
Come WhatsApp potrebbe rivoluzionare il calcio
L’intelligenza artificiale sta cambiando l’approccio allo scouting
01 Aprile 2025
La tecnologia applicata allo scouting e al calciomercato è un tema divisivo nel mondo del calcio. Sempre più squadre si affidano a modelli matematici per integrare il proprio lavoro di analisi, ma per un gruppo nutrito di giornalisti, commentatori e tifosi, l'idea di un algoritmo applicato al calcio suscita ancora scandalo. Questo preconcetto è influenzato dalla trama di Moneyball, il film in cui Brad Pitt interpreta Billy Beane, il General Manager che portò gli Oakland Athletics al record assoluto di vittorie consecutive nella storia della MLB, dopo aver costruito un roster basandosi unicamente sulle statistiche. Quello è il riferimento, e di conseguenza, ogni qualvolta si accostano i termini calciomercato e algoritmo, per molte persone viene quasi naturale pensare che i dirigenti non seguano più il loro istinto o non si fidino più della loro esperienza, ma prendano decisioni basandosi unicamente su quello che viene detto loro da un computer.
A prescindere dai punti di vista, però, è innegabile che la tecnologia abbia preso il sopravvento nel calcio e che sempre più club stiano lavorando per integrarla al meglio nelle loro metodologie. Di conseguenza, non sorprende che questi stessi club si affidino ora anche all'intelligenza artificiale. Il caso più noto è quello del Liverpool: nel marzo 2024 divenne di dominio pubblico la notizia che i Reds utilizzassero TacticAI, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato in collaborazione con Google DeepMind per aiutare la preparazione dei calci d’angolo. Si tratta di un sistema basato sulla raccolta e la rielaborazione di dati riguardanti 7.176 calci d'angolo battuti tra il 2020 e il 2021, con l'obiettivo di aiutare i Reds a sviluppare strategie per attaccare e difendere meglio sui calci d’angolo. C’è poi il caso di Eyeball, un sistema che permette di osservare e reclutare giovani talenti in modo più efficace. Il funzionamento di questo sistema si basa sull'installazione di una telecamera ad alta risoluzione con un'ampia visuale di 180 gradi sul campo, facilitando così l'elaborazione dei dati da parte di un software di intelligenza artificiale. Questo software monitora ciascun giocatore, creando clip personalizzate delle azioni in cui sono coinvolti e fornendo statistiche.
L'avvento di Earpiece
L’ultimo prodotto ad aver fatto breccia nel mondo della Premier League è Earpiece, uno strumento di intelligenza artificiale sviluppato da Twelve Football che funziona tramite il sistema di messaggistica di WhatsApp. «È incredibile come WhatsApp funzioni nel calcio», ha raccontato David Sumpter, fondatore di Twelve Football, in un’intervista a The Athletic. «La maggior parte delle persone non usa altro. La maggior parte di coloro che lavorano nel calcio non si siede con un computer portatile perché sono in campo, allo stadio, a parlare con la gente. Quindi abbiamo dovuto trovare una soluzione per comunicare direttamente con queste persone».
Nel dettaglio, Earpiece funziona come un normale bot: si invia un primo messaggio richiedendo l’analisi su un giocatore ed Earpiece risponde con una serie di messaggi di testo in cui effettua uno scout completo, basato sullo stile di gioco e integrato con delle statistiche. Un juke-box che, in tempo reale, permette ad allenatori e match analyst di studiare contromosse. Inoltre, a giocare a favore di Earpiece c'è la stessa tecnologia di WhatsApp e, più nel dettaglio, la crittografia end-to-end dell'applicazione, che di fatto permette l’accesso ai messaggi solamente a mittente e destinatario. Riservatezza totale su informazioni delicate, con l’aggiunta di un tocco di umanità, dato che sembra di interagire con un qualsiasi addetto ai lavori, quando in realtà l’interlocutore è un bot.