
L’Inter, il Milan e il derby della Design Week
Due club sempre più presenti al Salone del Mobile
11 Aprile 2025
In un mese che già prevede due scontri diretti tra Inter e Milan, validi per andata (1-1) e ritorno (23 aprile) delle semifinali di Coppa Italia, nei giorni della Design Week 2025 il “derby della Madonnina” si sta giocando anche fuori dal campo. A dire il vero accade ormai da diversi anni durante la settimana del Salone del Mobile, in cui il capoluogo lombardo diventa l’epicentro mondiale del design. Un evento, questo, che esercita un forte richiamo internazionale e che offre ai due club l'occasione di raccontarsi attraverso nuovi linguaggi e ambasciatori. E non solo, anche di abitare lo spazio urbano, intrecciarsi con l’anima della città e immergersi nella sua quotidianità. Insomma, un mondo sempre più interessante per due brand storicamente attenti al legame genetico con il territorio, e inclini anche ad iniziative estranee all’universo sportivo.
Per i visitatori della Design Week la presenza dei colori nerazzurri e rossoneri non è più una novità, dopo la serie di eventi, collaborazioni, showroom, esposizioni e progetti che hanno coinvolto i due club (e i rispettivi spazi) nelle ultime edizioni. Col passare del tempo queste connessioni sono diventate sempre più articolate e profonde, e oggi offrono una testimonianza della crescente influenza - visibile anche per il resto dell’anno senza Salone del Mobile - esercitata dal design e dai suoi trend sui gusti di Inter e Milan.
Il processo di avvicinamento, comunque, è stato graduale. In un primo momento si è esplorato il design come linguaggio visivo: l’architettura delle sedi, le maglie ispirate all’estetica meneghina, le rinnovate identità grafiche, e via dicendo. Più recentemente, invece, Inter e Milan hanno iniziato a partecipare attivamente alla Design Week, occupando gli spazi del Salone (e del Fuorisalone) e realizzando linee inedite di prodotti insieme a brand del settore. Ad esempio sotto il cappello “I M DESIGN” - una delle ramificazioni dell'universo “I M”, concept identitario inaugurato dall’Inter nel 2021 - si sono concretizzate diverse sinergie del genere; e in modo analogo, cambiando sponda del Naviglio, abbiamo visto una schiera di designer e architetti il weekend scorso sugli spalti di San Siro, mentre in città il flagship store del Milan “La Bottega del Diavolo” si trasformava in hub espositivo.
Inter & Design Week
I nerazzurri condividono ormai una storia consolidata con il Salone del Mobile, iniziata nel 2011 con la presentazione di una versione nerazzurra di TRIX, il pouf trasformabile di Kartell, e proseguita negli anni successivi con una manciata di altre attivazioni. Ma è nel 2019 che l’Inter ha iniziato a immergersi davvero nel mondo e nel calendario della Design Week, con la decorazione di un intero edificio in città a tinte nerazzurre, trasformando un palazzo di Via Felice Casati in zona Porta Venezia in un gigantesco manifesto d’identità.
Sempre al 2019 risale la rassegna “Design for Sport” sviluppata dall’Inter insieme a Raffles Milano e pensata per offrire ad aspiranti architetti e designer un’occasione di confronto sulla progettazione di accessori e spazi per uso sportivo. Un progetto seguito personalmente da due volti storici del club, Javier Zanetti e Francesco Toldo, che sono stati affiancati dall'architetto Fabio Novembre per la selezione e premiazione dei progetti più interessanti.
Nel 2023 il club torna alla Design Week con una proposta più concreta: una collaborazione ufficiale con Kartell per la riedizione dei celebri Componibili, i contenitori modulari progettati da Anna Castelli Ferrieri nel 1967. Grazie a questa sinergia un brand sportivo è entrato per la prima volta nella linea permanente di Kartell, con una versione del prodotto (blu, nera, con il wordmark “INTER MILANO”) che è stata presentata come un oggetto da collezione, ma anche come un ponte tra l’identità visiva del club e quella del design italiano.
