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Storia e curiosità del San Mamés

Lo stadio dell’Athletic Club unisce tradizione e innovazione

Storia e curiosità del San Mamés Lo stadio dell’Athletic Club unisce tradizione e innovazione

Come salvaguardare la tradizione nel momento in cui si decide di abbracciare l'innovazione? Senza dubbio è stato questo l'ostacolo più difficile da superare nella progettazione e nella realizzazione dello stadio San Mamés di Bilbao, l'impianto da 53.000 posti inaugurato nel 2013 e che ha rimpiazzato l'omonimo stadio che dal 1913 ospitava le gare casalinghe dell’Athletic Club. Lo stadio che sarà protagonista al ritorno degli Ottavi di Finale di Europa League ospiterà la Roma di Claudio Ranieri.

Il club ha un legame speciale con i suoi tifosi, con la città di Bilbao e con tutto il territorio dei Paesi Baschi, un sentimento esemplificato alla perfezione dalla politica che prevede il tesseramento esclusivo di giocatori di origini basche, nati nell'Euskal Herria o cresciuti nelle giovanili di qualsiasi club della regione. Un diktat che nel 2010 sarebbe potuto cadere e che invece è stato salvaguardato proprio su volontà dei tifosi. Quegli stessi tifosi che erano soliti chiamare il vecchio San Mamés come La Catedral per via di una connessione quasi religiosa con il club alimentata anche dalle origini stesse dell’impianto, edificato sul sito di una vecchia cappella dedicata a Mamete di Cesarea, per l’appunto San Mamés. Per tutti questi motivi cambiare stadio, realizzarne uno nuovo, rappresentava un rischio. Il risultato però è sensazionale.

La nuova versione dello stadio San Mamés è un gioiello architettonico, come certificato dal titolo di Best sports venue ottenuto nel 2015 durante il World Architecture Festival e il titolo di Venue of the Year arrivato nel 2017 al World Football Summit. Un impianto che secondo quanto riferito dal sito ufficiale ha una capacità di 53.331 spettatori ed è stato progettato secondo gli standard più esigenti, ovvero quelli della categoria Elite della UEFA. E proprio rispettando questi standard che Bilbao ha ottenuto l'assegnazione della finale di Europa League per l'edizione 2024/25. Sarà in questa occasione che una volta di più potrà essere celebrata la bellezza di questo stadio, a partire dalla caratteristica facciata esteriore: una struttura che a campo largo sembra composta da triangoli ma che in realtà è realizzata tramite l’utilizzo di pannelli modulari EFTE muniti di led. Un impianto a pianta rettangolare, con forme morbide sugli angoli, che si incastra perfettamente nel paesaggio che caratterizza quell'area adiacente al fiume Nervión. L'Athletic avrebbe potuto spostarsi da questa zona ma proprio per quel desiderio di preservare il rapporto con i tifosi e il territorio, si è deciso di costruire accanto al vecchio stadio la versione aggiornata del San Mamés costata, secondo fonti autorevoli, tra i 160 e i 200 milioni di euro. I lavori sono iniziati nel 2009 e sono stati svolti in due fasi così che l’Athletic non dovesse giocare nemmeno una partita lontano da Bilbao.

L’atmosfera all'interno, poi, è eccezionale. Il San Mamés è uno dei pochi stadi di nuova generazione che sembra mantenere il fascino dei vecchi impianti. Il merito è della struttura a doppio anello (intervallata da un anello di dimensioni più piccole) studiata con il solo scopo di offrire ai giocatori in campo e allo spettatore a casa una sensazione di pressione. Come se i tifosi stessero per scivolare in campo. Campo che è stato realizzato al di sotto del livello della strada così che l’intera struttura dello stadio non sovrasti in maniera eccessiva il panorama. Le tribune dell'anello inferiore sono praticamente attaccate al campo dal gioco mentre la tribuna superiore ha una struttura particolare, un'onda che raggiunge il punto più alto nella zona centrale, una soluzione adottata per offrire la miglior visione possibile in ogni punto. A completare la cartolina c’è una copertura realizzata con una seconda serie di pannelli modulari EFTE sostenuti da tralicci metallici radiali che si estendono anche in direzione del campo. Un capolavoro architettonico che ha proiettato l'Athletic Club nel futuro, senza dimenticare il territorio, i tifosi e l’importanza della storia tanto che nel giorno dell’inaugurazione una zolla del manto erboso del vecchio San Mamés è stata piantata al centro del nuovo stadio.