L'importanza della musica per i calciatori del Napoli
Come è arrivato Giovanni Di Lorenzo ad organizzare un karaoke a Chiaia?
18 Dicembre 2024
Mentre Deloitte e le altre big four della consulenza organizzano le loro feste aziendali con ospiti d'eccezione, invitando personaggi noti e artisti marchettari, i calciatori del Napoli hanno optato per una serata più informale e conviviale per festeggiare l'arrivo delle festività natalizie. Guidata dal capitano Giovanni Di Lorenzo, anche nei panni di organizzatore della serata, la squadra si è ritrovata per un karaoke al locale Magnolia, situato nel cuore di Chiaia; una serata divertente e spensierata, trascorsa insieme allo staff tecnico e al resto della rosa, per celebrare il soddisfacente percorso della squadra nelle prime giornate di campionato. La musica d'altronde a Napoli ha un significato diverso anche per i calciatori - specialmente se viene recepita come un mezzo che ha la forza di unire e rafforzare il rapporto con le radici della città e con i compagni di squadra stessi. È proprio ciò che devono aver pensato di recente Scott McTominay e Billy Gilmour, i quali hanno recentemente dichiarato di essere ascoltatori assidui di Geolier; non solo perché considerano la sua musica un modo intelligente e divertente per imparare il napoletano, ma trovano che rifletta anche la passione e l'intensità tipiche degli scozzesi, insomma un modo furbo per sentirsi come a casa. Non a caso, McTominay è stato soprannominato Braveheart dalla tifoseria azzurra prima ancora che si aggiungesse alla rosa di Antonio Conte.
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E poi, l'apprezzamento di McTominay e Gilmour per Geolier, per quanto sorprendente, non è del tutto inaspettato. Dopotutto, la musica dell’artista napoletano ha ormai conquistato anche Madrid, dove sappiamo che De Paul e Griezmann sono grandi fan. Tuttavia, a Napoli l’intersezione tra calciatori e musica non è una novità: il rapporto che si instaura tra i giocatori e la scena musicale partenopea è qualcosa di unico, diverso dal "classico" legame che il calciatore medio ha con le canzoni ma soprattutto con gli artisti. Questo accade perché è raro che i giocatori appartengano a squadre di città in cui la musica è un medium culturale tanto rilevante quanto a Napoli. La città partenopea vanta una lunga tradizione legata al cantautorato locale, una tradizione capace di espandersi anche a livello internazionale. Un esempio emblematico è Dries Mertens, che anche dopo il trasferimento in Turchia non ha dimenticato mai i suoi anni magici in azzurro continuando ad appassionarsi alla cultura partenopea, specialmente quella musicale. Di recente, infatti, ha condiviso un video selfie in cui canta Abbracciame di Andrea Sannino, un artista di grande rilievo per l’intera città.
La lista di calciatori appassionati di musica napoletana potrebbe proseguire praticamente all'infinito. Da Marek Hamsik ed Edinson Cavani, intenti a cantare 'O surdato 'nnamurato, fino al celebre video del 1990 in cui i calciatori del Napoli interpretarono Je so’ pazzo di Pino Daniele. Dall'altro lato, troviamo invece Zambo Anguissa, che in un’intervista ha citato Fedez come unico artista italiano tra i suoi preferiti, lasciandosi trovare piuttosto impreparato di fronte alla domanda sulla musica napoletana. L’affezione dei calciatori verso alcuni artisti e canzoni – veri e propri inni popolari – si configura come uno scambio culturale continuo. Questo fenomeno si riflette anche tra i tifosi napoletani, che si improvvisano autori con cover o canzoni originali dedicate ai calciatori: un omaggio creativo che, pur essendo talvolta un po' cringe, va detto, è diventato ormai una tradizione consolidata a Napoli, ovviamente per lo più verso fine anni Duemila.
Per ritrovare alcune di queste canzoni bisogna scavare un po’ nelle librerie di YouTube, ma sembra ieri quando Luca Sepe scrisse Lavezzi, brano dedicato all’omonimo ex calciatore del Napoli. O quando Giusè Campana compose una canzone in onore di Hamsik. Più recentemente, Clementino ha celebrato la vittoria dello scudetto improvvisando un freestyle con una rima dedicata a ogni calciatore della rosa di Luciano Spalletti. Questa tradizione sembra destinata a continuare: le canzoni scritte per i calciatori sono un modo unico per esprimere il calore del popolo napoletano. E se il giocatore in questione si distingue anche per doti tecniche eccezionali, il livello di adorazione non può che crescere a dismisura, rendendo la canzone ancora più pittoresca e memorabile.