La nuova collezione Nike ispirata allo stile di Andre Agassi
L'anti-establishment ritorna sul campo da tennis dopo 30 anni
25 Agosto 2020
Il tennis sta tornando e, se Cincinnati serve soprattutto a scaldare i motori, gli US Open avranno tutti i riflettori del mondo puntati. Un torneo, quello di New York, che è visto un po' come il punto di ripartenza dopo i mesi di stop. Sarà con ogni probabilità uno degli eventi mediaticamente più seguiti e i brand non possono farsi sfuggire un'occasione del genere. Gli US Open sono da sempre visti come un torneo fuori dagli schemi, sin da quando 30 anni fa un giovanissimo Andre Agassi li distruggeva con uno stile irriverente, selvaggio e ribelle. A 30 anni di distanza, Nike ha deciso di riportare quei favolosi outfit degli anni '90 sul cemento americano.
La nuova collaborazione tra l'autore di "Open" e lo swoosh ha dato vita alla versione 2.0 della linea "Challenge Court" che ha reso celebre in tutto il mondo lo stile di Andre Agassi. L'ex numero uno del mondo era considerato il volto simbolo di una nuova generazione di tennisti che si affacciava sui grandi palcoscenici del tennis mondiale. I capelli lunghi, il primo "jeans on court" della storia, i colori vivaci e gli occhiali da sole più folli matchavano perfettamente con una linea di abbigliamento volutamente “provocatoria”, che segnò un passaggio radicale nell’approccio, anche popolare, ad uno sport come il tennis.
Il significato intrinseco degli outfit, delle linee che Nike ha dedicato all'uomo da 60 titoli ATP e 8 tornei dello Slam e dell'intera estetica dell'abbigliamento in campo era uno: anti-establishment. In un'intervista rilasciata a Forbes, Andre Agassi ha ripercorso la sua carriera stilistica e ha ricordato quanto quelle scelte stilistiche hanno influito sulla cultura tennistica e streetwear di quei tempi.
"Cercavamo qualcosa che andasse oltre i confini, che rompesse i protocolli di uno sport come il tennis. L’abbiamo trovato. Tutto è iniziato con la mia supponenza e con la sensazione che Nike fosse pronta ad andare oltre ogni confine. Stavo scoprendo ciò che volevo comunicare. Molto aveva a che fare con la fase ribelle in cui mi trovavo, tutto ciò che ha rotto l'idea dell'establishment era la mia più grande motivazione all'epoca. Guardo indietro, guardo ora quella collezione e penso sia stato l'inizio di una cosa bellissima. Era, ancora una volta, reale e autentica, ma era anche un'esplorazione, in costante processo di ricerca che si evolveva e si trasformava in continuazione. Le persone hanno percepito la libertà di sentirsi ciò che volevano essere".
Un'estetica rivoluzionaria, applicata al carattere unico di un ragazzo di 20 anni. L'immagine simbolo dell'essere "disruptive" erano le Air Tech Challenge II "Hot Lava", una creazione frutto del lavoro di due geni come Tinker Hatfield e Wilson Smith e delle idee di Agassi. A distanza di 30 anni, Nike ha ricreato un team che coinvolgeva l'ex numero 1 del mondo e nuovi designer Nike per ideare una delle collezioni vintage più riuscite di sempre.