'interno del vastissimo trend calcistico, gli scarpini sono tornati protagonisti sulle passerelle delle Fashion Week di New York, Londra e Parigi da tempo e nei lookbook dei brand indipendenti - da Acne Studios a BOTTER World, o cambiando target di riferimento, il Louis Vuitton di Pharrell Williams che solamente qualche giorno fa ha rilasciato il suo football boot che prende ispirazione dal modello Tocco di Umbro. Ma questi modelli per ora sono rimaste suggestioni da passerella, visti in sfilata o nei re-see, ma non riuscendo a superare il loro carattere sperimentale. A differenza delle maglie da calcio, ormai diventate un item moda trasversale e diversificato sull'intero spettro del mercato, le scarpe ispirate a quelle usate dai calciatori sono meno immediate e certamente più complesse da sia dal punto di vista funzionale che culturale. Sarà molto più difficile che questi modelli possano piacere a tutti, specialmente in un momento storico in cui l’attenzione del pubblico e della moda si concentra maggiormente su capi come pantaloni, giacche e capispalla, piuttosto che sulle sneakers.

Va detto, inoltre, che il footwear sta vivendo una fase in cui le linee chunky non godono più del dominio di qualche anno fa, a vantaggio delle low-top, mai così popolari negli ultimi 30 anni. Basti pensare a modelli come le già citate Samba, Gazelle e Spezial, a cui si aggiunge la It-sneaker del 2024, la PUMA Speedcat. Quest’ultima rappresenta un’ulteriore prova di come l’ispirazione al mondo del basket, che per anni ha dominato incontrastata nel footwear, abbia ora lasciato il passo a un’estetica più classica e meno ingombrante. Ma le scarpe da calcio - alcune dal design aerodinamico, altre invece con linee più voluminose - hanno il potenziale di inserirsi perfettamente in questo segmento, sfidando (o affiancando) i modelli che dominano il mercato. Sia riproponendo modelli storici di scarpe da calcio che creando nuovi disegni che superano le limitazioni della performance, nel prossimo anno la definitiva consacrazione dell'estetica sportiva passerà anche dalle calzature.