Karl-Anthony Towns ci ha parlato di sneaker, moda e calcio
Durante la serata di lancio di NBA Crossover, abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare con il Re dello sneaker game
29 Giugno 2018
Ieri sera siamo stati invitati al cocktail di apertura di NBA Crossover, la mostra interattiva in Via Tortona 30/32 che per tre giorni poterà la NBA a Milano, cercando di abbracciare tutti gli aspetti e le influenze esercitate dal basket americano sulla street culture. Tra maglie esposte, palloni Spalding ed esperienze in VR, abbiamo avuto la possibilità di parlare a quattr'occhi con Karl-Anthony Towns, centro dei Minnesota Timberwolves che negli ultimi anni si è fatto un nome tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello dello stile. Con lui abbiamo fatto una piacevole chiacchierata, tra sneaker (ovviamente), calcio (a sorpresa) e l'uomo del momento: Virgil Abloh.
nss sports è un magazine che parla tra le altre cose di moda, streetstyle e sneaker. Visto che tu sei uno dei nomi più caldi nella NBA per quel che riguarda lo ‘sneaker game’, vuoi raccontarci com’è nata questa passione e da dove vengono le tue scarpe?
La verità è che mi sono innamorato dell’arte, della passione e dell’abilità di un ragazzo, che risponde al nome di Kickstradomis e che è uno sneaker artist. Appena ci siamo incontrati ci siamo resi conto che le nostre passioni combaciavano e abbiamo cominciato a lavorare a qualcosa di veramente speciale. Penso che insieme abbiamo davvero cambiato lo ‘sneaker game’, dando nuova linfa a questa wave e introducendo le custom sneaker nella NBA. Adesso, nella lega è normale avere scarpe customizzate, ma penso che siamo stati noi a introdurre questo nuovo trend.
Scegli tu stesso il ‘tema’ delle tue sneakers?
Certo, ogni volta che ne creiamo una mettiamo insieme una serie di idee e cerchiamo di essere più creativi e non convenzionali possibili, you know? Cerchiamo modi diversi di esprimerci, ma anche di essere in qualche modo artisti. Lavorare con Kickstradomis è fantastico, ci sono delle volte che le idee arrivano completamente da lui, che mi chiama nel bel mezzo della notte per condividere spunti con me, perché magari ha visto un film o qualcosa del genere e gli è venuta un’illuminazione. Abbiamo un paio di chicche che nessuno ha ancora visto pronte per la prossima stagione, siamo due persone molto creative e abbiamo diversi assi nella manica.
Oltre le sneakers, ti interessi anche di moda e streetwear?
Sì assolutamente, mi piace trovare sempre nuovi modi per esprimere la mia personalità attraverso la moda e dedico parecchio tempo al mio abbigliamento e al mio look, anche se non nel modo che penseresti. Perché nella moda, se cerchi di seguire un trend sei già in ritardo, perché non sarai mai il primo a seguirlo. Io penso che ognuno debba seguire la sua wave e lasciare che la moda tenga il passo, quindi ho sempre seguito il mio trend senza seguire gli altri e mi piace il modo in cui mi esprimo. Indosso ciò che mi sembra fashionable in quel momento e lascio che i trend della moda seguano i miei ritmi.
Come descriveresti la tua wave in questo momento?
Beh, devo dire che mi è sempre piaciuto lo streetwear, perché amo il modo in cui sa essere comfortable e stiloso allo stesso tempo. Per esempio, mi considero un Off-White guy, amo quello che sta facendo Virgil Abloh in questo periodo per lo streetwear, realizzando capi che siano tanto stilosi quanto comodi. Poi mi piace pensare fuori dagli schemi e indossare capi che siano poco convenzionali e che mi diano la possibilità di esprimere davvero me stesso. Infatti, uno dei miei brand preferiti di sempre è Dolce & Gabbana, perché amo il modo in cui riescono sempre a creare item poco ortodossi e penso che abbiano un taste diverso dagli altri.
Parlando di Virgil, ti piace il suo tentativo di mischiare moda e calcio?
Assolutamente sì, mi sono subito preso tutta la sua collezione da calcio. Lui sta spaccando in questo momento e la cosa più bella è che lo sta facendo alla sua maniera. Bisogna dargli molto credito per tutto il successo che sta avendo, rimanendo fedele a se stesso e ai suoi valori. Bisogna anche dare credito a Louis Vuitton per aver capito in che direzione stesse andando il fashion system e per essersi assicurati uno dei designer di maggior importanza e successo al mondo in questo momento.
Stai seguendo la Coppa del Mondo?
Certo, ho appena visto il Senegal che è stato eliminato per aver preso più cartellini gialli del Giappone!
Stai tifando qualche squadra particolare o ne hai una che ti piace di più?
No, ti dirò, mi piace solo godermi del bel calcio. L’altro giorno ero al ristorante a mangiare una pizza e stavo guardando la partita sullo smartphone e ho visto un gol incredibile in diretta... è stato fantastico. Seguire il calcio è una roba da pazzi per noi negli USA, perché le partite sono sempre 6/7 ore prima e guardarle è davvero complicato. Ma a me il calcio piace molto, ho tantissimo rispetto per i calciatori e ho anche fatto degli allenamenti con un calciatore in passato.
Hai un calciatore preferito?
Ti dirò, c’è una squadra che mi piace molto che è il PSG. L’anno scorso sono andato a trovarli ed è stato fantastico, ho avuto la possibilità di giocare di nuovo a calcio - visto che giocavo da bambino - e visitare gli spogliatoi, mettermi nei panni di quei calciatori come Cavani e Di Maria. Mi ha dato la possibilità di mettermi nei loro panni e sono molto grato al Paris Saint-Germain per avermene dato la possibilità.
Tornando per un attimo alla NBA: ti aspetta una stagione importante, giochi in un team giovane e hype. Quali sono le tue aspettative per la prossima stagione?
Sai, ci sono molte cose che potremmo fare, ma tutto questo non conta niente finché non le faremo per davvero. In molti dicono quello che dovremmo essere in grado di fare, ma spetta a noi scendere in campo e dare ai tifosi e alla NBA quello che si aspettano da noi. Ci vuole del tempo, ma ne abbiamo avuto a sufficienza per pensare al modo migliore per prepararci ed essere pronti per la prossima stagione.