David Beckham alla London Fashion Week

David Beckham ha compiuto l’ennesimo passo verso la conquista del titolo di “uomo più incredibile del pianeta”. Durante la corrente London Fashion Week infatti, Becks è riuscito ad abbattere uno dei più grandi e resistenti dogmi della vita di ogni uomo: l’uncoolness genitoriale.
Per ogni figlio infatti, il proprio padre è tutto tranne che cool, un eroe magari, ma vestito sempre peggio di quanto si vorrebbe. E anche per Beckham era così fino a poco tempo fa: «continuavo a dire a Brooklyn che i giornali parlavano di me come uno degli uomini meglio vestiti del mondo, ma lui mi rispondeva sempre “no papà, non è così”», ha detto qualche giorno fa al Telegraph.

Capirete quindi l’entusiasmo dell’ex Spice Boy quando domenica suo figlio maggiore ha sfilato alla London Fashion Week indossando la nuova collezione di Kent & Curwen, antico brand inglese nato nel 1926 di cui Beckham è di recente diventato business partner e che con l’aiuto di Daniel Kearns (designer con un passato a Yves Saint Laurent e Façonnable) sta provando a riportare in auge.

Il brand ha una forte vocazione sportiva, essendo stato collegato fin dalla sua nascita al cricket prima e al rugby poi. Proprio questo ha convinto David a scommettere su Kent & Curwen nella realizzazione di una linea di abbigliamento «che senz’altro indosserei anche io». Quella presentata ieri è una collezione che si porta appresso una forte componente di orgoglio inglese, incorporando i simboli dei tre leoni e della Rosa Inglese uniti a elementi smaccatamente vintage, come il bomber anni ’60, coppole in stile Peaky Blinders e altro ancora.

Al Telegraph Beckham ha detto: «Siamo andati per le stalle e mercati vintage, alla ricerca di una immagine antica di me stesso, di Steve McQueen, di James Dean, di Paul McCartney e Mick Jagger, mescolate con vecchie immagini della coppa del mondo del 1966 quando Alf Ramsay andava in campo con una vecchia felpa con la zip».

La collezione è disponibile sul sito della Kent & Curwen e se vi piace l’estetica inglese degli anni ’60 è decisamente quello che fa per voi.