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Balenciaga porta PUMA e Alpinestar in passerella

Tra tute in acetato e piumini alla Arsene Wenger

Balenciaga porta PUMA e Alpinestar in passerella Tra tute in acetato e piumini alla Arsene Wenger

Una delle sfilate più attese della Fashion Week di Parigi è sempre quella di Balenciaga. Il brand di Demna infatti è riuscito negli anni sia ad acquisire uno status di culto che ad indicare ad ogni stagione una direzione per l'industria della moda da prendere, che anche in questo caso va sempre più verso lo sportswear. Balenciaga infatti ha mostrato in passerella due collaborazioni, una nuova ed una già sperimentata in passato, con brand sportivi per una collezione che gioca abilmente con le ibridazioni della vita di ogni giorno. L'attenzione allo streetwear urbano è molto presente in questa ultima fatica di Demna, come ha spiegato lui stesso nel backstage della sfilata, ossessionato da fit e forme in una nuova sfaccettatura che ha deciso di dare al brand. La scelta di collaborare con PUMA è stata quindi naturale vista l'attenzione che il brand tedesco sta riservando nelle ultime stagioni al mondo della moda, lavorando prima con Coperni, KidSuper, Ottolinger e Botter per ridefinire il suo posizionamento in un panorama sempre più competitivo. 

La collaborazione Balenciaga | PUMA rende omaggio all'eredità di PUMA in termini di prestazioni e promuove l'esplorazione da parte di Balenciaga dell'abbigliamento sportivo e del design ispirato alle prestazioni ma soprattutto all'estetica roadman che definisce un preciso tipo di sottocultura giovanile nelle grandi città e nelle periferie. Logo del Fast cat specchiato e posizionato sul lato opposto, Speedcut consumate, piumini smanicati e tute acetate strettissime sulle caviglie, la sfilata di Balenciaga per qualche look si è trasformata in un giro al Duomo sabato pomeriggio. Ancora una volta Demna ha scelto di giocare con la contaminazione tra alto e basso realizzando tute tecniche realizzate in molleton extra-dry con l'emblema del leone di Balenciaga, un richiamo alle autentiche tute da riscaldamento del calcio. Le tute da ginnastica in calze di nylon sbiadite incorporano dettagli PUMA d'archivio degli anni '90, mentre altri modelli ricontestualizzano l'iconografia del marchio in nuove categorie, tra cui una giacca “tuta” in shearling e un accappatoio in camoscio trompe-l'œil foderato in molleton spazzolato rovesciato.

E tra le influenze slav e roadman di PUMA Demna ha inserito la seconda collaborazione della sfilata, meno visibile e in your face, quella con Alpinestar. Già introdotta in occasione della Summer 24, il brand di motociclismo torna a collaborare con Balenciaga per un paio di guanti SMX-2 Air Carbon V2 e Morph, qui caratterizzati da spikes e piercing. Inoltre è stato realizzato anche un casco SuperTech R10 in fibra di carbonio ad alta densità. Due collaborazioni che dimostrano l'interesse della moda verso lo sport, in particolare verso l'aspetto più sottoculturale e comunitario di esso, capace in intersecare diverse fasce di consumatori. E non smentisce l'umorismo, la caricatura che Demna porta sempre in passerella, una sottile critica alla moda ed alle sue presunzioni elitarie qui riportate sulla terra da un'estetica spesso criticata e oltraggiata, ma purissima e irremovibile.