Vedi tutti

La PlayStation 2 come specchio del calcio anni 2000

A 25 anni dall'uscita della consolle, le cover di PES con Pierluigi Collina fanno un certo effetto

La PlayStation 2 come specchio del calcio anni 2000 A 25 anni dall'uscita della consolle, le cover di PES con Pierluigi Collina fanno un certo effetto

La PlayStation 2 è stata lanciata sul mercato esattamente 25 anni fa, inizialmente in esclusiva in Giappone, per poi arrivare prima negli Stati Uniti e successivamente in Europa, con precisione il 24 novembre 2004. Si è subito imposta come una console rivoluzionaria per diversi motivi: fu la prima a fungere anche da lettore DVD, motivo per cui ebbe un appeal sorprendente anche per i non videogiocatori. Anche il design rappresentava un punto di forza della console, nettamente in contrasto con la competitor Nintendo GameCube. Inoltre, va sottolineato che una delle principali ragioni del successo della PlayStation 2 è stata la comunicazione impeccabile, senza dubbio la migliore tra tutte le console PlayStation. Le campagna pubblicitarie, i video commercial (addirittura uno diretto da David Lynch) sia prima che dopo il lancio della PlayStation, sono riuscite a delineare un'estetica indelebile, visibile anche le stesse copertine dei videogiochi.

Sebbene i videogiochi sportivi non siano i primi a venire in mente quando si parla della PlayStation 2 in termini di estetica - il vero boom in questo genere si è avuto con la PlayStation 3, che ha visto la consacrazione definitiva di FIFA e dell'inizio del duopolio tra i due videogiochi - in realtà ci sono alcune chicche nascoste che possono essere scrutate analizzando le cover di più di più di qualche capitolo di Pro Evolution Soccer, quello che al tempo era il principale videogioco di calcio, prima ancora dell'uscita di FIFA Street che avrebbe segnato l'ennesima novità, in termini soprattutto di giocabilità.

La PlayStation 2 come specchio del calcio anni 2000 A 25 anni dall'uscita della consolle, le cover di PES con Pierluigi Collina fanno un certo effetto | Image 557001
La PlayStation 2 come specchio del calcio anni 2000 A 25 anni dall'uscita della consolle, le cover di PES con Pierluigi Collina fanno un certo effetto | Image 557000
La PlayStation 2 come specchio del calcio anni 2000 A 25 anni dall'uscita della consolle, le cover di PES con Pierluigi Collina fanno un certo effetto | Image 556999

E in effetti si può affermare che la PlayStation 2 sia stata un vero e proprio specchio del calcio degli anni 2000, specialmente nel costruire la percezione che il pubblico aveva nei confronti del calcio e dei suoi protagonisti. Prendere come esempio le copertine di Pro Evolution Soccer 3 e Pro Evolution Soccer 4 è fondamentale; queste raffiguravano il volto dell'arbitro italiano Pierluigi Collina. Nel caso di PES3, addirittura da solo, mentre nel capitolo successivo, al fianco di Thierry Henry e Francesco Totti.

Infine, su una delle versioni alternative di Pro Evolution Soccer 5, riappare ancora una volta il volto dell'arbitro. Guardare oggi quelle copertine ci fa capire quanto gli anni Duemila siano così distanti rispetto ai giorni d'oggi: pensate a un Marciniak, Turpin o Webb finire sulla copertina di un videogioco, sia da solo che ritratto al fianco di talenti come Kylian Mbappé o Erling Haaland. È pressoché impossibile che un giudice di gara, oggi, possa essere narrato nella versione di un vero e proprio supereroe meritevole di una copertina, la narrazione dell'arbitro come protagonista al pari dei calciatori si è interrotta con il ritiro dello stesso Collina. È ovvio, questo processo con Pierluigi Collina fu possibile e rappresenta un unicum nel suo genere, anche perché la sua attitudine e la sua aura si prestavano perfettamente a questo tipo di adattamento.

Dipinto come un villain (va detto che la sua espressività è stata come sempre d'aiuto), grazie anche al suo sguardo gelido, con colori e un'estetica generale che, specialmente nella copertura di PES3, ricordano più il poster promozionale de Le colline hanno gli occhi del 1977 che quello di un videogioco di calcio. Ecco perché fa ancora più strano scrutare oggi quelle copertine: viviamo un momento calcistico in cui la figura di un arbitro non potrebbe mai essere paragonata, e tanto meno elevata, a quella di un calciatore. Ed è qui che una serie di videogiochi diventa un vero e proprio specchio del calcio degli anni 2000. Oggi, al massimo, si potrebbe tentare di fare qualcosa di simile inserendo come volto di un videogioco quello di un allenatore, ma la quasi completa perdita di reputazione della classe arbitrale, orfana da anni di una personalità autorevole come quella di Pierluigi Collina, ha raggiunto i minimi storici. Minimi storici che rendono impossibile vedere un nuovo Pierluigi Collina nel mondo del calcio - rispettato e benevolmente temuto dagli avversari - e, ancora di più, vederlo eventualmente sulla copertina di un videogioco.