La scomparsa di Buitoni, dal Napoli scudettato ai “derby della pasta”
Uno degli sponsor più iconici del calcio anni '80 potrebbe ora smettere di esistere per sempre
10 Gennaio 2022
Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Buitoni e della possibile sparizione del marchio di pasta e non solo dai banchi dei supermercati italiani. A inizio 2022 è infatti scaduta la proroga della concessione che Nestlé, proprietaria della marca, aveva affidato a Newlat, che era però proprietaria solo dello stabilimento di Sansepolcro. E la storica fabbrica, quindi, non produrrà più pasta secca, all’uovo e prodotti da forno con il marchio Buitoni ma solo ed esclusivamente per altri brand. Resterà, invece, su pizze surgelate, paste fresche e ripiene, salse e basi fresche che vengono composte in altre fabbriche. Scompare così, parzialmente, una delle etichette che ha fatto la storia, tra le tante cose, anche del calcio italiano avendo legato il proprio nome al Napoli scudettato targato Diego Armando Maradona.
Ed è dalla città aretina che arriva uno degli aneddoti più curiosi tra l’ex Pibe de Oro e la terra del pastificio Buitoni. Nel 2007, infatti, il fuoriclasse argentino incontrò gli Sbandieratori di Sansepolcro, storico gruppo artistico toscano, in Argentina. La “banda” si trovava a Buenos Aires per una tournée e nella capitale argentina era stata invitata a una festa di un club calcistico. E proprio in quell’occasione, gli Sbandieratori conobbero Maradona che raccontò loro di conoscere bene la loro arte avendo, quando si trovava in Italia, alle esibizioni di alcuni gruppi storici.
Buitoni-Napoli, accoppiata storica
Buitoni diventa sponsor ufficiale del Napoli nel 1985, prendendo il posto di Cirio, consorzio italiano specializzato nelle conserve alimentari, e restando ben presente sulle maglie azzurre fino al 1988. Ma è proprio in questi tre anni che il marchio di pasta e la squadra partenopea scrivono la storia, guidati dalla magnificenza di Diego Armando Maradona. Nella stagione 1986-87, il Napoli riesce infatti a conquistare il suo primo scudetto vincendo un duello con la Juventus lungo tutto il campionato. In quell’anno, inoltre, gli azzurri alzarono al cielo anche la Coppa Italia centrando una leggendaria doppietta. E la maglia della stagione successiva, firmata “NR” e con tanto di sponsor del pastificio a risaltare sul petto, è una delle più ricercate dai collezionisti vista la presenza sia della toppa dello scudetto che quella della coppa nazionale. Questa divisa con colletto è stata inoltre inserita da ESPN all’ottavo posto nella top 10 delle maglie della Serie A più belle degli ultimi 35 anni. Nel 1988 Buitoni verrà poi sostituito da Mars come sponsor sulle maglie della squadra partenopea.
Nel corso dei tra anni di collaborazione tra il Napoli e il pastificio toscano, furono diverse le operazioni di marketing che avvicinarono le persone al club partenopeo. La maglia numero 10 di Maradona era infatti uno dei premi che si poteva ottenere raccogliendo i punti dei prodotti Buitoni, così come anche il pallone autografato da Careca e svariati altri gadget a tema azzurro.
Buitoni-Barilla, il derby della pasta
E gli anni ’80 furono anche quelli dei “derby della pasta”, con Buitoni sponsor del Napoli e Barilla della Roma. Da una parte i giallorossi di Bruno Conti, Ancelotti, Boniek e Pruzzo, dall’altra gli azzurri di Maradona, Giordano, Bagni e Careca. Stelle che hanno fatto la storia del calcio italiano e non solo, che si sono sfidate con indosso due marchi iconici del nostro Paese. E se Buitoni comparve sulle maglie del Napoli per soli tre anni, Barilla vestì la Roma per molto più tempo: dal 1981 al 1994, anni in cui la squadra della Capitale conquistò lo scudetto e ben tre Coppe Italia.
E così come il pastificio toscano con il club partenopeo, anche l’azienda parmigiana sfruttò molto a suo favore la collaborazione con i giallorossi accrescendo la sua popolarità grazie al club capitolino. Tante furono le campagne pubblicitarie in cui Barilla sfruttò il volto dei campioni della Roma e tra le più particolari non può non essere ricordata quella del 1983 con protagonista Paulo Roberto Falcao nell’intento di gustare una forchettata di maccheroni e la citazione: "Obrigado Barilla". Non ho mai mangiato così come ben come in Italia. E la cosa più buona è la pasta”.