
Vi ricordate le tessere telefoniche dei calciatori Panini?
Dalla telefonia al collezionismo, quando la Serie A era il migliore campionato al mondo
04 Aprile 2025
Quante gemme si nascondono nelle collezioni degli appassionati di cimeli sportivi. Maglie storiche, programmi e biglietti di partite leggendarie, vecchi album, poster e palloni autografati, perfino francobolli tematici e tappi di bottiglie speciali. Un universo di memorabilia, insomma, in cui si trova davvero di tutto, tra pezzi nati per il collezionismo, per esempio carte e figurine, e oggetti destinati ad altri utilizzi e divenuti nel frattempo obsoleti, come le tessere telefoniche. E quando capita che due di questi ambiti si fondono, possono nascere dei veri e propri “instant classic” per i nostalgici dei costumi e della cultura sportiva di un tempo, come successo con il microcosmo a cui ha dato vita la collaborazione tra Telecom Italia e Panini.
La sinergia tra il colosso delle telecomunicazioni, l’odierna TIM, e la casa editrice modenese ha intrecciato due mondi apparentemente distanti, ma accomunati dall’essere particolarmente cari ai collezionisti per le vibes anni ‘80/90 che portano in dote, nonché per il carattere inedito di serie come “Gli Introvabili”. Forse potreste ricordare, ad esempio, le tessere del 1997 con Alvaro Recoba o Edmundo, nuovi acquisti dell’Inter e della Fiorentina che non hanno fatto in tempo a finire nell’album Calciatori Panini, facendo spazio a figurine uniche presenti soltanto sulle schede Telecom. “Gli Introvabili”, appunto. Se non ne avete memoria voi, state certi che gli intenditori non se ne sono scordati, tant’è che oggi questi piccoli cimeli hanno un discreto valore di mercato. Prima, facciamo un passo indietro per inquadrare tutto ciò nel contesto storico e sportivo del nostro Paese.
Tessere telefoniche e figurine Panini
C’erano una volta i telefoni pubblici, le cabine, i gettoni e le tessere prepagate: oggetti di uso quotidiano che hanno segnato la vita di un paio di generazioni almeno, e che poi nel tempo si sono trasformati in reliquie di un passato remoto. Relegati a un universo che sembra distante anni luce, ma che in realtà non lo è: basta andare indietro di un ventina d’anni per rivivere gli ultimi giorni della telefonia antecedente alla rivoluzione digitale, ossia alla diffusione su vasta scala dei cellulari. La prima cabina in Italia è stata installata a Milano nel secondo dopoguerra, seguendo le orme di quelle rosse londinesi mentre le tessere prepagate invece hanno iniziato a circolare a metà anni ‘70, prima che nel 1985 iniziasse il lungo processo di estinzione, avviato con lo sbarco del Motorola Dynatac X8000X - l’antenato degli odierni smartphone - e arrivato a conclusione ad inizio millennio.
A lungo le schede telefoniche hanno rappresentato il modo più pratico per chiamare da una cabina; si trovavano in edicole e tabaccai, con tagli da 5.000 o 10.000 lire, ed erano spesso decorate con grafiche che le trasformavano in piccoli oggetti d’arte. Ed è in questo contesto che Telecom Italia si è prodigata senza sosta nella ricerca di nuove idee per arricchire le collezioni: opere d’arte, città, eventi storici, monumenti, e chi più ne ha, più ne metta. Quando a metà anni ‘90 si decise di puntare sul calcio si trovò subito in Panini - memoria storica per antonomasia della tradizione sportiva italiana - il partner ideale. La casa editrice ideò il concept delle serie e sviluppò il design delle tessere, utilizzando immagini e grafiche ispirate ai celebri album Calciatori, con licenza ufficiale AIC (Associazione Italiana Calciatori). E come si suol dire, il resto è storia.
