JaValin' a Fool
La risposta di McGee alle prese in giro di Shaq è decisamente mal riuscita
04 Gennaio 2017
La NBA, oltre che una delle leghe sportive più affascinanti e spettacolari del mondo, è anche indubbiamente una delle più dure. Sia dal punto di vista sportivo, visto che ospita i più grandi atleti che il pianeta possa offrire, sia da quello mediatico e “di contorno”. Tutto, ma letteralmente tutto, quello che avviene nella Association, che sia fatto da giocatori, allenatori, arbitri, general manager o tifosi, viene costantemente monitorato, sette giorni alla settimana, ventiquattro ore al giorno. I social vengono continuamente spulciati alla ricerca della notizia, le dichiarazioni analizzate parola per parola e i video delle partite rivisti fino allo sfinimento.
A condurre questo immenso traffico di notizie ci pensano chiaramente i programmi dedicati sulle varie emittenti americane, tra cui ovviamente anche NBA on TNT. E tra le tante trasmissioni realizzate dal canale satellitare della Time Warner, ce n’è uno in particolare, Inside the NBA, che negli ultimi anni è diventato oggetto di culto all’interno del mondo cestistico statunitense. Questo perché, oltre ad avere ospiti d’eccezione come Charles Barkley e Kenny Smith, contiene al suo interno la rubrica Shaqtin’ a Fool, in cui un certo signore di nostra conoscenza prende in giro i giocatori NBA colpevoli di qualche giocata mal riuscita all’interno delle partite della settimana. Da qualche anno, infatti, Shaquille O’Neal prende di mira i malcapitati protagonisti di schiacciate sbagliate, scivoloni e gaffe di ogni tipo, nominando le 5 peggiori giocate della settimana.
Uno degli ospiti fissi della rubrica di Shaq è sempre stato JaVale McGee, che secondo alcuni è stato addirittura colui che ispirò la nascita di questa compilation di errori clamorosi. Il centro attualmente agli Warriors, infatti, è sempre stato un giocatore molto rocambolesco, che ha sovente accompagnato errori clamorosi a schiacciate e stoppate altrettanto incredibili. Shaq, dal canto suo, non si è mai fatto problemi a infierire su povero McGee e lo ha anche nominato MVP delle prime due stagioni di Shaqtin’ a Fool. Ma se all’inizio JaVale ha fatto buon viso a cattivo gioco accogliendo tutte le prese in giro con un sorriso, adesso la situazione è cambiata piuttosto radicalmente.
Già nel 2013, dopo il dubbio onore del doppio premio di MVP, McGee si era presentato ai microfoni di Inside the NBA dopo una partita dei suoi Nuggets definendo prima O’Neal un bully e chiamando poi il suo programma Shaqtin’ a Coon, termine dispregiativo dello slang americano per le persone di colore. Entrambe le frasi erano state pronunciate con un mezzo sorriso in volto e la cosa era finita lì. All’inizio dell’attuale regular season, però, quando JaVale si è ripresentato ai nastri di partenza dopo un paio d’anni costellati da infortuni, il neo-centro degli Warriors era tornato sull’argomento. “I tifosi pensano che sia una cosa reale, come se io nella vita quotidiana fossi una persona stupida. È veramente molto frustante che l’America rida di questi video e che qualcuno li faccia diventare un hashtag, cercando di rovinare la carriera di altri per via di errori sul campo di basket”.
Shaq, però, non è sembrato troppo toccato dall’argomento e ha continuato a inserire costantemente McGee negli episodi della sua rubrica. A difesa dell’ex centro di LA e Miami, va detto che JaVale non ha fatto nulla per evitarlo, rendendosi di nuovo protagonista di errori oggettivamente esilaranti. Alla fine, Shaq è arrivato al punto di fare una promessa pubblica a McGee: se fosse riuscito a evitare errori clamorosi per tre partite di fila, avrebbe ricevuto l’immunità da Shaqtin’ a Fool per cinque lunghe settimane. Il tutto tra le risate e le battute dei colleghi di TNT. Questo finché McGee non ha pubblicato una foto sui social, mostrando ai suoi follower il nuovo taglio di capelli e scatenato un putiferio.
Shaq, infatti, non ha resistito a punzecchiare il centro di Golden State, scrivendo tra gli hashtag “Ti ho dato tre chance” e “Sto cercando di darti l’immunità”, come a sottolineare l’ennesima gaffe di JaVale. Che, questa volta, ha voluto rispondere a tono, anche se probabilmente in maniera poco opportuna. McGee, infatti, ha a sua volta postato una foto di Shaq con indosso un berretto a forma di pollo affiancato da una foto di Bert Williams, un famoso attore e cabarettista di colore di inizio Novecento.
Il post di McGee ha suscitato un certo clamore, perché la sua volontà di paragonare Shaq a un comico ha cozzato contro la storia piuttosto tragica dietro la vita di Williams, immigrato di colore in un’America meno tollerante di quella attuale che ha lottato per anni contro la discriminazione, giocando un ruolo fondamentale per l’introduzione di uomini e donne di colore all’interno dello show business. Quello che doveva essere un semplice battibecco televisivo, insomma, sta assumendo dei toni decisamente esagerati e forse sia JaVale che Shaq farebbero meglio a lasciarsi perdere a vicenda, tornando a fare quello che sanno fare meglio, farci ridere.