3 sponsor che forse vi siete dimenticati
A volte i brand scelti dai club inglesi sono davvero molto strani
01 Febbraio 2023
Alcuni sponsor passano alla storia: JVC e Arsenal, Pirelli e Inter o Carlsberg e Liverpool. Da queste collaborazioni sono nati alcuni dei kit più iconici di tutti i tempi. Fly Emirates e Real Madrid o T-Mobile e Bayern Monaco sono esempi più recenti (e proficui) che negli anni sono diventati molto riconoscibili e distinti, apprezzati dai tifosi. È importante sapere, tuttavia, che non molti affari hanno questo successo, ed è facile trovare sponsor pessimi nel mondo del calcio.
Everton - Angry Birds
Quando l'Everton strinse un accordo di sponsorizzazione con Rovio Entertainment e il loro famoso franchise videogame Angry Birds nel 2017, le critiche inondarono gli account social del club. Twitter, soprattutto, subì masse infelici di fan dell'Everton e l'intera sponsorizzazione divenne un meme. Inoltre, lo sponsor debuttò sulle maglie con un 4-0 contro il Manchester United, rendendo quel giorno ancora più amaro per i tifosi dei Toffees. Un anno dopo, tre giocatori dell'Everton, Theo Walcott, Cenk Tosun e Gylfi Sigurdsson, furono inseriti nel nuovo gioco Angry Birds Evolution e, ancora una volta, i fan su Twitter non esitarono a esprimere la loro frustrazione e imbarazzo.
L'apice comico di questa sponsorizzazione fu raggiunto a pochi mesi dalla scadenza del contratto, quando nel 2020 la partnership sorprese di nuovo il mondo. Come fatto 3 anni prima, gli sviluppatori di Rovio decisero di aggiungere tre giocatori dell’Everton come personaggi nel loro gioco. Jordan Pickford, Yerry Mina e André Gomes furono i tre "fortunati", solo che questa volta prese le sembianze dei classici "maialini verdi" di Angry Birds. Uno peggio dell’altro.
Sorprendentemente, l'affare andò bene. Il direttore marketing di Rovio Entertainment, Kai Torstila, descrisse la partnership "un successo" e che la società "stava prendendo in considerazione le possibilità di una continuazione con l’Everton". Alla fine, purtroppo, non venne rinnovato il contratto e la partnership terminò nel 2020. Ciò che alla fine rimane è un ricordo divertente (o doloroso, dipende a chi lo chiedete) per i fan dell'Everton ed i £3 milioni che il club ricevette per il suo impegno con Angry Birds come sponsor.
Manchester United - 20th Century Fox
Tocca al Manchester United, con la partnership targata 20th Century Fox tra il 2016 e il 2018. A primo impatto, non ci sarebbe molto di strano nell'accordo tra i Red Devils e una grande casa di produzione cinematografica ma alcuni episodi, causati da disorganizzazione o semplice comicità, catapultano questo accordo in questa lista.
La partnership fu resa nota al pubblico in modo caotico e confuso, riflettendo lo stato dei Red Devils durante la stagione 2015-2016. Tutto iniziò l'11 gennaio 2016, quando Chris Smalling fece sapere al mondo che "non vedeva l'ora" di vedere il film di Leonardo DiCaprio The Revenant - Redivivo. Il tweet fu seguito da altri giocatori della squadra, come Memphis Depay e Ashley Young, e i tifosi andarono in tilt. Tutti si chiedevano perché, tutto d’un tratto, i giocatori del Manchester United avessero deciso di elogiare pubblicamente, tutti insieme, uno dopo l'altro, lo stesso film su Twitter. La partnership non fu mai annunciata ufficialmente, ma i fan capirono tutto quando questa immagine iniziò ad emergere online.
Huh? pic.twitter.com/e1VWb7OET8
— Manchester United (@ManUtd) February 5, 2016
Poco dopo, l’affare decollò del tutto e furono prodotti esilaranti trailer hollywoodiani con alcuni calciatori del Manchester United. Uno su tutti, Wayne Rooney, apparso nei trailer di Deadpool, X-Men e Independence Day, fu in grado di deliziare gli spettatori con una recitazione non eccezionale e il suo forte accento Scouse, diventando una meme vivente. La 20th Century Fox dichiarò che "insieme, non vediamo l'ora di presentarci reciprocamente maggiori connessioni e contenuti più divertenti che coinvolgeranno il pubblico cinematografico e gli appassionati di calcio di tutto il mondo". Se una cosa fu certa, è che i contenuti divertenti non mancarono.
West Bromwich Albion - West Midlands Health Organization
Ora torniamo agli anni '80, molto prima che il calcio diventasse il business che è oggi. Durante questo periodo in cui gli sponsor sulle magliette fecero i loro primi passi, il West Bromwich Albion trovò un modo per distinguersi. Nel 1984, la West Midlands Health Organization approcciò la squadra e offrì loro varie ricompense per giocare con un cartello ‘no smoking’ stampato sulle magliette. I termini furono concordati e la WBA mantenne l'ormai famoso kit per due stagioni, cambiando sponsor dopo l'atroce retrocessione del 1986.
Dato il breve periodo senza successo, lo sponsor 'no smoking' è ora ricordato per la sua particolarità e per nient’altro. Potrebbe non essere stato l'affare più redditizio o soddisfacente per un club inglese, ma c'è un certo sottofondo morale ed etico che sicuramente deve aver deliziato i giocatori del West Brom. D'altra parte, stiamo pur sempre parlando di calcio inglese anni '80, e nessuno si sarebbe stupito di scoprire che anche loro erano soliti fumarsi una sigaretta dopo gli allenamenti.