Vedi tutti

Oltrestazione Calcio: la leggerezza del calcio di provincia a Milano

Un viaggio tra le Football Community di Milano e provincia

Oltrestazione Calcio: la leggerezza del calcio di provincia a Milano Un viaggio tra le Football Community di Milano e provincia

Il calcio a Milano è una questione di Inter e Milan, due filosofie di pensiero diverse prima che due squadre, che per due partite all'anno si trovano a ricordarsi reciprocamente del Triplete e delle sette Champions League. Il calcio femminile da quest’anno ha regalato due derby in più alla città, una strada parallela al racconto giornaliero di una rivalità storica ancora che resta ancora sotto i colori rossoneri e nerazzurri.
Il calcio a Milano e provincia però è fatto anche da realtà minori come Oltrestazione, nome della squadra e di un quartiere di Legnano (città tra Milano e Varese), ma anche “un’inevitabile attitudine, quella di superare avversari, ostacoli e definizioni”.

Oltrestazione gioca nel campionato amatoriale CSI, in campi di provincia in cui l’erba è un dettaglio trascurabile così come le buone maniere. "In provincia ci sono parecchi campi belli e altri meno, per distacco il più brutto è ad Arconate, ingiocabile".
Intorno alla squadra è cresciuto un progetto fotografico, che prova a raccontare la leggerezza del calcio di provincia. Come hanno raccontato a nss sports alcuni ragazzi della squadra, le foto

“sono un modo per avere un ricordo di ciò che stiamo facendo e della famiglia che stiamo diventando, è stato divertente definire un’identità precisa al progetto simulando e anche scimmiottando i grandi club. Cerchiamo di non cadere vittima di stereotipi e proviamo a sperimentare senza uniformarci”.

Le football community a Milano e provincia negli ultimi tempi stanno raccontando il calcio in città con un occhio differente, in cui non solo la fotografia ma anche grafica e moda possono rappresentare un segno di identità. Oltrestazione non è tuttavia solo foto, ma una squadra che difende rivalità come quella con Oltresempione Legnano nata “per trascorsi sul campo e un nome troppo simile al nostro; odiare tutto ciò che rientra nei confini di Busto Arsizio è invece obbligo morale”. 
Il colore della maglia è il giallo, "come la linea che delimita la banchina in stazione e fa arretrare gli avversari al suo passaggio", mentre lo spirito è lo stesso di quando si indossavano maglie larghe e scarpine nere.