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Il Chelsea è la voce fuori dal coro nel dialogo tra moda e calcio

E la nuova collezione "For the Glory" lo dimostra pienamente

Il Chelsea è la voce fuori dal coro nel dialogo tra moda e calcio E la nuova collezione For the Glory lo dimostra pienamente

Nessuna maglia dentro i pantaloni con la cintura, nessun pantalone sartoriale e blazer abbinato a una sneaker e una maglia da calcio. Il Chelsea ha presentato la collezione For the Glory, che, forse per fortuna, considerando la ridondanza così marcata nelle campagne di presentazione delle maglie da calcio e delle collezioni lifestyle delle squadre, prova ad accendere una luce sulla direzione che potrebbe prendere l'intersezione tra moda e calcio. C'è forse bisogno e voglia di andare oltre i look e i fit sui quali si è puntato fino a questo momento? Un capo può essere portatore di molteplici significati, decisamente più evocativi rispetto ai look che spesso club e brand utilizzano per comunicare le proprie release, e l'ultima collezione lifestyle del Chelsea, realizzata dalla creativa emergente Ebele Ojechi, lo dimostra pienamente. 

Diversi aspetti sono cruciali nella collezione For the Glory: le linee e i volumi utilizzati, sicuramente; un upcycling impiegato in modo così vicino ai player del fashion system che si stanno gradualmente stabilizzando, prendendo ispirazione dall'immaginario calcistico - come ad esempio Prototypes, il brand fondato da Laura Beham e Callum Pidgeon, ex designer di VETEMENTS, brand che ha fatto della trasgressione il suo diktat per anni. Ma anche un messaggio che riesce a sintetizzare l'heritage del club con quello di un importante fetta di fanbase. In For The Glory si trovano balaclava ibridati con cappelli di lana, longsleeve realizzate unendo insieme diverse maglie, sciarpe legate l'una all'altra come semplice esercizio di styling, bomber jacket splittate e crewneck impreziosite da ricami con stitching ben visibile. 

I materiali con cui si mescolano gli item del Chelsea impiegati nella pratica di upcycling appartengono alla tradizione Igbo. Gli Igbo costituiscono uno dei più vasti gruppi etnici africani; si contra una una popolazione di circa 38 milioni di persone nel 2024. In Nigeria rappresentano circa il 17% della popolazione. La Nigeria è una parte importante dei supporter dei Blues, e una collezione di questa raffinatezza non poteva che essere una delle migliori vie per esprimere riconoscenza e appartenenza. La collezione, inoltre, arriva in un momento della stagione in cui le squadre europee continuano imperterrite a rilasciare kit su kit – proprio a breve uscirà addirittura il sesto kit stagionale del Bayern Monaco, una scelta che porta a riflettere se sia giusto o meno avere così tante collezioni, o se quantomeno i club, protagonisti attivi nell'intersezione tra sport e moda, abbiano il sacrosanto dovere di fare di più, sia in termini di silhouette delle collezioni che in termini di narrativa.

È vero anche che la creatività delle forme della collezione è stata possibile grazie alla sua destinazione. In altre parole, non si tratta di una fan collection. Il progetto di Ebele Ojechi è in esposizione a Londra presso la Saatchi Gallery, come parte di un’esibizione che celebra i 120 anni di storia del club londinese, accanto a fotografie e installazioni che richiamano l’heritage del club.