nss talks - Una chiacchierata con Lewis Hamilton
Il campione del mondo di Formula 1 ci ha parlato di Tupac, del 44 e della nuova collezione TommyxLewis
28 Marzo 2019
I cinque titoli mondiali e 73 Gran Premi vinti sono solamente numeri che non raccontano il volto della Formula 1 contemporanea.
Per capire chi è Lewis Carl Davidson Hamilton bisogna guardare al suo carisma, sia in pista che fuori.
Il suo stile di guida aggressivo, la sua attitudine sopra le righe fuori dalla pista hanno spesso fatto storcere il naso al mondo aristocratico della Formula 1, che dopo Senna si era scordato cosa vuol dire avere a che fare un'icona e non solo con un pilota.
La definizione di icona - spesso abusata - è uno degli aggettivi che meglio descrive Lewis. Il modo in cui taglia le curve in pista e i diamanti che porta al collo e sui polsi raccontano la stessa storia: quella di un ragazzo cresciuto nelle profonda Inghilterra che ha raggiunto il vertice della Formula 1 senza mai rinunciare alla propria identità.
La sua attitudine al lavoro spesso definita robotica l'hanno reso il "il primo pilota di colore della Formula 1" - ma come per i suoi titoli - sarebbe riduttivo appiattire Lewis al colore della sua pelle. La sua vita non è solo sul circuito.
Dalla storia con Nicole Scherzinger (leader delle Pussycat Dolls) alla passione per la moda e l'hip-hop, Lewis è riuscito a ribaltare l'immagine di bad boy della Formula 1 e diventare il primo pilota a portare in pista il rap, i tatuaggi e i corns.
Noi lo abbiamo incontrato a Berlino alla presentazione della collezione TommyXLewis Spring 2019 - la seconda collaborazione tra Tommy Hilfiger e Lewis Hamilton - che oggi sarà presentata anche a Napoli presso la Boutique Galiano (Via Calabritto, 1) in un evento esclusivo dalle 18 e 30 alle 22.