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TikTok è il social media preferito della Formula 1

L'unica scuderia a non avere un profilo dedicato? La Ferrari

TikTok è il social media preferito della Formula 1  L'unica scuderia a non avere un profilo dedicato? La Ferrari

La Formula 1 sta cambiando radicalmente la propria immagine. Dopo l’addio di Michael Schumacher alla Ferrari alla fine del 2006, uno spartiacque cruciale di questo sport, la gestione del magnate britannico Bernie Ecclestone si è scontrata con l’innovazione e la nuova era legata alla tecnologia e ai social. La F1 non è stata in grado in una prima fase di intercettare e capire l’importanza di questo cambiamento, e ha pensato di concentrarsi solamente sulla propria forza, la tradizione e il fascino delle gare, che però ha fatto fatica ad attirare nuovi fan, e di conseguenza nuovi sponsor. Il declino del mondo F1 si è interrotto precisamente nel 2016 quando gli americani di Liberty Media hanno rilevato la proprietà dallo stesso Ecclestone. Grazie ad investimenti, l’ampliamento del numero della gare che hanno strizzato l’occhio a numerose fanbase e sponsor e forse soprattutto all’incredibile successo della serie Netflix Drive to Survive, la Formula 1 è tornata ad essere forse come mai prima uno degli sport più seguiti in assoluto

In questo contesto, il lavoro fatto da Liberty Media sui social è stato straordinario. L’azienda americana ha seguito il modello delle leghe statunitensi, come l’NBA o l’NFL, ad esempio. Prima di tutto, attraverso i social, è stato effettuato un rebranding totale, focalizzando i contenuti non più solamente sulle gare ma lavorando sette giorni su sette. I canali social ufficiali della Formula 1 lavorano esattamente seguendo lo stesso modello di NBA, MLS, NFL e tutte le leghe americane, accentrando i contenuti e lasciando poi la libertà di approfondimento ai vari team. Alcune scuderie hanno capito prima delle altre quanto sia importante avere una presenza social originale, e l’ultimo esempio è quello di TikTok, dove probabilmente c’è più margine di lavoro e di fantasia, vista anche l’età e il target

Watch on TikTok

La McLaren ha deciso strategicamente di centralizzare i propri contenuti sui piloti, avendo anche sotto contratto due giovani come Lando Norris e Oscar Piastri che possono prestarsi facilmente a contenuti più divertenti e appetibili per l’audience di riferimento. Il duo Norris-Piastri funziona perfettamente sui social, ma sarà interessante capire se la loro rivalità in pista potrà portare ad un cambio di strategia nelle prossime settimane e mesi. Un problema che non avrà la RedBull Racing, dove Max Verstappen domina anche l’account TikTok della scuderia austriaca, seguendo la gerarchia in pista dove il quattro volte campione del mondo è 

Piloti di riserva o content creator 

Chi ha capito come fare è senza dubbio la Mercedes, che ha deciso di puntare sul pilota di riserva Valteri Bottas come content creator d’eccezione. Il finlandese riesce ad essere ironico ma anche informativo allo stesso tempo e risulta ideale per il nuovo ruolo che gli è stato dato. Nei video pubblicati fino ad ora, Bottas ha interagito con i membri del team, spiegato le regole della Sprint Race correndo in Pit Lane e ha portato un tocco d’ironia essenziale per TikTok. Insomma, un content creator perfetto. La francese Alpine ha invece deciso di utilizzare i propri piloti di riserva in un altro modo. Prima di ogni Gran Premio, i piloti Franco Colapinto e Paul Aron si mettono al volante del simulatore per girare una preview speciale di quella che sarà la gara successiva. Un modo non solo per creare un contenuto originale, ma anche per dare un po’ di visibilità ai Test Drivers, che spesso vengono messi in disparte all’ombra dei piloti ‘titolari’.

Il modello Williams e Aston Martin 

La Williams dallo scorso anno produce un podcast con i due piloti che si intervistano. Quest’anno con l’arrivo di Carlos Sainz l’idea già originale e interessante di suo ha preso ancora più forza. L’Aston Martin invece ha deciso di mettere al centro dei propri contenuti i meccanici che ogni weekend producono video in stile POV, entrando nel dettaglio di come si strutturano le loro giornate dalla mattina fino alla sera. Gli altri team sono più o meno tutti sulla stessa linea di creare contenuti più divertenti rispetto agli altri social, che possono aiutare quando le cose in pista funzionano meno. L’esempio lampante di questo 2025 è stata la ‘retrocessione’ di Liam Lawson dalla RedBull Racing alla Racing Bulls. Attraverso TikTok, il team è riuscito a creare una serie di contenuti originali che hanno nettamente ammorbidito e empatizzato con il pilota neozelandese anche grazie all’altro pilota del team, Isack Hadjar, probabilmente uno di quelli più a suo agio sui social. Un esempio concreto di come i social a volte possono aiutare la reputazione e le scelte azzardate dei team. 

Watch on TikTok

E per finire, non ci siamo dimenticati della Ferrari. La Scuderia di Maranello ha infatti deciso di non puntare, almeno per ora, su TikTok. Ad oggi la Ferrari ha un unico account che lega tutti i dipartimenti dell’azienda, dalle macchine per strada alla stessa Scuderia, anche se recentemente lo stesso Lewis Hamilton ha lanciato il suo profilo TikTok personale. Un segnale di come sia necessario restare al passo coi tempi, anche se ti chiami Hamilton e hai vinto sette volte il Mondiale di Formula 1.