“Gli Introvabili” e le altre serie
La prima serie, “Gli Introvabili”, rappresenta il cuore della collaborazione tra Panini e Telecom. Come anticipato, si tratta di figurine mai stampate per l’album Calciatori 1997/98, con protagonisti Alvaro Recoba (Inter), Edmundo (Fiorentina), Edgar Davids (Juventus), Maurizio Ganz (Milan), Antonio Carlos Zago (Roma), Faustino Asprilla (Parma), José Antoni o Chamot (Lazio) e Giuseppe Giannini (Lecce). Ai primi tre erano riservate le schede di maggior rarità e valore, quelle da 10.000 lire, mentre agli altri quelle più comuni da 5.000, tutte con lo stesso look and feel. Sulla parte anteriore, la classica figurina a mezzo busto con grafiche Panini; sul retro un disegno stilizzato, di spalle, con sfondo a fantasia concentrica e colori sociali del club di appartenenza dell’atleta.
Dopo il successo della prima serie, Telecom e Panini decisero allora di rinnovare la collaborazione per la stagione successiva. Ed ecco “I Grandi Acquisti”, dedicata ai principali colpi di mercato della Serie A, con protagonisti Christian Vieri (Lazio), Giuseppe Signori (Bologna), Fabio Júnior (Roma) e Hidetoshi Nakata (Perugia) per le tessere da 10.000 lire; Roberto Baggio (Inter), Oliver Bierhoff (Milan), Juan Sebastián Verón (Parma) e Jörg Heinrich (Fiorentina) per quelle da 5.000. In questa serie le figurine sul fronte si distaccano dall’estetica tradizionale, raffigurando i calciatori in azione, a figura intera e con decorazioni in stile pseudo-stroboscopico molto Anni ‘90; dietro, invece, il disegno mantiene come ornamenti i colori dei club, ma con un’area di rigore appena accennata nei tratti.
“Gli Introvabili” e “I Grandi Acquisti” sono le due pietre miliari che hanno aperto la strada alle successive edizioni. A partire da “I Grandi Cannonieri”, messe in commercio sempre nell’arco della stagione 1998/99, celebrando i bomber storici del calcio italiano e distinguendosi dalle precedenti per il sapore squisitamente nostalgico. Le tessere sono infatti contraddistinte da figurine d’epoca, tratte dagli album Calciatori di varie stagioni e dunque comprensive di variegati stili grafici (figure a mezzo busto e intere, font e loghi in evoluzione, eccetera). Sul retro, invece, il Dato relativo al numero di reti segnate in carriera da leggende come Luigi Riva (Cagliari), Roberto Mancini (Sampdoria), Roberto Baggio (Juventus), Alessandro Altobelli (Inter), Roberto Boninsegna (Inter), Paolino Pulici (Torino) e Giuseppe Savoldi (Bologna).
Sulla stessa lunghezza d’onda, ecco la collezione “I Grandi Portieri” (1999): un tributo ai nomi più celebri passati tra i pali della Nazionale italiana, tra cui Dino Zoff, Walter Zenga, Angelo Peruzzi, Stefano Tacconi e Gianluca Pagliuca. Anche in questo caso, quindi, per forza di cose con uno stile eterogeneo sul fronte, mentre sul retro compare un disegno che ritrae gli estremi difensori azzurri in posizioni o parate riconoscibili.
Si arriva così al nuovo millennio, in cui ci sarà spazio per qualche ultima collezione ed edizione limitata, ad esempio quella dedicata alla Nazionale del Mondiale 2002. I tempi, però, non erano più gli stessi. Ce lo ricorda il valore in euro, e non più in lire, apposto sulle schede, che a sua volta ci rimanda agli anni in cui le tessere con credito telefonico sarebbero sparite rapidamente dalla scena. Le più moderne Sim, e dunque i telefoni cellulari, le avrebbero relegate per sempre ai margini della nostra quotidianità insieme agli apparecchi fissi per cui erano state inventate. Ci sono angoli, però, in cui questi piccoli cimeli conservano tutto il loro fascino: mercati dell’antiquariato, collezioni private, portali online dedicati e soprattutto i vostri ricordi, o forse quelli dei vostri genitori.