2017, l'anno dei ritiri
Cosa ci mancherà e cosa no di Totti, Lampard, Xabi Alonso e tutti gli altri
31 Dicembre 2017
Il 2017 è stato l'anno dei ritiri. Si è ritirato il mio calciatore preferito - Frank Lampard -, il simbolo del Mondiale 2006 - Andrea Pirlo - e il capitano della Roma - Francesco Totti - che per un laziale nato negli anni '90, beh la sua figura meriterebbe qualche seduta dallo psicanalista. Molti altri giocatori professionisti si sono ritirati, molto più degli anni scorsi. La lista è molto lunga e lastricata di trofei e grandi giocate, guardate qui: Philipp Lahm, Kakà, Xavi, Alex Manninger, Scott Parker, Tomas Rosicky, Martin Demichelis, Anatoliy Tymoshchuk, Julio Cesar, Philippe Mexes, Giulio Migliaccio, Maxwell.
Tolto qualche intruso - ma che hanno diritto a un pezzo del mio cuore calcistico come Migliaccio e Manninger - sono tutti stati calciatori fortissimi, che hanno dominato. Ne ho scelti sei, per parlare di cosa ci mancherà di loro e cosa invece potremmo fare a meno.
Francesco Totti - As Roma
Cosa ci mancherà
- Le interviste in romanesco ("Io nun mastico l'inglese" cit)
- Lo sguardo della tigre del rigore contro L'Australia
- I suoi passaggi, tutti, anche quelli da barca a barca.
Cosa non ci mancherà
- Le sue caviglie a forma di salsiccia degli ultimi 3 anni
- Le interviste ridicole con la Rai perché non lo facevano giocare.
- I falli che gli arbitri gli fischiavano a centrocampo, quando moriva sulla palla.
Arjen Robben - Bayern Monaco
Cosa ci mancherà
- La sua finta a rientrare sul sinistro.
- La sua finta a rientrare sul sinistro.
- La sua finta a rientrare sul sinistro.
Cosa non ci mancherà
- La sua finta a rientrare sul sinistro (ci ho ripensato)
- I suoi svenimenti in area.
- I suoi scarsi capelli.
Xabi Alonso - Bayern Monaco
Lived it. Loved it.
— Xabi Alonso (@XabiAlonso) 9 marzo 2017
Farewell beautiful game. pic.twitter.com/1aSN7GGNzZ
Cosa ci mancherà
- Le sue sberle di collo pieno, non ne riusciva a fare tante, ma quando entravano erano uno spettacolo.
- Pep Guardiola che si eccitava per le sue statistiche sui passaggi al Bayern.
- Vederlo giocare, invece di fare l'allenatore della Tango Squad di adidas.
Cosa non ci mancherà
- Finalmente lo swag del suo profilo Instagram non è più inquinato da foto di campo.
- La quantità inverosimile di cartellini rossi che ha preso in carriera, che stonava con il personaggio.
- Guardare le gallery di Xabi e famiglia all'Oktoberfest.
Dirk Kuyt - Feyenoord
— Dirk Kuyt (@Kuyt) 15 maggio 2017
Cosa ci mancherà
- I suoi gol su respinta del portiere (circa il 97% dei suoi 233 gol in carriera)
- La sua attitudine in campo e fuori.
- I suoi ultimi due anni al Feyenoord e la sua ultima partita, dove ha segnato una tripletta e ha conquistato il titolo di campioni d'Olanda.
Cosa non ci mancherà
- La sua faccia.
- I suoi capelli.
- La sua presenza fisica.
Frank Lampard & Steven Gerrard - New York City Fc & LA Galaxy
Cosa ci mancherà
- Vederli calciare: ognuno ha il suo preferito, io sono sempre stato dalla parte di Frank.
- Vederli giocare contro, soprattutto quando in Premier andavano ancora le divise larghe e stilose.
- Vederli giocare insieme, e non vincere mai nulla con un'Inghilterra spaziale.
Cosa non ci mancherà
- Personalmente nulla.
- Il loro periodo americano, né divertene né glorioso.
- Entrambi sono sempre stati un po' noiosetti nella vita privata, poche sbronze pochi scandali.
Enzo Maresca - Hellas Verona
Cosa ci mancherà
- Le corna al derby.
- Pensare che Maresca abbia ancora 21 anni e sia una giovane promettente.
- Le sue punizioni
Cosa non ci mancherà
- L'accento spagnolo che gli era venuto dopo il suo Erasmus lungo al Siviglia.
- La sua pelata + barba, wannabe Guardiola.
- L'ultimo anno all'Hellas Verona.