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Tennis attento, il golf vuole rubarti il quiet luxury

Lo sport più esclusivo può diventare un trend globale?

Tennis attento, il golf vuole rubarti il quiet luxury Lo sport più esclusivo può diventare un trend globale?

Mentre la stagione del tennis si districa tra tornei minori in giro per il mondo in attesa di arrivare finalmente alla stagione dei grandi Slam su terra e erba, l'attesa più snob tra chi ama gli sport esclusivi ora è tutta rivolta verso Augusta dove lunedì 7 Aprile è iniziato il Masters Tournament. Il primo e più importante torneo di golf in Nord America, che ogni anno diventa il palcoscenico perfetto sul quale brand e sponsor lanciano i loro prodotti in vista della nuova stagione. Quest'anno però il torneo che regala al vincitore il diritto di indossare l'iconica giacca verde sembra aver ottenuto ancora più importanza, a dimostrazione di quanto il golf sia il prossimo sport da tenere d'occhio quando si parla di congiunzione con la moda e con il lifestyle. Se lo scorso anno il tennis infatti ha dominato le le collezioni, le strategie e i moodboard dei brand, è lecito aspettarsi un leggero cambiamento negli equilibri che regolano le stagioni della moda. E visto che la regola è sempre quella di cambiare si - ma non troppo - la soluzione più semplice ed efficace è quella di spostarsi lateralmente rispetto al tennis.

Eccoci quindi sul green di Augusta, dove Jack NicklausPhil Mickelson e Tiger Woods hanno scritto la loro mitologia personale, per scoprire in quale direzione tirerà il luxury sportivo, se continuerà a dominare il quiet o la spinta verso una nuova tecnicità fatta di materiali naturali e forme moderne. Un percorso che il tennis ha già compiuto negli ultimi anni, grazie all'introduzione in mondo piuttosto stereotipato di brand inaspettati come Gucci e C.P. Company, sponsor rispettivamente di Jannik Sinner e Mattia Bellucci, che hanno ridato vitalità ad un panorama spesso appiattito sull'idea di lusso inaccessibile. Così anche il golf sta scoprendo una nuova tridimensionalità estetica, che vorrebbe intercettare un pubblico più diversificato rispetto a quello che assiepa le 18 buche del PGA Tour. Ecco quindi che Nike lancia un paio di AirMax Plus o Tn realizzate espressamente per il green, non proprio il modello che ci si aspetterebbe di vedere in un Golf Club. Dopo aver perso il suo grande ambassador in Tiger Woods, Nike ora sta ricalibrando la sua strategia puntando sull'ibridazione delle sue linee lifestyle nella performance e viceversa, come fatto anche con le Nike Zoom Mercurial Superfly IX Elite.

Direzione opposta invece quella scelta da adidas, che ha lanciato la linea Originals Golf con tanto di Treefoil e vibes vintage a dominare la collezione. Il brand tedesco non ha fatto certo mistero di amare il proprio archivio, e di saper ritagliare il senso di nostalgia su misura per i propri clienti. E ancor più del calcio, dove comunque l'ossessione per il passato è ad un suo punto di non ritorno, nel golf una certa estetica non se ne è mai davvero andata, anzi. Quel modo di vivere il golf, con il cardigan allacciato sulle spalle e le scarpe lucidate a specchio, la vita lenta del green tra un giro in cart e un ferro del mestiere è ancora presente in ogni moodboard che si rispetti quando si parla di lusso ed esclusività. Lo sa bene Dior che ha lanciato la sua golf capsule all'interno della collezione Pre-Fall disegnata da Kim Jones, dove l'estetica parigina e newyorkese dei primi anni '80 con le influenze dello sportswear contemporaneo. Insomma se Gucci ha scelto il tennis, con l'iconica borsa monogram di Jannik Sinner, dobbiamo aspettarci che Dior dopo il calcio investa anche nel golf magari con qualche nuova promessa francese?

Inoltre ci sono ovviamente brand specializzati nell'attire golfistico, che riempiono la nicchia in ogni direzione e profondità sia attraverso collaborazioni con profili extrasettore come quella di Hypergolf con Post Fashion Archive, sia con collezioni nostalgiche come fanno ad ogni stagione Quiet Golf e Redan. O ancora Bogey Boys, il brand fondato da Macklemore e che aveva già collaborato con adidas, o Whim Golf, stile classico e maglie da performance in lana 100% merino. Foto in bianco e nero, Micheal Jordan con il sigaro in bocca, felpe e chinos slavati dal sole, il golf ha e continua ad affascinare una determinata fetta di consumatori. La sfida ora è quella di proporsi come sport accessibile e influente senza perdere la propria aura di esclusività e tradizionalità. Riuscirà il golf a strappare al tennis lo scettro di sport delle élite nella percezione comune o la sua posizione elitaria non lo farà uscire dalla sua comfort zone. Lo scopriremo all'ultima buca.