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In Inghilterra Lotto riparte con l'AFC Wimbledon

Scommettiamo che avete subito pensato al QPR di Adel Taarabt

In Inghilterra Lotto riparte con l'AFC Wimbledon Scommettiamo che avete subito pensato al QPR di Adel Taarabt
In Inghilterra Lotto riparte con l'AFC Wimbledon Scommettiamo che avete subito pensato al QPR di Adel Taarabt

Tra i numerosi club sponsorizzati da Lotto nel corso della sua storia, quelli inglesi rappresentano una percentuale molto ridotta. Se ne contano pochissimi, tra cui l’iconico QPR guidato dal talento di Adel Taarabt, uno dei giocatori più affascinanti e controversi del calcio europeo di metà anni Duemila. A quel celebre QPR, e al periodo di sponsorizzazione che ha coperto le stagioni 2011/12, 2012/13 e 2013/14, si aggiunge una brevissima parentesi con l’AFC Wimbledon nella stagione 1999/00. Proprio il Wimbledon, attualmente quinto in League Two (l'ultima serie del settore professionistico), è il club che ha deciso di riportare la storica azienda trevigiana nel calcio inglese. Il percorso di Lotto può essere paragonato a quello di Umbro. Rispettivamente nei loro paesi di origine - Italia per il primo e Inghilterra per il secondo - si tratta di due aziende che hanno costruito la propria fame aumentando la riconoscibilità per la maggiore nei loro paesi, e nei loro maggiori campionati, in Serie A e in Premier League - quando ancora non si chiamava in questo modo. 

L'impatto di Lotto nell'universo sportivo

Se Umbro è stata l’azienda sportswear simbolo del calcio inglese tra gli anni Ottanta e Novanta - nella stagione 1992/93 sponsorizzava ben 11 club su 22 nella massima serie - si può dire qualcosa di simile per Lotto in Italia. Il marchio trevigiano si è affermato non solo grazie alle brevi parentesi con Napoli, Fiorentina, Bari, Udinese, Torino e Atalanta, ma soprattutto grazie alle collaborazioni con le due squadre più blasonate del Paese: Juventus e Milan. Eppure, proprio come Umbro - che, pur dominando in patria, non ha mai esitato a espandersi oltre i confini inglesi - anche Lotto è cresciuta grazie ai club di tutta Europa e del mondo che hanno scelto di indossarne il logo. Un logo nato dall’intuizione dei fratelli Caberlotto, che inizialmente non avevano nemmeno previsto un ingresso nel calcio, concentrando la produzione dell’azienda principalmente sulle scarpe da tennis, ma che ha saputo entrare nell’immaginario sportswear e lifestyle, al punto da spingere Supreme New York a realizzare una serie di t-shirt ispirate al template utilizzato da Lotto nella stagione 2006/07, quella in cui un giovane Edinson Cavani iniziava a mettersi in mostra.

Il percorso di Lotto nel calcio

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Il primo accordo di sponsorizzazione arrivò addirittura nel 1986 con la Nazionale di Cipro, in concomitanza con il primo club che credette nel brand: l’AZ Alkmaar. Da lì si sviluppò una caratteristica distintiva dell’azienda italiana, ovvero la forte presenza sia a livello di Nazionali — tra cui Costa Rica, Malta, Liberia, Croazia, Olanda, Svizzera, Polonia, Camerun, Marocco, Tunisia, Galles, Grecia, Lituania e molte altre (forse la più riconoscibile e duratura, quella con la Colombia) - sia tra i tantissimi club olandesi tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta. Dopo l’AZ, arrivarono infatti anche gli accordi con HFC Haarlem, Mechelen, Utrecht e Volendam. Certo, l’accordo con l’AFC Wimbledon entusiasma non tanto per il prestigio del club, quanto perché sancisce il ritorno ufficiale, nella patria del calcio, di un’azienda che ha esportato calcio in tutto il mondo.