Tutto quello che c'è da sapere sul Super Bowl LIX
Kendrick Lamar ruberà la scena alla partita più attesa dell'anno?
09 Febbraio 2025
Il grande giorno è finalmente giunto: a New Orleans, Louisiana, è in arrivo la partita regina del panorama sportivo a stelle e strisce, l’attesissima notte del Super Bowl. Le due contendenti di quest’anno al Vince Lombardi Trophy, cioè al titolo di campioni NFL, sono i Kansas City Chiefs, all’inseguimento di uno storico “threepeat”, e i Philadelphia Eagles, in cerca di riscatto dopo la sconfitta del 2023. Ma la sfida in programma stasera al Caesars Superdome, casa dei New Orleans Saints, è solo una parte di un fenomeno che va ben oltre lo sport.
Centinaia di milioni di persone connesse da ogni angolo del mondo, advertising a cifre da capogiro, celebrità una a fianco all’altra sugli spalti, l’Half Time Show, le connessioni con il mondo della moda e della musica, un’intera Nazione che si ferma per una manciata d'ore. Il Super Bowl è tutto questo: un evento totale e sempre più globale, una macchina da soldi senza eguali nell’intrattenimento sportivo, capace di mettere in moto un giro d’affari da miliardi di dollari.
L’impero del Super Bowl
Negli States il Super Bowl è l’evento televisivo più visto dell’anno, con oltre 100 milioni di spettatori e apici superiori ai 120 milioni. Numeri che fanno impallidire qualsiasi competitor, incluse le gare di NBA Finals (NBA) e le World Series (MLB). Tutto ciò inevitabilmente rende l’evento un hub promozionale tanto prolifico quanto esclusivo. Il prezzo a cui sono stati venduti gli spazi pubblicitari da 30 secondi, per dare un ordine di grandezza, ha sfondato quest’anno il muro degli 8 milioni di dollari: una cifra che evidenzia come la serata si sia trasformata nel tempo in una sorta di “festival della pubblicità”, in cui le aziende gareggiano per creare spot pubblicitari memorabili. Dagli anni ‘80 in avanti, infatti, gli spot sono diventati parte integrante dell’evento, con produzioni gigantesche e testimonial di lusso.
Se negli USA il Super Bowl è un’istituzione, nel resto del mondo è ancora un fenomeno con ampi margini di crescita. Nel 2024 l’audience globale ha raggiunto i 62.5 milioni di spettatori, con incrementi record in Messico (24.1 milioni di spettatori), Canada (18,8 milioni, +16% rispetto a dodici mesi prima), Regno Unito, Germania, Australia e Cina (tutti con un tasso di crescita in doppia cifra dal 2023 e 2024). Non è un caso: la NFL sta investendo massicciamente nell’espansione globale del proprio prodotto, come testimoniano le partite giocate a Londra e Monaco di Baviera, e presto anche in Spagna e Brasile. L’obiettivo? Trasformare il campionato in un fenomeno davvero globale, sulle orme di NBA e Formula 1.
Un ponte tra mondi
Tra un’azione di gioco e l’altra, non mancheranno inquadrature sugli spalti e primi piani sulle tantissime celebrità presenti. Per la prima volta nella storia in tribuna ci sarà anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, oltre al solito red carpet su cui sono attesi, tra gli altri, Lionel Messi, Taylor Swift, Kanye West e Travis Scott.
Durante l’intervallo, invece, si esibirà di nuovo Kendrick Lamar, già protagonista nel 2022 e affiancato stavolta da SZA. Con o senza di lui, comunque, l’Halftime Show è ormai un evento nell’evento, un caso unico di pausa del gioco che riscuote un interesse del pubblico paragonabile (se non superiore) a quello per la partita stessa. Per quest’occasione Lamar ha preparato una scaletta di 13 minuti, e a Las Vegas si può addirittura scommettere sui brani eseguiti, nonché sull’outfit scelto dal rapper e sull’eventuale ingresso in scena con un cappuccio in testa (oltre a tante altre quote offerte dai bookmakers americani che fanno sorridere, su cui torniamo).
Oltre ai legami con la cultura pop e il mondo della musica, anche quelli nell’universo fashion sono sempre più profondi. Da grande appuntamento mondano qual è, il Super Bowl è anche un brand e un’icona di stile. Per la prima volta, quest’anno la NFL ha collaborato con Roc Nation per creare una collezione esclusiva di merchandising, mentre Veronica Beard ha lanciato giacche personalizzate per le squadre coinvolte.
In questo contesto, non sorprende che i look delle celebrità siano seguiti con un’attenzione quasi ossessiva. Ad esempio Taylor Swift, compagna di Travis Kelce (tight-end dei Kansas City Chiefs), ha reso virali gli outfit vintage della squadra, e ha contribuito a trasformare la serata in una passerella per marchi come Chanel e Louis Vuitton. Anche Usher, lo scorso anno, ha lasciato il segno da questo punto di vista, esibendosi firmato OFF-WHITE.
Il merchandising ufficiale, soprattutto, macina cifre record: le stime basate sulle passate edizioni parlano di oltre 3 miliardi di dollari in vendite, con picchi impressionanti nelle due ore successive alla partita. Quelle in cui i tifosi della franchigia vincente incarnano più che mai la dimensione di consumatori.
Un fenomeno culturale
E poi, c’è tutto il contorno. I “Super Bowl party”, cioè le visioni collettive (domestiche o in spazi pubblici) della partita, sono una tradizione che coinvolge milioni di americani, e che ci restituisce qualche dato ai limiti dell’inverosimile. Ad esempio, nel 2024 sono stati consumati 1.42 miliardi di chicken wings (ali di pollo) e sono state vendute 50 milioni di casse di birra, con incassi record per le catene fast food come Domino’s, McDonald’s e Taco Bell. Guardare la partita insieme ad amici e compagni di tifo, insomma, è diventata una consuetudine un po’ ovunque negli States. L’evento riunisce infatti un pubblico ben più ampio della fanbase del football americano, essendo un appuntamento culturale di massa - un po’ come succede dalle nostre parti con il Festival di Sanremo, volendo fare un parallelo.
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Per chi si vuole divertire in modo inconsueto, infine, Las Vegas offre quote su cui scommettere davvero di ogni genere. Che ci crediate o meno, si può puntare sulla durata dell’inno nazionale, sul colore del Gatorade versato sul coach vincente, se Jason Kelce chiederà a Taylor Swift di sposarlo dopo la partita, sulla temperatura esatta al kickoff, e più o meno su qualsiasi cosa bizzarra vi possa venire in mente. Alla fine la sera del Super Bowl vale tutto, no?