Benvenuti all’Al-Awwal Park
Lo stadio in Arabia Saudita in cui si giocherà la Supercoppa Italiana
27 Dicembre 2024
Anche per l’edizione 2025 la Lega Serie A ha confermato il formato Final Four per la Supercoppa Italiana. Il torneo come già accaduto nel 2024 si terrà in Arabia Saudita dal 2 al 6 gennaio. Rispetto al piano originale c'è stato però un cambiamento per quanto riguarda lo stadio che ospiterà la manifestazione. Inizialmente era stata scelta la Kingdom Arena, impianto avveniristico inaugurato nel gennaio 2024 e che lo scorso 21 dicembre ha ospitato il secondo capitolo della faida pugilistica tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury. A novembre invece la Lega Serie A ha confermato che la sede della Supercoppa sarà l’Al-Awwal Park, ovvero lo stadio dell’Università Re Sa’ud, casa dell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e Stefano Pioli che già nella scorsa stagione aveva ospitato la Supercoppa. Si tratta di un impianto da 26mila posti a sedere, inaugurato nel 2015 e che riprende lo stile europeo moderno. Ha una pianta rettangolare con angoli smussati, una struttura unica il cui tetto è sorretto da travi di cemento piazzate a distanza regolare lungo tutta struttura. La copertura è uniforme ad esclusione di un rigonfiamento all’altezza della tribuna ovest, il punto in cui sorge la tribuna centrale e il palco vip.
L’unica differenza rispetto agli impianti europei è legata al meteo locale, date le scarse precipitazioni si è deciso di creare una copertura minima e infatti non tutti i posti a sedere sono riparati. All’interno lo stadio riprende i colori sociali dell’Al Nassr, la maggior parte dei seggiolini sono stati dipinti di giallo ad esclusione delle tribuna centrale dove i seggiolini sono blu. La stessa tonalità di blu è stata utilizzata anche per alcuni dettagli come i corrimano, le uscite e le già citate travi in cemento che sorreggono il tetto. Sarà qui che Inter, Milan, Juventus e Atalanta si contenderanno la 37ª edizione della Supercoppa Italiana. Come detto è la seconda volta che la competizione si tiene in Arabia Saudita con questo formato ma rispetto alla scorsa stagione c’è una differenza: nessuno si è lamentato. Nel 2024 a farsi carico delle polemiche, più per un tornaconto personale che per una vera questione ideologica, fu il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il quale alla vigilia del torneo, in un momento di forte tensione internazionale, minacciò di non presentare la squadra se i campi di allenamento non fossero stati adeguati. Il Napoli alla fine raggiunse l’Arabia Saudita, perse la finale contro l’Inter e al termine di quella partita De Laurentiis fece marcia indietro sottolineando «di essere stato testimone di una straordinaria democratizzazione di un Paese che credevamo chiuso su se stesso». Quest’anno il Napoli non parteciperà alla Supercoppa per cui non ci sono state critiche e polemiche.
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Quelle semmai hanno accompagnato la decisione della FIFA di assegnare proprio all’Arabia Saudita l’organizzazione dei mondiali 2034. La straordinaria democratizzazione citata da De Laurentiis non si è ancora compiuta del tutto e come ha ricostruito Pete Pattisson per il Daily Mail, per la costruzione di 12 stadi da almeno 40mila posti a sedere si stanno sfruttando per la maggior parte immigrati dal Bangladesh impegnati in turni di minimo 10 ore a 2 sterline l’ora. A queste condizioni disumane va aggiunto che questi lavoratori non vedono la paga dei primi mesi, presa in ostaggio dai loro datori così che non scappino mollando il lavoro, inoltre gli stessi immigrati hanno sottolineato che lavorano praticamente gratis per almeno due anni così da ripagare quelle agenzie che hanno trovato loro il lavoro in Arabia Saudita. Muoiono in media quattro lavoratori al giorno, ha scritto sempre Pattisson in un suo precedente report per il Guardian e solo nel 2022 ci sono stati più di 1500 morti tra le persone impegnate nei lavori di costruzione degli stadi che ospiteranno i Mondiali del 2034.