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Nike brings your Game to the Next Level
NSS - New Sport Side
08 Gennaio 2016
Chi è il giocatore più forte dell’NBA (e quasi di conseguenza del Mondo intero)? Se l’è chiesto anche Nike il giorno di Natale, rilasciando l’ennesimo incredibile spot pubblicitario. Peanut, Sean, Toni e Angel sono i protagonisti, che sulle scale di una di quelle case da film discutono su chi possa essere il migliore: KD, Paul Goerge, Lebron, Kobe.
Come fare a capirlo? Idea: testare di persona cosa fanno questi grandi campioni a casa loro. Quindi, taxi giallo e si parte.
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Be afraid of KD
Kevin Durant, scelta numero due al draft del 2007, è statO l’ultimo campione a vestire la gloriosa maglia dei Seattle Super Sonics. Oggi invece, KD è diventato una delle superstar più forti della lega, oltre che il più cool (il suo agente è Jay Z) e con una signature tutta sua: la KD, arrivata alla puntata numero otto. Segni particolari? Posterizzare gli avversari: sarebbe a dire schiacciargli in faccia, grazie ad una apertura alare semi-infinita. L’altro aneddoto che la Nike ha tirato fuori è quello relativo alla sua attività di beneficenza, nelle comunità di Seat Pleasant e di Oklahoma.
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Paul George is in the middle
Il 1 agosto del 2014, durante un innocuo incontro amichevole di team USA, Paul George ha messo così male il piede a terra dopo uno stacco da fratturarsi tibia e perone. In quel momento era uno dei più dominanti giocatori della lega. Un lungo calvario, il recupero graduale: oggi PG13 (che nel frattempo ha cambiato numero di maglia) è tornato ad essere un terremoto in campo. E fuori? Calmo, secondo gli inviati segreti della Nike, leggendo libri e andando a pesca. Quest’ultima, è qualcosa più di una passione: negli scorsi anni ha infatti vinto diversi tornei di pesca sportiva.
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Welcome to the future: Anthony Davis
“Ball don’t lie”. È una delle più abusate citazioni cestistiche, secondo cui quello che succede in campo non mente. Se è vero, ed è vero, Anthony Davis è più che pronto per diventare la next big thing dell’Olimpo NBA. Nella musicale New Orleans è diventato il prototipo del giocatore del futuro: capace di fare tutto e di farlo molto bene. Secondo Sport Illudrated Anthony Davis è la prossima superstar in linea di successione per avere una sua signature con Nike. Ce la si aspetta totale e futuristica. Come il suo gioco.
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Silence, is Kobe Bryant focus moment
Kobe Bryant a fine stagione si ritirerà. Di lui resteranno tantissime cose, alcune delle quali raccontate qui, ma soprattutto la sua ossessione per l’allenamento, fisico e non solo. L’esperienza dei piccoli inviati Nike è perfettamente in linea con lo spirito Zen di Kobe; frasi come «lo squalo è nella tua testa» o «fa più male l’istante della sconfitta che molte ore di allenamento» appartengono realmente al suo bagaglio.
Nike rivela due dettagli interessanti del creatore delle Kobe 11: per gran parte della sua carriera Kobe ha cominciato la giornata con 10/15 minuti di meditazione. The celebral player – uno dei nick di Kobe – è solito recarsi in elicottero allo Staples Center durante le partite casalinghe dei Lakers. Cose da Kobe.
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I kinda like Girls Night
L’MVP della scorsa stagione di WNBA (il campionato femminile di basket) Elena delle Donne è certamente un’atleta che potrebbe farvi innamorare del gioco in qualsiasi istante. Origini (molto lontane per la verità) italiane, nata nel Delaware ma di base a Chicago, dove si è così innamorata della città da chiamare il suo cane Wirgley. Parola degli inviati speciali Nike.
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Uncle Drew is always dribling
Kirye Irving deve il suo nickname – uno degli ultimi veramente belli dell’NBA – proprio ad una vecchia pubblicità della Nike. Il numero 2 di Cleveland è stato uno degli ultimi ad avere una signature ed è uno degli uomini forti su cui la Nike punta, specialmente ora che è tornato dall’infortunio che forse lo scorso anno è costato l’anello ai Cavs. La maniacalità del suo ball-handling non è casuale: un interessante aneddoto della Nike ha raccontato come da piccolo fosse solito avvolgere la palla in una carta di plastica per rendere il rimbalzo più imprevedibile.
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King Attitude
Cosa volete che sia ascoltare il nuovo disco di Future in anteprima o fare due palleggi con Serena Williams in confronto a diventare il più forte giocatore di basket del pianeta? LeBron James ha costruito tutta la sua carriera attorno all’attenzione al dettaglio, oltre che ad un fisico e talento stratosferici. Sono arrivati così gli anelli, gli ori olimpici, le centinaia di migliaia di signature vendute nel Mondo e il contratto a vita con la Nike.
Durante le ultime Finals ha chiuso tutti i suoi contatti social per essere più concentrato, e nell’estate del 2014 ha eliminato carboidrati e zuccheri dalla sua dieta per 67 giorni. Tutto per essere al massimo. Magari le sue torte non saranno state ottime, e batterlo alla play non così facile (dato che lui stesso lo ritiene un ottimo allenamento) ma, hey, stiamo parlando del Re.
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Come in tutte le storie che si rispettano anche qui c’è una morale. Peanut, Sean, Toni e Angel hanno imparato che ci sono troppi incredibili giocatori per sceglierne uno. E voi, avete scelto il vostro?