Evra, un genio di Instagram
Racconto per immagini di un fuoriclasse dei social
19 Ottobre 2016
Lunedì mattina è circolata molto una foto pubblicata da Patrice Evra sul suo profilo Instagram: si tratta di un screenshot di una conversazione con una ragazza - oggi guarita dal cancro - che lo stesso Evra era andato a trovare nel 2011 in ospedale a Manchester insieme ad altri compagni dello United. La conversazione è dolce, i due si ringraziano a vicenda per l’ispirazione e la forza che si sono scambiati.
Il post ha ricevuto 33mila mi piace ed è sicuramente una bellissima storia, ma ha poco a che fare con quello che Patrice è solito postare sul suo Instagram: se dovessimo infatti misurare il grado di follia del suo profilo su una scala da zero ad Antonio Cassano ecco, lui sarebbe sui livelli del barese. D’altra parte Patrice - nato a Dakar nel 1984, ma di nazionalità francese - ha avuto una carriera abbastanza folle.
Il suo primo contratto da professionista lo firma nel 1998 con il Marsala in serie B, esperienza della quale Evra ha sempre parlato benissimo: «Il giorno in cui mi misi davanti allo specchio con la prima divisa del Marsala non lo scorderò mai. Quel giorno fu Natale, per me». Successivamente passò al Monza per poi tornare in Francia al Nizza e al Monaco prima di essere acquistato dal Manchester United di Ferguson nel 2006, dove vinse 5 campionati inglesi e una Champions League. Nel 2014 è arrivato a parametro zero alla Juventus dove è diventato una delle colonne dello spogliatoio bianconero. Nel mezzo ci sono 80 presenze nella nazionale francese di cui è stato anche capitano nel mondiale del 2010 quello dell’ammutinamento dei giocatori francesi contro il proprio allenatore Raymond Domenech.
Ma andiamo con ordine, cercando di identificare ogni tipologia di post del folle Instagram di Pat.
La filosofia: "I love this Game"
“I love this game” è la frase tantrica di Patrice, la usa generalmente come chiusura dei suoi video. Per spiegarne il significato ha fatto un video (anzi, ne ha fatti tre: in italiano, inglese e francese) in cui dice che anche lui è stato povero “come te” - in un’intervista a Repubblica ha detto che a Marsala si faceva invitare a pranzo dalle signore siciliane -, ma non per questo ha perso l’entusiasmo per la vita. Più che con le parole, riesce a spiegare il concetto con la fragorosa risata, piena e molto nera, che scoppia ogni volta che dice “I love this game”.
L’apoteosi degli "I love this game" è un video contro gli hater del lunedì che ha pubblicato un mese fa: “only positive energy on my insta”.
Nella stessa intervista a Repubblica, Evra ha detto di considerarsi un cattolico, ma ultimamente si è avvicinato al buddhismo e alla meditazione. Non poteva non testimoniarlo con pacatezza sul suo profilo.
Pat, l’amicone
Ai tempi del Monza, nel 2000, Pat usciva a Milano e a volte a Torino, con un giovane Thierry Henry, all’epoca ala sinistra della Juve di Carlo Ancelotti. Normale che un ragazzo cerchi i suoi connazionali, d’altronde. A Manchester invece i suoi migliori amici erano il centrocampista coreano Park Ji-Sung e i due portoghesi, Nani e Cristiano Ronaldo. Su Instagram ha lasciato varie testimonianze della loro amicizia, ma questa mi sembra la più bella.
Da bravo ragazzo qual è conosce anche i genitori degli amici e invita la mamma coreana di Park a entrare nella sua nuova macchina, la sobria Pat-mobile.
A Torino Evra ha ritrovato Paul Pogba, già suo compagno allo United, a cui ha fatto da “zio” in entrambe le esperienze. In questo video il nipote Paul va a trovare lo zio il quale sta placidamente nel letto a leggere "The Mindful Brain: Reflection and Attunement in the Cultivation of Well-Being".
Comunque si nota anche il grado rispetto che Lemina e Pogba avevano verso Uncle Pat: lui solista, loro di supporto per festeggiare la seconda Coppa Italia in bianconero.
Il nonsense
Oltre ai post sopra citati, a quelli in cui si allena duramente e ai video familiari (a Natale Pat dispensa segaway ai nipoti) o delle vacanze, Pat è solito pubblicare cose senza il minimo senso. Iniziamo.
Pat sostiene di aver trovato la sua suoneria per la sveglia.
Invidia i meme di Balotelli, quindi deve far di più.
Il mio preferito è questo video in cui annusa un cucciolo di coccodrillo e usa l’hashtag #luisvuitton perché il piccolo odora come le sue scarpe.
Ultimo, ma non per questo più sensato, il video per celebrare la firma di Higuain con la Juve.