L'estetica della Bundesliga è sottovalutata?
Dall'alto al basso della classifica ci sono grandi tradizioni grafiche
19 Febbraio 2021
Con il dominio raggiunto dal Bayern Monaco in Europa grazie alla vittoria della Champions League a Lisbona - più la presenza di due squadre su quattro nelle semifinali fra Europa League e Champions -, la Bundesliga ha accresciuto molto l'interesse per il valore tecnico delle sue squadre. Un attestazione meritata per un sistema calcistico all'avanguardia, ma oltre a ciò, come dimostrano alcuni recenti episodi, anche il lato estetico del campionato tedesco ha un grande potenziale. Purtroppo sottostimato.
Infatti, le ultime pubblicazioni di Stoccarda e Mainz - unite all'inclusione del Bayern da parte di adidas nel progetto Human Race a ottobre - hanno evidenziato un'estetica sottesa del campionato tedesco, in cui, oltre ai top club Bayern e Borussia Dortmund - più una new entry nei club Elite di Nike, il Lipsia - ci sono molti altri club interessanti per la produzione di maglie. In Germania, casa di adidas e PUMA, negli anni si sono canonizzati dei sistemi estetici di primo livello, capaci di creare un filo continuo tra la realtà degli anni Ottanta o Novanta e la contemporaneità. Infatti, molte divise che quest'anno (o nelle ultime stagioni) si sono viste in Bundesliga, mantengono i modelli di alcuni template e certi schemi grafici vecchi: sintomo della prosecuzione di uno stile che non si è fermato.
Il logo della Wolksvagen sulle maglie del Wolfsburg ha fatto la storia: lo stemma accompagna i Lupi dal 1952, mentre è comparso sulla maglia a partire dagli anni Ottanta. E inoltre, il club ha sempre Così come la tradizione del Mainz con il Carnevale. Ogni anno a Magonza si celebra una delle feste di Carnevale più famose d'Europa, e ugualmente, ogni anno, il club festeggia questo evento con una maglia con i colori della festa. Un'altra particolarità storica è quella della divisa Home del Bayer Leverkusen, per cui su un template a base rossa, è (quasi) sempre stata mantenuta - quando non erano state scelte le strisce - una banda nera che intervallava la colorazione della divisa. Anche il Bochum - club attualmente in Bundesliga.2, ma storico della prima categoria - ha una particolarità tutta sua nel template della propria maglia, con una fascia dei colori dell'arcobaleno con sopra lo sponsor Faber Castel. L'Eintracht Francoforte, invece, avendo fra i suoi colori sociali il rosso e il nero, come il Milan ha insistito molto sulle strisce di quei colori, ma non sempre verticali e non sempre così nette. Per la squadra della città della Borsa tedesca, negli anni, si sono visti incroci ambiziosi in termini di template.
Ci sono poi altre squadre che hanno fatto del colore pantone loro una storia a sé, un modello canonizzato e diventato famoso in tutto il mondo del calcio. Come il verde scuro del Werder Brema, o anche il blu dell'Amburgo, che poi è stato per molto tempo mischiato al bianco e al rosso. Tra l'altro, la squadra di Amburgo ha avuto sempre (curiosamente) un bel rapporto con gli sponsor - uno dei primi ad avere Fly Emirates come main partner insieme all'Arsenal -, fra cui TVSpielfilm, Hyundai, Sharp, BP, Hitachi e Campari. Un altro club che ha affinato un suo stile grafico è il Borussia Mönchengladbach, che ha la sua combinazione di colori verde e bianca in un template sfumato e più in generale dai tratti indefiniti, soprattutto negli anni Novanta; oppure, nel primo decennio del Duemila, un modello particolare è stato quello della scrtiscia netta verticale a doppia colorazione.
Infine, un'altra cosa che andrebbe premiata nell'estetica del campionato tedesco sono le strutture e la comunicazione. Se gli stadi sono una fonte di ispirazione per tutti i club d'Europa e meriterebbero un capitolo a parte, anche la comunicazione del sito della Bundesliga è da apprezzare - avevamo spiegato come fossero funzionali e graficamente belli il sito e il logo del campionato tedesco, soprattutto in confronto a quello della Serie A. Un sintomo contemporaneo di come l'intero universo estetico della Bundesliga sia affascinante e prezioso, capace di andare oltre l'apparente enormità del Bayern Monaco e di Lewandowski. C'è molto di più.