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Antonio Floro Flores, Olise prima di Olise

Quando abbinare scarpini e kit non era ancora una moda

Antonio Floro Flores, Olise prima di Olise Quando abbinare scarpini e kit non era ancora una moda
Antonio Floro Flores, Olise prima di Olise Quando abbinare scarpini e kit non era ancora una moda

È il 2006 quando il designer di moda Dirk Bikkembergs, fondatore e creativo dell'omonima maison, si avvicina al mondo del calcio. È lo stesso anno in cui debuttano sul mercato le celebri Tirosegno, indossate da Ludovic Giuly e Giorgio Chiellini, la prima generazione di scarpini disegnati dal creativo degli Antwerp Six, e dunque anche la più chiacchierata e ricordata nel corso degli anni. Come in una trilogia di film, come quando artisti musicali rilasciano un disco di grande successo, ineguagliato dai successivi progetti, alla Tirosegno seguono altre due generazioni di scarpini, non raggiungendo lo status del primo. Dopo le Bix e le Tirosegno, l'ultimo, conosciuto come Capitano, è senza ombra di dubbio quello dal design più sperimentale: la tomaia, infatti, era avvolta da uno strato di gomma gialla o rossa, caratterizzata da una grande "C" (due furono le colorazioni disponibili) che richiamava la tradizionale fascia da capitano. Difficile capire il perché, ma l'unico calciatore professionista a indossare quegli scarpini fu Antonio Floro Flores, centravanti dell'Udinese all'epoca, che sfruttò la colorazione del Capitano per abbinare cromaticamente scarpini e kit: l'Away dell'Udinese nella stagione 2009/10 aveva infatti gli stessi colori dello scarpino, giallo e nero. 

Antonio Floro Flores, Olise prima di Olise Quando abbinare scarpini e kit non era ancora una moda | Image 557698
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Antonio Floro Flores aveva di fatto anticipato un trend esploso oggi con Michael Olise, ossia quello di abbinare quasi in maniera maniacale il colore degli scarpini. Olise continua a sbizzarrirsi con la maglia del Bayern Monaco e della Nazionale francese, ma già nel 2022, durante la partita tra Crystal Palace e Millwall, aveva indossato delle Nike Hypervenom Phantom 3 dello stesso colore del completino, ovvero un paio di scarpini della collezione Motion Blur del 2017. Certo, Ronaldo Nazário, in occasione del Mondiale 2006, si presentò in Germania con degli scarpini perfettamente in tinta con la divisa del Brasile e con i colori della bandiera dello stato sudamericano, ma l'effetto che fece il Capitano su Floro Flores ebbe un impatto completamente diverso, anche perché si trattò di un'operazione studiata a tavolino, dall'inizio alla fine, nella comunicazione dello scarpino. Fu infatti Dirk Bikkembergs a scegliere ancora una volta un volto a cui associare uno scarpino. Sarebbe interessante sapere in base a quali parametri il designer scegliesse i propri ambassador, dato che non c'è un effettivo filo conduttore che lega Giuly, Chiellini e Floro Flores. 

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Antonio Floro Flores divenne protagonista della comunicazione dello scarpino, dall'idea iniziale alla campagna fotografica, portandola fino in campo. Dirk Bikkembergs realizzò addirittura un booklet - oggi una perla rara, ma anche appetibile solo per una nicchia ristretta di persone - intitolato Do You Wanna Be a Capitano?, con Antonio Floro Flores che ne prese parte come modello d'eccezione. Per il resto, quello scarpino non ha lasciato un'eredità indimenticabile: la feature della fascia di gomma ad avvolgere la tomaia venne ripreso parzialmente da adidas con il lancio della linea Nitrocharge. Uno scarpino dirompente per un design mai visto prima, che però non è riuscito a resistere al tempo.