Il passo successivo arriva nel 2024 con “I M DESIGN”, un progetto curatoriale che segna il posizionamento ormai definitivo del club all’interno della kermesse milanese. Lanciato in collaborazione con Kartell, Unopiù e Highsnobiety, il progetto porta in città tre oggetti diversi, uniti da una narrazione: la lampada Bourgie in edizione nerazzurra, la sedia da regista Ginger, e una linea pensata per la casa del tifoso composta da un cuscino e una coperta. La presentazione ufficiale avviene nel circuito del Fuorisalone, all’interno della piattaforma “Not In Milan“, punto di riferimento per i brand e le istituzioni che vogliono raccontarsi in chiave design, ma con un’estetica indipendente.
L’Inter è entrata così nel cuore della Design Week, con prodotti che non sono accessori o merchandising, ma oggetti esposti in chiave artistica o estetica. E quindi, raccontati attraverso campagne visive che dialogano con i codici del settore, e presentati in showroom e spazi espositivi come un brand di arredo o illuminazione. Non è solo presenza, ma appartenenza culturale a un contesto, di cui si trova traccia anche nella terza maglia da gioco della stagione 2024/25, ispirata all’architettura milanese e presentata con una narrazione metropolitana.
Milan & Design Week
Anche per il Milan il dialogo con il mondo del design ha radici profonde, che si intrecciano con l’architettura, l’arte e la comunicazione visiva. La prima vera incursione nel territorio risale al 2012, quando il club allestisce la mostra “Seconda Pelle” alla Triennale; ideata da Fabio Novembre, è un’installazione scenografica in cui le maglie storiche del Milan vengono esposte su busti rossi, con effetti geometrici e giochi di luce e ombre. Due anni dopo peraltro lo stesso Fabio Novembre progetterà interni ed esterni di Casa Milan, la nuova sede del club: un edificio vetrato attraversato da linee rosse e nere, con figure atletiche in corsa lungo il tetto.
Nel 2025, il Milan ha scelto di partecipare in modo ancora più attivo alla Design Week. La settimana si è aperta con un gesto simbolico: l’invito a San Siro di Pietro Lissoni, Denis Dekovic, Luca Stoppini, Borre Akkersdijk, Federico Pepe e ancora Fabio Novembre per vivere la matchday experience in occasione di Milan-Fiorentina. E nei giorni successivi, come anticipato, La Bottega del Diavolo in via Dante si è trasformata in uno spazio narrativo in cui sono esposti oggetti, grafiche, accessori e personalizzazioni ispirati all’identità rossonera, e in cui sarà presentata il prossimo fine settimana una capsule collection al femminile. Facendo un giro negli spazi de La Bottega del Diavolo, il punto focale è l’opera di Fabio Buonocore, illustratore premiato a New York dalla Society of Illustrators, che firma un poster esclusivo ispirato alla campagna ”Your Own Path”, realizzata per Fondazione Milan. Il suo messaggio si lega al tema-guida del Fuorisalone 2025, “Thought for Humans”, e dunque all’impatto sociale del calcio a Milano.
Tutto questo prende forma dentro un ecosistema più ampio, che negli ultimi mesi ha visto il Milan immergersi nella cultura materiale. Non si tratta di semplici operazioni di merchandising, ma di progetti editoriali, oggetti da collezione e produzioni in serie limitata pensati per raccontare l’identità del club. In occasione del proprio 125esimo compleanno (2024), il Milan ha lanciato una serie di collaborazioni interessanti in tal senso: il photobook in edizione limitata realizzato con Assouline, stampato su carta pregiata e contenuto in un cofanetto che lo rende simile a un oggetto d’arte (un libro da esporre più che da sfogliare, per intenderci); il BE@RBRICK firmato Medicom Toy, una delle icone del design pop contemporaneo, cromaticamente ispirato alla maglia dei rossoneri; la serie limitata di bottiglie Cincoro (brand di tequila di Michael Jordan), in speciale veste rossonera, presentata nell’hospitality di San Siro prima di Milan-Como del mese scorso; il trofeo in argento sterling disegnato da Tiffany & Co. per la Hall of Fame del club - e si potrebbe andare avanti.
Anche se tutti questi progetti non rientrano strettamente nel contesto della Design Week, si può dire che si inseriscono nella medesima costellazione. Sono oggetti che raccontano e interpretano l’identità del Milan attraverso forme e gusti, fondendo la cultura del club con quella del Salone del Mobile. Un evento di cui i rossoneri, così come i propri “cugini” nerazzurri, non sono più semplicemente ospiti.