Kevin Durant ha causato un crollo delle azioni di Under Armour del 3%

Per capire che Kevin Durant non badi troppo alle sue dichiarazione pubbliche basta farsi un giro sul suo profilo Twitter, dove - tra le altre cose - ha scritto che berebbe l'acqua del bagno di Scarlett Johanson. Questa volta intervistato da Bill Simmons nel podcast di The Ringer ha detto tranquillamente sparato cannonate sul brand di abbigliamento tecnico Under Armour: 

"Nessuno vuole giocare con le Under Armour. Soprattutto i ragazzini, che preferiscono tutti le Nike".

Alla domanda se avesse parlato di questa cosa con il suo compagno di squadra dei Golden State Warriors Stephen Curry – uomo di punta del brand – KD ha detto: "È una cosa che sanno tutti, ma.. nessuno vuole dire niente". La conseguenza dell'intervista è che martedì le azioni di Under Armour hanno perso il 3 per cento del loro valore in borsa.

Le dichiarazione di Durant appaiono un po' meno bislacche e fuori posto con un po' di contesto. Infatti, Simmons stava chiedendo all'MVP delle scorse finale un'opinione sulla crisi della University of Maryland, un tempo potenza del college basket oggi molto meno a causa - secondo KD - della sponsorizzazione Under Armour:

"I brand di scarpe hanno un peso enorme sulla scelta del college, per questo nessuno di quelli forti va a Maryland".

Kevin Durant è sponsorizzato da Nike da parecchi anni, ma difficilmente le sue dichiarazioni erano finalizzate a una mossa commerciale. Le difficoltà del gruppo Under Armour sono note da tempo: con la nuova caduta di ieri, il valore della azioni di Under Armour è sceso del 44 per cento da inizio 2017. La stessa linea di abbigliamento legata al nome di Stephen Curry - compagno di squadra di KD ai Warriors -, che per diversi anni era stata la più venduta della società, negli ultimi mesi ha ottenuto meno successo del solito e a metà estate il CEO di Under Armour aveva annunciato tagli al personale nei negozi.