A Mercurial history
In attesa di scoprire la nuova scarpetta di Nike, ripercorriamo la storia di uno dei modelli più iconici di sempre
02 Febbraio 2018
Quando Nike Football ha presentato il pack “Fast AF”, è balzata subito agli occhi di tutti gli appassionati quella che era la grande assente: la Mercurial Vapor. L’iconico silo dello Swoosh, infatti, si appresta a svelare la sua più recente rivoluzione, dopo che per 20 anni ha già modificato radicalmente la concezione stessa di scarpa da calcio, sin dal suo esordio nel 1998.
D’altronde la caratteristica stessa della mutevolezza fa parte del nome “Mercurial”, che si ispirava alle caratteristiche fisiche e tecniche del primo grande testimonial di queste scarpette: Ronaldo. Proprio come la scarpa ai suoi piedi, anche il fenomeno brasiliano era in grado di scrutare ogni azione con pazienza, scatenando il suo istinto al momento giusto, con una velocità impareggiabile.
Nike ha rivoluzionato l’idea di scarpa da calcio, andando contro quelli che erano gli standard dell’epoca e trovano ogni modo per favorire la velocità in campo. Prima con l’utilizzo della pelle di canguro sintetica e poi con la riduzione dello spessore del soleplate, quasi dimezzato rispetto a prima. E in attesa di scoprire cosa ci riserverà l’ultima creazione dello Swoosh, andiamo a ripercorrere insieme la leggendaria storia di una delle scarpette più iconiche del calcio: le Mercurial Vapor.
Nike Mercurial 1998
Progettata pensando all’incredibile velocità di Ronaldo, era inizialmente conosciuta come Tiempo Ultra Light. La tomaia KNG-100 sintetica era più leggera e sottile rispetto a quelle tradizionali, rivoluzionando gli standard di produzione dell’epoca.
Nike Match Mercurial 2000
La seconda generazione del silo pesava appena 230 grammi, confermando l’intenzione di Nike di rendere le sue scarpette sempre più leggere.
Nike Mercurial Vapor 2002
La terza versione della Mercurial aveva una forma anatomica, realizzata intorno alla forma naturale del piede, che riduceva il peso e aumentava il comfort, facilitando la velocità in campo.
Nike Mercurial Vapor II 2004
In questo modello fu introdotta una modifica alla calzata della scarpa, con l’introduzione di una linguetta sul tallone per favorire ulteriormente l’ammortizzazione sulla caviglia.
Nike Mercurial Vapor III 2006
L’introduzione della tomaia Teijin, progettata per aderire e adattarsi alla forma del piede, fu sfruttata da un giovane calciatore che in quegli anni cominciava a farsi un nome con le Mercurial ai piedi: Cristiano Ronaldo.
Nike Mercurial Vapor SL 2008
Secondo la volontà del CEO di Nike, il team creò una scarpa che pesava solamente 185 grammi, grazie alla tomaia interamente realizzata in fibra di carbonio. Elegante e letale.
Nike Mercurial Vapor IV 2008
Lo Swoosh sfrutto la tomaia in Teijin per coprire i lacci e aumentare la superficie di tiro sul collo del piede. Un nuovo telaio interno in fibra di vetro consentiva un'accelerazione istantanea simile allo scatto propulsivo del tacchetto da corsa.
Nike Mercurial Vapor Superfly 2009
Nike introdusse nuovi tacchetti per migliorare la trazione, ma soprattutto una tomaia rivoluzionaria in pelle Teijin e Nike Flywire. Lavorando in armonia, la tomaia e la suola della scarpa permisero agli atleti di accelerare e reagire più velocemente.
Nike Mercurial Vapor Superfly II 2010
La scarpa dei Mondiali in Sudafrica, Nike introdusse la tecnologia Nike SENSE: innovativi tacchetti in grado di allungarsi e ritirarsi di qualche millimetro per rispondere alla pressione del piede.
Nike Mercurial Vapor Superfly III 2011
Il terzo modello Superfly sfruttava un telaio della tomaia in fibra di carbonio, mentre la configurazione a tre lame dei tacchetti eliminava inciampi e scivolate involontarie.
Nike Mercurial Vapor VIII 2012
Le nuove caratteristiche dei calciatori moderni hanno portato Nike a riconsiderare le priorità dei propri modelli, favorendo nuove feature concentrate sull’accelerazione della palla e sul tocco ad alte velocità.
Nike Mercurial Vapor IX 2013
Questo modello introdusse la tecnologia ACC (All Conditions Control) per la massima stabilità sul bagnato e la Speed Control per un perfetto controllo di palla ad alte velocità. Il telaio e i tacchetti gemelli garantivano massima accelerazione e trazione.
Nike Mercurial Superfly IV 2014
La tomaia con tecnologia Nike Flyknit puntava a migliorare il controllo di palla, ma l’introduzione più evidente fu il collare Dynamic Fit, rendendo la scarpa un tutt’uno con il piede e la caviglia.
Nike Mercurial Superfly V 2016
Telaio monostrato più leggero del 40%, nuovo telaio anatomico, utilizzo del 3D Flyknit a nervatura veloce. Semplicemente la scarpa da calcio più evoluta di sempre.
Adesso non ci resta che aspettare il 7 febbraio e vedere cosa Nike abbia in serbo per noi.