
Il record di Ovechkin è diventato scomodo per la NHL
Ovviamente c'entra la sua amicizia con Vladimir Putin
25 Marzo 2025
L'hockey è diventato un tema ricorrente della politica americana. Uno scenario sorprendente, conseguenza diretta delle decisioni adottate in politica internazionale dal presidente Donald Trump. Ad esempio, le dichiarazioni in merito all'annessione del Canada agli Stati Uniti come 51esimo stato insieme alle minacce di imporre dazi doganali al 25% hanno generato un livello di tensione così alto che la finale tra Stati Uniti e Canada del 4 Nations Face Off - il torneo con cui la National Hockey League quest’anno ha sostituito l’All Star Game - è degenerata con tre risse nei primi nove secondi di gioco. L'hockey è poi tornato a fare notizia a margine dei colloqui tra Stati Uniti e Russia per una possibile tregua nel confronto bellico che coinvolge l'Ucraina. Nel tentativo di rinforzare ulteriormente i rapporti diplomatici fra le due nazioni, Trump avrebbe presentato al presidente russo Vladimir Putin la possibilità di organizzare una serie di partite amichevoli di hockey che coinvolgono giocatori della NHL e della KHL (Kontinental Hockey League, la lega interconfederale a cui partecipano anche le squadre russe) da disputare sia negli Stati Uniti che in Russia. Una proposta che ovviamente ha incontrato il favore di Putin, grande appassionato di hockey e che proprio negli Stati Uniti ha uno dei suoi giocatori preferiti: Alex Ovechkin.
L'amicizia tra Putin e Ovechkin
In realtà, per Putin, Ovechkin è molto più di un semplice giocatore. Stiamo infatti parlando del suo più grande sostenitore tra tutti gli sportivi russi. L’apice di questo sostegno politico lo si è vissuto nel 2017 con la creazione di PutinTeam, un movimento fondato dallo stesso Ovechkin per sostenere la campagna presidenziale che nel 2018 ha portato alla rielezione di Putin come Presidente della Russia. Quello tra Putin e Ovechkin un legame che va oltre il semplice rapporto politico-sportivo, é un vero e proprio rapporto di amicizia e di stima reciproca, culminata in un episodio ampiamente riportato nella biografia di Ovechkin, ovvero quella della telefonata di Putin nel giorno del matrimonio per congratularsi con lui e la moglie Anastasia Shubskaya.
Questa vicinanza tra i due però negli ultimi anni ha creato diversi problemi a Ovechkin come mai era accaduto in passato. Ad esempio nel 2008 dopo aver vinto il titolo di MVP della regular season NHL, l'amministrazione di Washington decise di consegnare simbolicamente le chiavi della città a Ovechkin. Oggi sarebbe impossibile immaginare il sindaco della capitale degli Stati Uniti d’America consegnare le chiavi della città ad un sostenitore di Putin. Senza dimenticare che la maglia numero 8 dei Capitals aveva fatto il suo ingresso nella Casa Bianca nel 2011, indossata dal cameraman che stava riprendendo Barack Obama nel discorso alla nazione in cui annunciava l'uccisione di Obama bin Laden.
La carriera di Ovechkin
Prima scelta assoluta del Draft 2004 per i Washington Capitals, Ovechkin per tutta la sua carriera ha indossato solo la maglia della franchigia della capitale americana. Il suo arrivo nella lega, per via di un lockout che ha cancellato la stagione 2004/05 della NHL, è coinciso con l’arrivo nella lega di un’altra giovane superstar: Sydney Crosby, il giocatore canadese di hockey su ghiaccio più famoso dai tempi di Wayne Gretzky. Le carriere di Ovechkin e Crosby hanno avuto diversi punti di contatto ma è sempre stato Crosby, con i suoi Pittsburgh Penguins, ad avere la meglio alzando al cielo per tre volte la Stanley Cup (2009, 2016, 2017) simbolo della vittoria del titolo NHL. Anche Ovechkin e i suoi Washington Capitals alla fine sono riusciti a trovare gloria vincendo la Stanley Cup nel 2018, il lieto fine di una storia sino a quel momento sportivamente tragica.
Un passaggio decisivo per celebrare Ovechkin come uno dei più grandi giocatori della lega nonostante una capacità realizzativa fuori dal comune grazie anche al suo one-timer, ovvero una conclusione di prima intenzione che il russo è in grado di scaricare con una forza irreplicabile da altri giocatori. Ma proprio i goal di Ovechkin stanno diventando un problema per lui e per tutta la NHL. Sì, perché Ovechkin è vicinissimo a battere il record di goal nella NHL di Wayne Gretzky per quanto riguarda la regular season (894). Sembrava un record destinato a durare in eterno, un po’ come il record di punti in NBA di Kareem Abdul-Jabbar prima dell’arrivo di LeBron James, ed invece verrà spazzato via. Un’impresa sportiva straordinaria, figlia di una costanza realizzativa con pochissimi precedenti dato che nel gennaio 2025 Ovechkin è diventato solo il secondo giocatore nella storia della lega a segnare almeno 20 gol per 20 stagioni consecutive.
I problemi fuori dal campo per Ovechkin
I problemi per Ovechkin però nascono fuori dal campo ed in particolare dal fatto che non abbia mai preso le distanze da Putin dal giorno in cui è iniziata l’invasione russa in Ucraina né tanto meno abbia mai condannato il conflitto. «Basta guerre per favore, non importa chi sia coinvolto. Russia, Ucraina, o qualsiasi altra nazione», ha dichiarato sul tema Ovechkin nel febbraio 2022, nel corso di una conferenza stampa che resta ad oggi la sua unica uscita ufficiale sull'argomento. Per la NHL quindi diventa un problema d'immagine non da poco se uno dei più grandi sostenitori di Putin entrasse nei libri di storia come miglior marcatore di sempre nella storia della lega. Un problema che però, nella realtà dei fatti non sembra esistere per la NHL, come affermato dal commissioner Gary Bettman: «Gioca con i Washington Capitals per quello che ci interessa. Non gioca per la Russia. È la sua eredità e dei Capitals. Conta solo questo».